Passi da gigante per la Protezione Civile pugliese
A Bari primo raduno dei sindaci alla presenza di Angelo Borrelli
sabato 21 settembre 2019
19.07
IT-Alert, il nuovo sistema di allertamento della Protezione Civile, partirà ufficialmente in tutta Italia il 1° luglio del 2020. Lo ha annunciato a Bari, in Fiera del Levante, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, intervenendo al primo raduno dei sindaci promosso dal Comitato permanente di Protezione Civile della Regione Puglia e dalla Sezione Regionale di Protezione Civile. "Siamo pronti a partire", ha aggiunto Borrelli. "Siamo d'accordo con gli operatori della telefonia, che faranno i loro investimenti nel primo trimestre del 2020. Da aprile a giugno lo sperimenteremo e dal primo luglio del 2020 questo sistema sarà realtà. Funzionerà a diversi livelli, dal nazionale al locale. Potranno infatti utilizzarlo anche i sindaci per dare informazioni ai propri concittadini, anche ad esempio su questioni legate al traffico".
L'annuncio di Borrelli è arrivato a conclusione di un'intensa giornata di formazione per i sindaci pugliesi, durante la quale diversi tecnici hanno sviscerato una serie di temi, dalla responsabilità penale dei primi cittadini alle linee guida per la definizione dei piani di protezione civile comunali, dalla piattaforma informatica regionale alla formazione dei volontari, passando per la gestione tecnica dell'emergenza e la comunicazione alla popolazione. "La Protezione civile pugliese sta facendo passi da gigante, come il direttore Borrelli ha confermato. Oggi qui sono riuniti tutti i sindaci della Puglia che hanno un ruolo fondamentale, perché il primo livello della dichiarazione dello stato di emergenza è proprio quello comunale. I sindaci hanno l'obbligo di aprire degli uffici che si chiamano Coc, Centri operativi comunali, e da lì parte l'insieme delle segnalazioni che possono arrivare al livello regionale e poi addirittura allo stato di emergenza nazionale. Ringrazio tutti i volontari che in ogni Comune sono le colonne della Protezione civile regionale, senza le quali sarebbe impossibile qualunque tipo di intervento".
"Dopo il raduno dei volontari che si è tenuto a giugno a San Giovanni Rotondo, abbiamo fortemente voluto questo appuntamento con i sindaci, protagonisti e responsabili della protezione civile sui propri territori, perché dobbiamo e vogliamo offrire loro strumenti efficaci per la prevenzione dei rischi e la gestione delle emergenze", ha detto Ruggiero Mennea, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile delegato dal governatore Emiliano. "Abbiamo predisposto anche un nuovo bando regionale che fornirà i contributi necessari per mettere in pratica le linee guida del piano, prima fra tutte la connessione tutte le parti in causa, attraverso fondi per la formazione dei dipendenti pubblici e dei volontari, cuore pulsante del nostro sistema. Stiamo lavorando per far sì che il 2020 sia l'anno della definitiva consacrazione della protezione civile pugliese, con sindaci e volontari in prima linea".
Gli ha fatto eco il Capo Dipartimento Nazionale Angelo Borrelli: "L'area che i sindaci sono chiamati a gestire è enorme e noi mettiamo a loro disposizione volontari e strumenti. A questo proposito, oltre ad IT-Alert, abbiamo messo a punto una piattaforma chiamata Sinapsi, che già oggi rappresenta un utile strumento di prevenzione a disposizione di tutti i primi cittadini". "Abbiamo fatto passi da gigante grazie al Capo Dipartimento e all'altissima professionalità della nostra Protezione Civile, di cui si ha sempre l'idea di intervento nel post-evento", ha aggiunto Antonio Nunziante, assessore regionale con delega alla Protezione Civile. "Vogliamo impegnarci nella prevenzione e nella previsione degli eventi, usando il buonsenso e l'umanità che i nostri volontari mettono a disposizione".
"Chiediamo ai sindaci di essere coraggiosi, di mantenere viva la cultura della solidarietà formando nuovi volontari che non sono altro che cittadini che mettono a disposizione tempo e capacità, e sono chiamati a tramandare alla comunità talento e valore della Protezione Civile", ha detto invece Antonio Lerario, dirigente della sezione di Protezione Civile Puglia. Al raduno sono intervenuti numero sindaci pugliesi e naturalmente non è mancato l'intervento del presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro. "I sindaci hanno il senso innato della responsabilità, ma troppo spesso vengono lasciati soli", ha sottolineato il primo cittadino di Bari. "Un sindaco, che non ha nessuna competenza specifica in materia di protezione civile, deve essere affiancato da professionisti del settore e deve ricevere le opportune allerte, anche se non sempre sono affidabili. Dobbiamo evitare che, come già accaduto, alcuni sindaci vengano rinviati a giudizio per omicidio colposo in quanto responsabili della protezione civile. Dobbiamo strutturare un meccanismo con una filiera ber strutturata per dare l'allerta, non può essere il sindaco a darla e decidere come intervenire". Concetto sottolineato anche dal presidente Michele Emiliano, che ha chiuso i saluti istituzionali: "Bisogna essere capaci - ha concluso - non solo di intervenire tempestivamente ma anche di programmare la sicurezza, non solo per eventi straordinari e imprevedibili. Bisogna quindi imparare a gestire le emergenze", ha aggiunto il presidente della Regione Puglia. "E noi possiamo farlo grazie alla Protezione Civile, che ha fatto passi straordinari e raggiunto un livello di qualità che ci riconoscono a livello internazionale". In chiusura del suo intervento Emiliano ha anche chiesto un aiuto alla Protezione Civile per attivare un sistema di monitoraggio degli tsunami: "Abbiamo 900 chilometri di costa, non possiamo sottovalutare questo rischio, ma ad oggi non abbiamo strumenti adeguati".
