Ora che si farà dopo la vendemmia?
A chiederselo sono gli agricoltori andriesi del C.L.A.A.
martedì 25 ottobre 2022
21.35
Siamo a fine ottobre e la vendemmia dell'uva da vino è terminata nella provincia Barletta Andria Trani. Le cantine ormai stanno lavando tutti i macchinari e le attrezzature utilizzate per trasformare l'uva in mosto. É stata un'annata molto calda per le alte temperature e scarse precipitazioni, le condizioni climatiche hanno favorito una produzione eccellente con uva sana e con grado zuccherino molto alto. Il segretario, perito agrario Zagaria Natale e il Presidente Losito Nicola del Comitato Liberi Agricoltori di Andria dichiarano: "Possiamo tirare le somme per questa annata davvero drammatica, visto che tutti i produttori hanno svenduto l'uva da vino dopo aver subìto tutti i rincari di energia elettrica per irrigare i tendoni, per non parlare dei concimi che hanno subìto un rincaro del più del 100% e del gasolio agricolo arrivato alle stelle per fare funzionare le trattrici e le vendemmiatrici. Ora che i tendoni sono stati vendemmiati, tutte le associazioni e le istituzioni dessero delle risposte concrete a questo settore abbandonato da anni e rappresentato da gente che pensa alle proprie ambizioni. Si potrebbe pensare di stabilire un prezzo minimo di vendita che deve essere deciso dai produttori con i vari commercianti e cantine, controllato dall'Ufficio Agricoltura di ogni territorio, per far sì che quello che è successo quest'anno non accada più. Prima che i produttori inizino a potare, trinciare, arare e concimare dovrebbero avere una sicurezza nel futuro, prima di investire capitali dato che a volte vengono chiesti dei prestiti alle banche per effettuare i lavori. Dovrebbero avere delle risposte certe perché, come già detto, non si può vivere di speranza".