Nuovo ospedale di Andria: riunite III e V commissione regionale

Il finanziamento potrebbe essere anticipato dalla Regione

martedì 12 novembre 2013 10.01
Riunite la III e V commissione regionale, in seduta congiunta, in merito alla stato di avanzamento dei nuovi ospedali da costruire in Puglia: Taranto, Monopoli-Fasano e Andria-Molfetta. In commissione sono stati auditi gli assessori regionali competenti, dirigenti dei servizi coinvolti unitamente ai sindaci dei comuni interessati. Il nuovo ospedale di Andria, che non rientra ancora nelle priorità ammesse a finanziamento, qualora non arrivassero risorse dal «rifinanzamento dell'art. 20 per l'edilizia scolastica», secondo l'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, potrebbe vedere la Regione attingere ad anticipazioni dal bilancio autonomo o alla stipula di un mutuo con la Cassa Depositi e prestiti.

I consiglieri regionale Nino Marmo (PdL), vice-Presidente del Consiglio regionale, e Filippo Caracciolo (Pd), sulla questione, hanno diffuso la seguente nota congiunta. «Abbiamo preso atto delle dichiarazioni rese in Commissione dall'assessore Elena Gentile e dalla dirigente la dott.ssa Candela, circa le procedure relative alla realizzazione dei nuovi ospedali pugliesi previsti dalla delibera di GR n. 1725 del 7/8/2012. Nell'elenco dei nuovi ospedali da realizzare è compreso, infatti, quello per la Provincia BAT che sarà localizzato in territorio di Andria lungo la direttrice Corato-Canosa della ex statale 98 come definito dalla Conferenza dei Sindaci della ASL Bat.

In relazione al nuovo presidio ospedaliero, l'assessore Gentile ha assicurato che entro l'anno, ove non si verificasse l'atteso finanziamento da parte del Governo nazionale, sarà la Regione ad anticipare la quota parte necessaria ad avviare il procedimento amministrativo preordinato alla realizzazione del nuovo ospedale. Esprimendo allo stato soddisfazione - concludono i due consiglieri regionali del territorio - per tale impegno, non mancheremo di incalzare l'Assessore e l'intero Governo regionale perché esso sia concretamente onorato».