Opacità della cronaca, i commercialisti chiedono chiarezza
L’intervento del presidente dell’Ordine Soldani.
sabato 31 ottobre 2015
15.41
La notizia apparsa sugli organi di stampa in ordine alla "scoperta" da parte delle Fiamme Gialle di un commercialista evasore totale, reo anche di non aver ottemperato agli obblighi fiscali dei propri clienti, ha destato la protesta dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani e di tutta la categoria per l'opacità dell'informazione, per utilizzare un eufemismo. La notizia ha attirato l'attenzione dei cittadini, dei mass media e di tutti i commercialisti creando non poco disagio all'interno del mondo professionale. Il dott. Antonello Soldani, Presidente dell'Ordine di Trani, raggiunto da numerose telefonate di colleghi, chiede con fermezza che le notizie di cronaca siano chiare e circostanziate; parlare di un "generico commercialista di Andria" pone tutti i commercialisti sullo stesso piano di chi ha commesso gravi scorrettezze ed illegalità come quelle contestate. "E' inconcepibile che una certa stampa esalti alcuni fatti di cronaca giudiziaria contribuendo notevolmente a far percepire la professione del commercialista come quella che 'aiuta a fare pagare meno le tasse' e addirittura, in questo caso, non le paga neanche personalmente", ha dichiarato in un comunicato il Presidente Soldani.
"E' interesse e compito dell'Ordine, ente pubblico non economico, - prosegue il presidente - tutelare la fede pubblica e allontanare coloro che assumono comportamenti contrari. In questo momento storico merita il massimo rispetto l'apporto consulenziale del commercialista, in tutti i settori della propria attività; consulenza prestata con alta professionalità e competenza a favore soprattutto delle piccole e medie imprese del nostro territorio. La nostra professione in continua evoluzione contribuisce concretamente allo sviluppo economico del territorio e alla lotta all'evasione fiscale e alla criminalità".
Il Presidente Soldani ha fatto rilevare che "l'ODCEC di Trani non ha potuto avviare alcun procedimento disciplinare nei confronti del commercialista di Andria essendo la notizia di cronaca apparsa sugli organi di stampa non circostanziata e sia pure descrittiva dei fatti accaduti priva di alcun riferimento ai soggetti coinvolti, avario titolo. Eventi negativi come quelli pubblicati ledono in modo evidente tutti gli iscritti all'Albo Professionale che, rispettando norme e codice deontologico, hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati e valorizzati per le proprie competenze e per il dovuto rispetto del codice deontologico." Il Presidente Antonello Soldani conclude chiedendo agli organi di stampa e a chi ha fatto circolare tale notizia di cronaca, quanto meno opaca, di essere più puntuali e circostanziati evitando di colpevolizzare un'intera categoria professionale al servizio delle imprese, dei contribuenti, dei cittadini e dello Stato.
"E' interesse e compito dell'Ordine, ente pubblico non economico, - prosegue il presidente - tutelare la fede pubblica e allontanare coloro che assumono comportamenti contrari. In questo momento storico merita il massimo rispetto l'apporto consulenziale del commercialista, in tutti i settori della propria attività; consulenza prestata con alta professionalità e competenza a favore soprattutto delle piccole e medie imprese del nostro territorio. La nostra professione in continua evoluzione contribuisce concretamente allo sviluppo economico del territorio e alla lotta all'evasione fiscale e alla criminalità".
Il Presidente Soldani ha fatto rilevare che "l'ODCEC di Trani non ha potuto avviare alcun procedimento disciplinare nei confronti del commercialista di Andria essendo la notizia di cronaca apparsa sugli organi di stampa non circostanziata e sia pure descrittiva dei fatti accaduti priva di alcun riferimento ai soggetti coinvolti, avario titolo. Eventi negativi come quelli pubblicati ledono in modo evidente tutti gli iscritti all'Albo Professionale che, rispettando norme e codice deontologico, hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati e valorizzati per le proprie competenze e per il dovuto rispetto del codice deontologico." Il Presidente Antonello Soldani conclude chiedendo agli organi di stampa e a chi ha fatto circolare tale notizia di cronaca, quanto meno opaca, di essere più puntuali e circostanziati evitando di colpevolizzare un'intera categoria professionale al servizio delle imprese, dei contribuenti, dei cittadini e dello Stato.