Ospedale Canosa: bozza di piano di riordino ospedaliero!
Intervenuto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl. Lunedì 13 febbraio, si è tenuto un consiglio comunale
mercoledì 15 febbraio 2012
11.07
Lunedì 13 febbraio, si è tenuto un consiglio comunale a Canosa di Puglia monotematico sul futuro dell'ospedale. Durante l'incontro è intervenuto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt che ha dichiarato:
"Oggi sono qui perché voglio innanzitutto fare chiarezza. Quella che ho presentato e che è al centro della vostra attenzione è una bozza di piano di riordino ospedaliero e "bozza" significa "schema di lavoro" che può essere rivisto e verificato. L'ho messa a disposizione senza filtro, così come è stata realizzata dal tavolo tecnico. E' chiaro che la bozza del piano di riordino ospedaliero può essere rivista, fermo restando che a meno di grandi cambiamenti in Regione, per la Asl Bt ci saranno 750 posti letto a fronte degli attuali 769. Al riguardo è previsto un ulteriore passaggio in Regione per mettere a punto il piano. Rispetto alla realizzazione di interventi sostitutivi o evolutivi dei servizi territoriali presenti sul territorio, mi impegno alla contemporaneità. Si tratta di un atto dovuto nei confronti delle comunità locali. Dobbiamo però rispettare le disposizioni che mi impediscono, dato il piano di rientro, di assumere nuovo personale.
Oggi dobbiamo anche considerare che è cambiato il modo in cui le persone si ammalano. Le strutture ospedaliere non sono più la risposta più efficiente alle esigenze di salute espresse dal territorio. Non possiamo più ipotizzare di mantenere l'attuale rete di 66 ospedali su tutto il territorio regionale, quando i sistemi sanitari occidentali vanno nella direzione di pochi grandi ospedali ad alta tecnologie a cui si affiancano strutture di assistenza territoriale. Io ho idea che quello di Canosa possa continuare a essere un ospedale, ma non con le stesse specializzazioni. Non penso alla deospedalizzazione di Canosa, ma mi sento di condividere una vocazione ospedaliera diversa, che dia per esempio risposta ai fabbisogni riabilitativi che in massima parte trovano risposta fuori provincia o alla domanda chirurgica programmata e di media complessità".
Micaela Abbinante
"Oggi sono qui perché voglio innanzitutto fare chiarezza. Quella che ho presentato e che è al centro della vostra attenzione è una bozza di piano di riordino ospedaliero e "bozza" significa "schema di lavoro" che può essere rivisto e verificato. L'ho messa a disposizione senza filtro, così come è stata realizzata dal tavolo tecnico. E' chiaro che la bozza del piano di riordino ospedaliero può essere rivista, fermo restando che a meno di grandi cambiamenti in Regione, per la Asl Bt ci saranno 750 posti letto a fronte degli attuali 769. Al riguardo è previsto un ulteriore passaggio in Regione per mettere a punto il piano. Rispetto alla realizzazione di interventi sostitutivi o evolutivi dei servizi territoriali presenti sul territorio, mi impegno alla contemporaneità. Si tratta di un atto dovuto nei confronti delle comunità locali. Dobbiamo però rispettare le disposizioni che mi impediscono, dato il piano di rientro, di assumere nuovo personale.
Oggi dobbiamo anche considerare che è cambiato il modo in cui le persone si ammalano. Le strutture ospedaliere non sono più la risposta più efficiente alle esigenze di salute espresse dal territorio. Non possiamo più ipotizzare di mantenere l'attuale rete di 66 ospedali su tutto il territorio regionale, quando i sistemi sanitari occidentali vanno nella direzione di pochi grandi ospedali ad alta tecnologie a cui si affiancano strutture di assistenza territoriale. Io ho idea che quello di Canosa possa continuare a essere un ospedale, ma non con le stesse specializzazioni. Non penso alla deospedalizzazione di Canosa, ma mi sento di condividere una vocazione ospedaliera diversa, che dia per esempio risposta ai fabbisogni riabilitativi che in massima parte trovano risposta fuori provincia o alla domanda chirurgica programmata e di media complessità".
Micaela Abbinante