Nuovo welfare in campagna
Per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini
giovedì 11 ottobre 2018
15.02
"Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà", è quanto dichiara il Presidente dei Pensionati regionale, Angelo Marseglia di Bovino (Foggia), a margine dell'Assemblea Nazionale elettiva della Federpensionati Coldiretti, che ha riconfermato il Presidente Grenzi alla guida dellla più importante associazione pensionati del lavoro autonomo di tutta Europa con oltre 800 mila iscritti e riconosciuto alla Puglia un ruolo importante propositivo, inserendo il Presidente dei Pensionati regionale nella giunta nazionale. La presenza degli anziani all'interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, prima considerata come una forma arcaica da superare, oggi – sostiene Coldiretti Puglia - si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l'impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia - un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.
"In Puglia sono circa 210 mila pensionati dei lavoro autonomo – 63 mila coltivatori diretti, 73 mila artigiani ed altrettanti commercianti - con un'altissima percentuale di pensioni integrate al minimo – ha aggiunto il Presidente Marseglia - che stanno vivendo un momento di difficoltà ma che, nonostante tutto, sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà e sono divenuti determinanti nel sostegno ai bilanci e alla gestione della vita familiare". Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse, che in alcuni casi – secondo l'INPS – non superano i 780 euro al mese, eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria. Va anche riconosciuto un sostegno alle famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza.. E' evidente – conclude Coldiretti Puglia - l'insostenibilità sociale della situazione a carico dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sui quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell'intervento pubblico.
"In Puglia sono circa 210 mila pensionati dei lavoro autonomo – 63 mila coltivatori diretti, 73 mila artigiani ed altrettanti commercianti - con un'altissima percentuale di pensioni integrate al minimo – ha aggiunto il Presidente Marseglia - che stanno vivendo un momento di difficoltà ma che, nonostante tutto, sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà e sono divenuti determinanti nel sostegno ai bilanci e alla gestione della vita familiare". Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse, che in alcuni casi – secondo l'INPS – non superano i 780 euro al mese, eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria. Va anche riconosciuto un sostegno alle famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza.. E' evidente – conclude Coldiretti Puglia - l'insostenibilità sociale della situazione a carico dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sui quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell'intervento pubblico.