Omaggio a Papa Francesco
Primavera di Francesco. Vanno gli Apostoli in preghiera
venerdì 15 marzo 2013
10.25
Dal Pellegrino nascosto mondo
resta vacante la Cattedra petrina
nel risveglio di questa mattina.
Vanno gli Apostoli in preghiera
in questa nuova attesa Primavera,
dalla Cappella Paolina alla Sistina,
in cammino, uniti in processione
invocando i Santi d' intercessione.
Orate pro nobis,
anche i Santi pregano in cielo,
Vergini, Martiri e Santi Patroni,
prega Maria e or ci fa più buoni.
Extra Omnes!
Si chiude il Conclave,
si apre il Cenacolo allo Spirito Santo
nella sacra magnificenza della Cappella,
visitata dal mondo, come la più bella.
La Sistina si chiude, la Piazza si apre
con gli occhi ad un comignolo antico
divenuto per il mondo simbolo amico,
attesa ansiosa di fumata nera o bianca
di un Pontefice che da giorni ci manca.
Con gli occhi lassù appesi sul tetto,
con la preghiera anche di Benedetto,
con il cuore sulle tegole della Chiesa
povere, umili e sacre di terracotta;
fatte di roccia dalle piaghe di Cristo
non fan prevalere le porte degli Inferi.
È sera in Piazza e nella città di Roma
che degli Italiani si cinge la Chioma,
i cittadini del mondo sotto la Loggia,
sotto gli ombrelli e sotto la pioggia,
che bagna e purifica l'uomo e la storia
per renderla degna di cristiana memoria.
Ecco, vola in cielo un gabbiano,
segno di un regno vicino e lontano
e sul comignolo eretto si posa
per la Chiesa Novella Sposa.
Guarda lassù! sul tetto della Chiesa,
il fumo è bianco, è finita l'attesa,
sciogli i cuori, sciogli le campane
che annunciano un grande gaudio…
Habemus Papam!
Suono un campanello dalla mia abitazione,
affacciato anch'io di gioia sul balcone,
suonano le campane qui in Cattedrale,
mi chiama un'amica a Nord dello Stivale,
esulta la fede della Chiesa Universale,
con trepidazione, in fraterna amicizia
mentre una nuova Primavera inizia.
Che giorno è, che anno è?
È il 13 Marzo 2013,
giorno di Fatima, Anno del Signore,
che designa il Principe, nuovo Pastore.
Il cielo come pioggia è sceso sulla terra,
la terra in preghiera è salita forte in cielo,
bagnata di lacrime, di gioia e commozione,
di accoglienza fedele e di condivisione.
- Chi è? - chiede la voce di una bambina
sulla spalle del padre con la sua manina
mentre leva in alto il Crocifisso divino,
quasi un Pastorale piantato d'innocenza
che porta dal cielo la divina indulgenza.
Cardinale Bergoglio non di umane previsioni
si affaccia sulla Loggia delle Benedizioni
e Pietro approda sulla barca dall'Argentina
valicando l'oceano dall'America Latina
come un tempo dalle vie della Palestina.
Ecco il Vescovo vestito tutto di bianco,
figlio argentino di emigranti italiani
che dal Piemonte ora battono le mani.
Ecco il Papa, che dice "Buona sera!"
in questa bella sera di Primavera,
che scuote la storia nell'Acclamazione
e si fa Liturgia e prima celebrazione,
liturgia di preghiera tra le luci di sera,
di un Pater, Ave e Gloria,
in memoria, quand'ero bambino,
con la nonna su ogni gradino,
scendendo e salendo la Scala Santa.
Questa preghiera stasera sempre canta,
si leva sul gradino della Scala Santa,
con la voce del nuovo Papa verso Dio,
verso il Padre Nostro, verso Maria,
verso il volo dello Spirito Santo.
Ecco il Papa che dice "Buona sera"
che prima con tutti fa una preghiera;
saluta il mite Vescovo Benedetto,
poi, Lui Santo Pastore chiede un favore,
e tra scosso stupore, al popolo s'inchina,
chiedendo per Sé la benedizione divina.
Grandi cose fa stasera l'Onnipotente
levando la mano del Papa benedicente,
che bacia la stola dopo la benedizione,
TU ES PETRUS di divina missione.
Ecco il Papa che dice "Buona sera!"
in questa bella sera di Primavera,
che saluta il mite Padre Benedetto
e chiama noi tutti Fratelli d'affetto
scendendo come Chiesa dal tetto,
umile, modesto, gesuita e umano
che parla e ammaestra in Italiano,
in tutte le lingue dei Continenti
a presenti credenti e agli assenti.
Ecco il Papa, sulla Cattedra di Pietro,
col primo nome nella storia di Pietro,
un nome noto, Patrimonio dell'Unesco,
un nome nel mondo, il Primo Francesco
che nella Carità, Fiducia ed esultanza
accoglie gli uomini in Fratellanza.
Benvenuto Francesco in mezzo a noi!
Cristo è Vivente in mezzo a noi,
la Fede si è recata alla fine del mondo
per segnare l'inizio di un nuovo mondo.
Francesco, Papa Bergoglio,
da oggi tanto bene ti voglio!
Ecco il Papa che dice "Buona sera!",
per la Chiesa inizia una nuova era,
domani sbocceranno fiori di Primavera
rossi di sangue sulla Via di Passione
bianchi di luce e di Resurrezione.
Te Deum laudamus,
Grazie, o Signore,
per questo dono d'amore!
Buona notte e buon riposo!
Scende la notte in compagnia di Dio
che ha dato al mondo il Figlio di Dio.
maestro Giuseppe Di Nunno
dal Campanile di Canosa di Puglia
e di Pederobba al tetto del Vaticano,
a Papa Francesco con devozione.
