Ospedale di Canosa: interviene sindaco La Salvia

“Canosa cambierà Regione se necessario”. La politica non ha messo al centro l’interesse del cittadino

lunedì 31 dicembre 2012 11.49
A cura di Francesca Lombardi
Il Piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione Puglia prevede nuovi tagli per l'ospedale di Canosa. Scompare il reparto di Psichiatria (15 posti letto) che si trasferisce all'ospedale di Barletta e i posti letto complessivi vengono ulteriormente ridotti a 71 rispetto agli iniziali 102.

"Avremmo preferito augurare buon anno a tutti i Canosini in altro modo, ma l'attualità politica ci costringe a denunciare una emergenza che non può essere taciuta – ha dichiarato a tal proposito il sindaco Ernesto La Salvia -. La superficialità con la quale è stato affrontato e "risolto" il problema della Sanità nella provincia di BAT e, nello specifico, nel comune di Canosa, è semplicemente sconcertante.

Il nostro nosocomio, malgrado l'impegno preso dalla Regione a prendere in considerazione le nostre proposte documentate e oggettivamente fondate, viene ulteriormente e incredibilmente penalizzato. I posti letto sono stati ridotti a soli 71, a fronte di un bacino di utenza di circa sessantamila abitanti (Canosa, Minervino e Spinazzola). In una situazione del genere, non si comprende davvero come possa essere affrontato il problema degli acuti, dei nascituri e delle emergenze di pronto soccorso, con una offerta sanitaria pari addirittura a meno della metà di quanto previsto dalla norma nazionale.

Il tempo, comunque, è galantuomo: le prossime elezioni ci diranno se tagliare i servizi sanitari in modo irrazionale corrisponde alla volontà e alla sensibilità degli elettori di sinistra. La politica, questa volta, non ha messo al centro l'interesse del cittadino, ma i rapporti di forza di dei vari esponenti di "alto" rango. Evidentemente, la Bat non ha politici che "contano".
Dato che tutte le vie istituzionali si sono dimostrate inutili, ci attiveremo da subito con ogni forma di protesta democratica per modificare la situazione – ha concluso il primo cittadino -. Non aspetteremo che qualcuno muoia per strada per colpa di una politica miope e disattenta, fondata su priorità economiche discutibili.

Non escludiamo nessuna possibilità, compresa quella di cambiare Regione, scegliendo la Basilicata, se questo può darci il vantaggio di avere una sanità più sicura per i nostri cittadini".

ufficio stampa
Francesca Lombardi