Omicidio di Lakbira El Hayidi a Canosa: arrestate tre persone
Ordirono e ed eseguirono l'agguato in cui morì una marocchina di 40 anni. Il tribunale del riesame lo scarcerò qualche giorno dopo su intervento della procura di Trani
lunedì 30 luglio 2012
17.04
Svolta nell'indagine dell'omicidio di Lakbira El Hayidi, 40enne marocchina assassinata nella sua abitazione a Canosa il 30 aprile del 2011.
La squadra mobile di Bari, in collaborazione col commissariato di Canosa e l'Interpol, ha arrestato, su disposizione della procura di Trani, due canosini (N.D.R di 43 anni e P.D.N. di 75 anni) ed un pugliese residente in Costarica, P.L. di 33 anni. Per la procura sono loro ad aver ordito ed aver eseguito l'efferato crimine.
Sembra che il mandante dell'omicidio sia P.D.N, canosino 75enne, vittima in passato di una rapina di droga da 126mila euro commessa dal compagno della marocchina. Per vendicarsi sembra che il D.N. assoldò dei killer provenienti dal Costarica affidando a D.R. il compito della regia logistica dell'omicidio.
La sera del 30 aprile due uomini (sembra il L ed un soggetto non ancora identificato) si presentarono davanti alla porta di un basso in via Senatore Vito Rosa e uccisero la donna crivellandola di colpi, esplosi da due pistole differenti. Il compagno, reale obiettivo dell'agguato, riuscì a evitare la morte per pura fortuna.
All'indomani della morte della marocchina, fu proprio il compagno ad essere arrestato. Il tribunale del riesame lo scarcerò qualche giorno dopo su intervento della procura di Trani che riuscì a dimostrare la sua non responsabilità con l'ausilio delle immagini di alcune telecamere del sistema di videosorveglianza,. Adesso gli arresti chiudono il cerchio sulla vicenda.
La squadra mobile di Bari, in collaborazione col commissariato di Canosa e l'Interpol, ha arrestato, su disposizione della procura di Trani, due canosini (N.D.R di 43 anni e P.D.N. di 75 anni) ed un pugliese residente in Costarica, P.L. di 33 anni. Per la procura sono loro ad aver ordito ed aver eseguito l'efferato crimine.
Sembra che il mandante dell'omicidio sia P.D.N, canosino 75enne, vittima in passato di una rapina di droga da 126mila euro commessa dal compagno della marocchina. Per vendicarsi sembra che il D.N. assoldò dei killer provenienti dal Costarica affidando a D.R. il compito della regia logistica dell'omicidio.
La sera del 30 aprile due uomini (sembra il L ed un soggetto non ancora identificato) si presentarono davanti alla porta di un basso in via Senatore Vito Rosa e uccisero la donna crivellandola di colpi, esplosi da due pistole differenti. Il compagno, reale obiettivo dell'agguato, riuscì a evitare la morte per pura fortuna.
All'indomani della morte della marocchina, fu proprio il compagno ad essere arrestato. Il tribunale del riesame lo scarcerò qualche giorno dopo su intervento della procura di Trani che riuscì a dimostrare la sua non responsabilità con l'ausilio delle immagini di alcune telecamere del sistema di videosorveglianza,. Adesso gli arresti chiudono il cerchio sulla vicenda.