13 marzo A. D. 2013
resta vacante la Cattedra petrina
nel risveglio di questa mattina.
Vanno gli Apostoli in preghiera
in questa nuova attesa Primavera,
dalla Cappella Paolina alla Sistina,
in cammino, uniti in processione
invocando i Santi d' intercessione.
Orate pro nobis,
anche i Santi pregano in cielo,
Vergini, Martiri e Santi Patroni,
prega Maria e or ci fa più buoni.
Extra Omnes!
Si chiude il Conclave,
si apre il Cenacolo allo Spirito Santo
nella sacra magnificenza della Cappella,
visitata dal mondo, come la più bella.
La Sistina si chiude, la Piazza si apre
con gli occhi ad un comignolo antico
divenuto per il mondo simbolo amico,
attesa ansiosa di fumata nera o bianca
di un Pontefice che da giorni ci manca.
Con gli occhi lassù appesi sul tetto,
con la preghiera anche di Benedetto,
con il cuore sulle tegole della Chiesa
povere, umili e sacre di terracotta;
fatte di roccia dalle piaghe di Cristo
non fan prevalere le porte degli Inferi.
È sera in Piazza e nella città di Roma
che degli Italiani si cinge la Chioma,
i cittadini del mondo sotto la Loggia,
sotto gli ombrelli e sotto la pioggia,
che bagna e purifica l'uomo e la storia
per renderla degna di cristiana memoria.
Ecco, vola in cielo un gabbiano,
segno di un regno vicino e lontano
e sul comignolo eretto si posa
per la Chiesa Novella Sposa.
Guarda lassù! sul tetto della Chiesa,
il fumo è bianco, è finita l'attesa,
sciogli i cuori, sciogli le campane
che annunciano un grande gaudio…
Habemus Papam!
Suono un campanello dalla mia abitazione,
affacciato anch'io di gioia sul balcone,
suonano le campane qui in Cattedrale,
mi chiama un'amica a Nord dello Stivale,
esulta la fede della Chiesa Universale,
con trepidazione, in fraterna amicizia
mentre una nuova Primavera inizia.
Che giorno è, che anno è?
È il 13 Marzo 2013,
giorno di Fatima, Anno del Signore,
che designa il Principe, nuovo Pastore.
Il cielo come pioggia è sceso sulla terra,
la terra in preghiera è salita forte in cielo,
bagnata di lacrime, di gioia e commozione,
di accoglienza fedele e di condivisione.
- Chi è? - chiede la voce di una bambina
sulla spalle del padre con la sua manina
mentre leva in alto il Crocifisso divino,
quasi un Pastorale piantato d'innocenza
che porta dal cielo la divina indulgenza.
Cardinale Bergoglio non di umane previsioni
si affaccia sulla Loggia delle Benedizioni
e Pietro approda sulla barca dall'Argentina
valicando l'oceano dall'America Latina
come un tempo dalle vie della Palestina.
Ecco il Vescovo vestito tutto di bianco,
figlio argentino di emigranti italiani
che dal Piemonte ora battono le mani.
Ecco il Papa, che dice "Buona sera!"
in questa bella sera di Primavera,
che scuote la storia nell'Acclamazione
e si fa Liturgia e prima celebrazione,
liturgia di preghiera tra le luci di sera,
di un Pater, Ave e Gloria,
in memoria, quand'ero bambino,
con la nonna su ogni gradino,
scendendo e salendo la Scala Santa.
Questa preghiera stasera sempre canta,
si leva sul gradino della Scala Santa,
con la voce del nuovo Papa verso Dio,
verso il Padre Nostro, verso Maria,
verso il volo dello Spirito Santo.
Ecco il Papa che dice "Buona sera"
che prima con tutti fa una preghiera;
saluta il mite Vescovo Benedetto,
poi, Lui Santo Pastore chiede un favore,
e tra scosso stupore, al popolo s'inchina,
chiedendo per Sé la benedizione divina.
Grandi cose fa stasera l'Onnipotente
levando la mano del Papa benedicente,
che bacia la stola dopo la benedizione,
TU ES PETRUS di divina missione.
Ecco il Papa che dice "Buona sera!"
in questa bella sera di Primavera,
che saluta il mite Padre Benedetto
e chiama noi tutti Fratelli d'affetto
scendendo come Chiesa dal tetto,
umile, modesto, gesuita e umano
che parla e ammaestra in Italiano,
in tutte le lingue dei Continenti
a presenti credenti e agli assenti.
Ecco il Papa, sulla Cattedra di Pietro,
col primo nome nella storia di Pietro,
un nome noto, Patrimonio dell'Unesco,
un nome nel mondo, il Primo Francesco
che nella Carità, Fiducia ed esultanza
accoglie gli uomini in Fratellanza.
Benvenuto Francesco in mezzo a noi!
Cristo è Vivente in mezzo a noi,
la Fede si è recata alla fine del mondo
per segnare l'inizio di un nuovo mondo.
Francesco, Papa Bergoglio,
da oggi tanto bene ti voglio!
Ecco il Papa che dice "Buona sera!",
per la Chiesa inizia una nuova era,
domani sbocceranno fiori di Primavera
rossi di sangue sulla Via di Passione
bianchi di luce e di Resurrezione.
Te Deum laudamus,
Grazie, o Signore,
per questo dono d'amore!
Buona notte e buon riposo!
Scende la notte in compagnia di Dio
che ha dato al mondo il Figlio di Dio.
maestro Giuseppe Di Nunno
dal Campanile di Canosa di Puglia
e di Pederobba al tetto del Vaticano,
a Papa Francesco con devozione.
13 marzo A. D. 2013