Pasqua 2021: agnellini trasportati con sistemi inefficienti
Controlli straordinari e mirati della Polizia Stradale
venerdì 2 aprile 2021
14.41
Controlli straordinari e mirati della Polizia Stradale per verificare la legalità del trasporto internazionale degli animali vivi nella rotta che dall'Europa orientale arriva in Italia. In particolare, la Stradale del Friuli Venezia Giulia ha intensificato i controlli, mettendo in campo 41 pattuglie, che hanno controllato complessivamente 22 veicoli adibiti al trasporto di animali, la maggior parte comunitari. Sono state 40 le contravvenzioni elevate, di cui 24 quelle accertate sulla specifica normativa per un importo totale di 35 mila euro. Nell'occasione è stato fermato un camion proveniente dalla Romania con a bordo 780 agnellini trasportati con sistemi inefficienti sia di abbeveraggio che di ventilazione. È stata anche accertata l'insufficienza dello spazio vitale tra un piano di carico e l'altro che costringeva gli animali a una postura innaturale, quasi prona.
Ad Enna invece, la Squadra Mobile ha denunciato il titolare di un macello clandestino per detenzione di ovini di illecita provenienza, privi di certificazione sanitaria e identificativa e ricettazione. Sequestrati inoltre 11 ovini macellati e 24 capi vivi privi di marchi auricolari e quindi non è stato possibile procedere alla loro tracciabilità. I medici veterinari hanno constatato che gli animali erano pronti per essere immessi sul mercato senza alcuna autorizzazione sanitaria e senza poter dimostrare la salubrità, infatti i luoghi dove erano state macellate le carni non assicuravano il rispetto di alcuna regola igienica
Ad Enna invece, la Squadra Mobile ha denunciato il titolare di un macello clandestino per detenzione di ovini di illecita provenienza, privi di certificazione sanitaria e identificativa e ricettazione. Sequestrati inoltre 11 ovini macellati e 24 capi vivi privi di marchi auricolari e quindi non è stato possibile procedere alla loro tracciabilità. I medici veterinari hanno constatato che gli animali erano pronti per essere immessi sul mercato senza alcuna autorizzazione sanitaria e senza poter dimostrare la salubrità, infatti i luoghi dove erano state macellate le carni non assicuravano il rispetto di alcuna regola igienica