Oh Happy Days
Christmas in the sign of integration
lunedì 9 gennaio 2017
22.14
This Christmas has been a time for peace, hospitality, integration, living together and sharing, for the Assunta's Church in Canosa Di Puglia (Italy) run by Father Michele Malcangio. He really appreciated the community's support and warm welcome to the migrants, these "God's children who deserve a dignified life" and arrived in Canosa last summer. "Any gesture of help is first of all a gesture of beauty. Learning to participate to life with solidarity means being able to appreciate its spiritual value from a cultural point of view." These are the words which daily motivate and give strength to all the parishioners, humbly engaged in making the migrants, who live in one of the most beautiful villas of the seventies in Canosa, a few steps from the Church of the periphery, among the most committed of the town, feel at ease. During these months, not just at Christmas, thanks to direct contacts and human support, the migrants are entering into a very hospitable environment, open to dialogue and mutual cooperation aming at achieving the maximum standard of living environment and quality of life. Many people still clearly remember the smiles and happiness shared during the social dinner organized in the hot night of St. Lawrence. 80 migrants who landed in Italy with the boats, and then routed in the various Apulian shelters, took part in the event after their arrival in Canosa. These days and on Sunday's in particular, the migrants go to church, where Father Michele Malcangio succeeded in celebrating Mass in English, using a tablet and thus spreading prayers, homily and chants through the projection of the Gospel texts on the walls. All this was made possible thanks to the cooperation of the parish community who contributed to the preparation and translation of the texts in order to make the other brothers-migrants participate to the religious rites. Week after week, the migrants have become an integral part of the parish community by participating to cultural, social and sport initiatives daily practiced among the community itself. Last but not least, the Christmas vigil took place last December, with the participation of Emekus, Emmanuel, Emma, Precious, Isaac, Samuel, Sunday, Lucky, Momoh, Frank, Prince amd Edin who, under the direction of Maestro Luigi Caputo, proposed three traditional and engaging songs in a crowded church. The first song was "Amazing Grace" (Marvelous Grace) with references to biblical passages: «For by grace you have been saved through faith, and that not of yourselves; it is the gift of God, not of works, lest anyone should boast.»; the second song "Break every chain - Jesus cultures": "... there is power in your name Jesus, to break the chains that I have inside me"; the third one "Oh Happy Days", the timeless gospel song that celebrates the "happy day" (oh happy day) in which Jesus "washed my sins away" and taught to "watch, fight and pray" and to be happy every day.
Translation by Rosa Maria Vassalli
La Redazione di Canosaweb ringrazia Rosa Maria Vassalli per aver tradotto in inglese l'articolo dal titolo "Oh Happy Days!Il Natale dell'integrazione" pubblicato il 27/12/2016, risultato tra i più letti e condivisi su Facebook, il social che annulla le distanze e avvicina sempre di più gli usi ed i costumi dei vari paesi del mondo.
Il Natale nel segno della pace, dell'accoglienza, dell'integrazione, della convivenza e della condivisione vissuto con intensa partecipazione nella Chiesa dell'Assunta a Canosa di Puglia(BT) retta da don Michele Malcangio, entusiasta del sostegno e del calore della comunità parrocchiale che si allarga con gioia ai migranti "figli di Dio che hanno diritto ad una vita dignitosa", i nuovi arrivati la scorsa estate. "Ogni gesto di aiuto è prima di tutto un gesto di bellezza. Imparare a partecipare in modo solidale alla vita significa apprezzarne il suo valore culturalmente più spirituale" è l'incipit che accompagna quotidianamente e dona la forza a tutti i parrocchiani, impegnati con molta semplicità nel far sentire a proprio agio i migranti "residenti" in una delle più belle ville degli anni settanta a Canosa, a pochi passi dalla Chiesa di periferia, tra le più attive della città. Non solo a Natale, in questi mesi i migranti grazie ai contatti diretti ed al supporto umano si stanno inserendo in un contesto davvero ospitante, aperto al dialogo e alla collaborazione reciproca per raggiungere l'optimum della vivibilità e della qualità della vita. Sono in molti che non hanno ancora dimenticato i sorrisi e la felicità della cena di socialità condivisa, tenutasi nella calda Notte di S. Lorenzo con la partecipazione degli 80 immigrati, africani ed asiatici, a pochi giorni dal loro arrivo a Canosa, dopo essere arrivati in Italia con i barconi, e poi smistati nei vari centri di accoglienza pugliesi. E poi, durante questi giorni trascorsi e la domenica in particolar modo, i migranti si recano nei locali parrocchiali ed in chiesa, dove il parroco, Don Michele Malcangio è riuscito, servendosi di un tablet, a celebrare la messa anche in inglese, diffondendo attraverso la proiezione sulle pareti i testi del Vangelo, delle preghiere, dell'omelia e dei canti. Tutto questo grazie alla cooperazione della comunità parrocchiale che ha reso possibile l'attuazione dell'iniziativa contribuendo all'impostazione e alle traduzioni dei testi per rendere partecipi i fratelli-migranti ai riti religiosi. Settimana dopo settimana, i migranti sono diventati parte integrante della comunità parrocchiale partecipando alle iniziative socio culturali e sportive praticate nella vita quotidiana. Non ultima la veglia natalizia, dello scorso 24 dicembre, con Emekus, Emmanuel, Emma, Precious, Isaac, Samuel, Sunday, Lucky, Momoh, Frank, Prince, Edin che sotto la direzione del M° Luigi Caputo hanno proposto tre canti tradizionali e coinvolgenti in una chiesa gremita. Il primo brano "Amazing Grace"(Grazia Meravigliosa) con riferimenti a passi biblici:«Per questa grazia, infatti, siete stati salvati mediante la fede; questo non viene da voi ma è grazia di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene»; il secondo canto "Break every chain - Jesus culture" … c'è potenza nel tuo nome Gesù, per rompere le catene che ho dentro me; il terzo "Oh Happy Days", l'intramontabile canzone gospel che celebra il "giorno felice" (oh happy day) in cui Gesù "lavò i miei peccati" (washed my sins away) e insegnò a "guardare, lottare e pregare" ed a essere felici ogni giorno.