L'annuncio di Borrelli è arrivato a conclusione di un'intensa giornata di formazione per i sindaci pugliesi, durante la quale diversi tecnici hanno sviscerato una serie di temi, dalla responsabilità penale dei primi cittadini alle linee guida per la definizione dei piani di protezione civile comunali, dalla piattaforma informatica regionale alla formazione dei volontari, passando per la gestione tecnica dell'emergenza e la comunicazione alla popolazione. "La Protezione civile pugliese sta facendo passi da gigante, come il direttore Borrelli ha confermato. Oggi qui sono riuniti tutti i sindaci della Puglia che hanno un ruolo fondamentale, perché il primo livello della dichiarazione dello stato di emergenza è proprio quello comunale. I sindaci hanno l'obbligo di aprire degli uffici che si chiamano Coc, Centri operativi comunali, e da lì parte l'insieme delle segnalazioni che possono arrivare al livello regionale e poi addirittura allo stato di emergenza nazionale. Ringrazio tutti i volontari che in ogni Comune sono le colonne della Protezione civile regionale, senza le quali sarebbe impossibile qualunque tipo di intervento".
"Dopo il raduno dei volontari che si è tenuto a giugno a San Giovanni Rotondo, abbiamo fortemente voluto questo appuntamento con i sindaci, protagonisti e responsabili della protezione civile sui propri territori, perché dobbiamo e vogliamo offrire loro strumenti efficaci per la prevenzione dei rischi e la gestione delle emergenze", ha detto Ruggiero Mennea, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile delegato dal governatore Emiliano. "Abbiamo predisposto anche un nuovo bando regionale che fornirà i contributi necessari per mettere in pratica le linee guida del piano, prima fra tutte la connessione tutte le parti in causa, attraverso fondi per la formazione dei dipendenti pubblici e dei volontari, cuore pulsante del nostro sistema. Stiamo lavorando per far sì che il 2020 sia l'anno della definitiva consacrazione della protezione civile pugliese, con sindaci e volontari in prima linea".
Gli ha fatto eco il Capo Dipartimento Nazionale Angelo Borrelli: "L'area che i sindaci sono chiamati a gestire è enorme e noi mettiamo a loro disposizione volontari e strumenti. A questo proposito, oltre ad IT-Alert, abbiamo messo a punto una piattaforma chiamata Sinapsi, che già oggi rappresenta un utile strumento di prevenzione a disposizione di tutti i primi cittadini". "Abbiamo fatto passi da gigante grazie al Capo Dipartimento e all'altissima professionalità della nostra Protezione Civile, di cui si ha sempre l'idea di intervento nel post-evento", ha aggiunto Antonio Nunziante, assessore regionale con delega alla Protezione Civile. "Vogliamo impegnarci nella prevenzione e nella previsione degli eventi, usando il buonsenso e l'umanità che i nostri volontari mettono a disposizione".
"Chiediamo ai sindaci di essere coraggiosi, di mantenere viva la cultura della solidarietà formando nuovi volontari che non sono altro che cittadini che mettono a disposizione tempo e capacità, e sono chiamati a tramandare alla comunità talento e valore della Protezione Civile", ha detto invece Antonio Lerario, dirigente della sezione di Protezione Civile Puglia. Al raduno sono intervenuti numero sindaci pugliesi e naturalmente non è mancato l'intervento del presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro. "I sindaci hanno il senso innato della responsabilità, ma troppo spesso vengono lasciati soli", ha sottolineato il primo cittadino di Bari. "Un sindaco, che non ha nessuna competenza specifica in materia di protezione civile, deve essere affiancato da professionisti del settore e deve ricevere le opportune allerte, anche se non sempre sono affidabili. Dobbiamo evitare che, come già accaduto, alcuni sindaci vengano rinviati a giudizio per omicidio colposo in quanto responsabili della protezione civile. Dobbiamo strutturare un meccanismo con una filiera ber strutturata per dare l'allerta, non può essere il sindaco a darla e decidere come intervenire". Concetto sottolineato anche dal presidente Michele Emiliano, che ha chiuso i saluti istituzionali: "Bisogna essere capaci - ha concluso - non solo di intervenire tempestivamente ma anche di programmare la sicurezza, non solo per eventi straordinari e imprevedibili. Bisogna quindi imparare a gestire le emergenze", ha aggiunto il presidente della Regione Puglia. "E noi possiamo farlo grazie alla Protezione Civile, che ha fatto passi straordinari e raggiunto un livello di qualità che ci riconoscono a livello internazionale". In chiusura del suo intervento Emiliano ha anche chiesto un aiuto alla Protezione Civile per attivare un sistema di monitoraggio degli tsunami: "Abbiamo 900 chilometri di costa, non possiamo sottovalutare questo rischio, ma ad oggi non abbiamo strumenti adeguati".