Ora etichettare grano e olio
La produzione e la commercializzazione di prodotti che hanno reso la Puglia famosa in tutto il mondo
sabato 4 giugno 2016
17.33
Sulle problematiche evidenziate dagli allevatori circa il prezzo del latte alla stalla e l'importazione sconsiderata dall'estero di prodotti immessi sul mercato come made in Italy, avevamo visto giusto, avendo sollevato per primi la necessità di provvedere ad un'etichettatura per certificarne l'intera filiera. Adesso che il governo ha dato ascolto a tale istanza proveniente dalle aziende piccole, medie e grandi dell'agroalimentare italiano, da pugliesi riteniamo che lo stesso virtuoso percorso debba essere effettuato per il nostro olio di oliva e il nostro grano". E' quanto sottolinea in una nota il consigliere della Regione Puglia (gruppo Ap-Ncd) e componente delle Commissioni Bilancio e Agricoltura, Gianni Stea.
"Come dimostrato dall'intera vicenda del latte – aggiunge Stea – è evidente che senza interventi immediati si rischia in pratica di demolire, con tutte le ripercussioni occupazionali del caso, la produzione e la commercializzazione di prodotti che hanno reso la Puglia famosa in tutto il mondo per un agroalimentare di eccellenza. Il riferimento è al nostro olio extravergine di oliva, alle prese con una concorrenza sleale a causa dell'importazione di prodotti di scarsa qualità. Stessa regola vale per il grano e per tutti i prodotti derivati dalla lavorazione, a cominciare dalla pasta, ad alto rischio di contaminazione per una filiera spesso non certificata. Sono certo che è interesse comune alle istituzioni trovare un punto di intesa in questa ennesima battaglia tra poveri, in modo da mantenere su livelli di eccellenza tanto la qualità del latte pugliese, quanto dell'olio e del grano e nel contempo tutelare la salute dei consumatori".
"Come dimostrato dall'intera vicenda del latte – aggiunge Stea – è evidente che senza interventi immediati si rischia in pratica di demolire, con tutte le ripercussioni occupazionali del caso, la produzione e la commercializzazione di prodotti che hanno reso la Puglia famosa in tutto il mondo per un agroalimentare di eccellenza. Il riferimento è al nostro olio extravergine di oliva, alle prese con una concorrenza sleale a causa dell'importazione di prodotti di scarsa qualità. Stessa regola vale per il grano e per tutti i prodotti derivati dalla lavorazione, a cominciare dalla pasta, ad alto rischio di contaminazione per una filiera spesso non certificata. Sono certo che è interesse comune alle istituzioni trovare un punto di intesa in questa ennesima battaglia tra poveri, in modo da mantenere su livelli di eccellenza tanto la qualità del latte pugliese, quanto dell'olio e del grano e nel contempo tutelare la salute dei consumatori".
Regione Puglia