Translation by Rosa Maria Vassalli
La Redazione di Canosaweb ringrazia Rosa Maria Vassalli per aver tradotto in inglese l'articolo dal titolo "Oh Happy Days!Il Natale dell'integrazione" pubblicato il 27/12/2016, risultato tra i più letti e condivisi su Facebook, il social che annulla le distanze e avvicina sempre di più gli usi ed i costumi dei vari paesi del mondo.
Il Natale nel segno della pace, dell'accoglienza, dell'integrazione, della convivenza e della condivisione vissuto con intensa partecipazione nella Chiesa dell'Assunta a Canosa di Puglia(BT) retta da don Michele Malcangio, entusiasta del sostegno e del calore della comunità parrocchiale che si allarga con gioia ai migranti "figli di Dio che hanno diritto ad una vita dignitosa", i nuovi arrivati la scorsa estate. "Ogni gesto di aiuto è prima di tutto un gesto di bellezza. Imparare a partecipare in modo solidale alla vita significa apprezzarne il suo valore culturalmente più spirituale" è l'incipit che accompagna quotidianamente e dona la forza a tutti i parrocchiani, impegnati con molta semplicità nel far sentire a proprio agio i migranti "residenti" in una delle più belle ville degli anni settanta a Canosa, a pochi passi dalla Chiesa di periferia, tra le più attive della città. Non solo a Natale, in questi mesi i migranti grazie ai contatti diretti ed al supporto umano si stanno inserendo in un contesto davvero ospitante, aperto al dialogo e alla collaborazione reciproca per raggiungere l'optimum della vivibilità e della qualità della vita. Sono in molti che non hanno ancora dimenticato i sorrisi e la felicità della cena di socialità condivisa, tenutasi nella calda Notte di S. Lorenzo con la partecipazione degli 80 immigrati, africani ed asiatici, a pochi giorni dal loro arrivo a Canosa, dopo essere arrivati in Italia con i barconi, e poi smistati nei vari centri di accoglienza pugliesi. E poi, durante questi giorni trascorsi e la domenica in particolar modo, i migranti si recano nei locali parrocchiali ed in chiesa, dove il parroco, Don Michele Malcangio è riuscito, servendosi di un tablet, a celebrare la messa anche in inglese, diffondendo attraverso la proiezione sulle pareti i testi del Vangelo, delle preghiere, dell'omelia e dei canti. Tutto questo grazie alla cooperazione della comunità parrocchiale che ha reso possibile l'attuazione dell'iniziativa contribuendo all'impostazione e alle traduzioni dei testi per rendere partecipi i fratelli-migranti ai riti religiosi. Settimana dopo settimana, i migranti sono diventati parte integrante della comunità parrocchiale partecipando alle iniziative socio culturali e sportive praticate nella vita quotidiana. Non ultima la veglia natalizia, dello scorso 24 dicembre, con Emekus, Emmanuel, Emma, Precious, Isaac, Samuel, Sunday, Lucky, Momoh, Frank, Prince, Edin che sotto la direzione del M° Luigi Caputo hanno proposto tre canti tradizionali e coinvolgenti in una chiesa gremita. Il primo brano "Amazing Grace"(Grazia Meravigliosa) con riferimenti a passi biblici:«Per questa grazia, infatti, siete stati salvati mediante la fede; questo non viene da voi ma è grazia di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene»; il secondo canto "Break every chain - Jesus culture" … c'è potenza nel tuo nome Gesù, per rompere le catene che ho dentro me; il terzo "Oh Happy Days", l'intramontabile canzone gospel che celebra il "giorno felice" (oh happy day) in cui Gesù "lavò i miei peccati" (washed my sins away) e insegnò a "guardare, lottare e pregare" ed a essere felici ogni giorno.