Patrimonio al futuro:le sfide culturali del domani

Discusse dal professor Volpe

domenica 31 luglio 2016 10.52
La serata del 28 luglio scorso, ha concluso il ciclo delle presentazioni di "Patrimonio al Futuro", libro scritto dal prof.Giuliano Volpe (Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del MiBACT, nonché ex rettore presso l'Università di Foggia). L'evento, organizzato dalla quasi totalità delle associazioni canosine, con il patrocinio: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Puglia, Provincia di Barletta Andria Trani, Comune di Canosa, Basilica Cattedrale di San Sabino di Canosa, Pro Loco Canosa, Club per l'UNESCO Canosa, Rotary Club Canosa, Inner Wheel Canosa, Associazione Ponte Romano Onlus, l'Associazione di Promozione Turistica "Archeo 2.0", gli Imprenditori d'Arte e Cultura, La Gazzetta del Mezzogiorno, FIDAPA, Dromos.it e Fondazione Archeologica Canosina. L'appuntamento culturale rientra nel Boamundus Festival, la rassegna di eventi culturali estivi patrocinata dal Comune di Canosa. Davanti a una folta platea giunta sulla terrazza di Palazzo Iliceto, il prof. Volpe ha fermato l'attenzione dei presenti sulla situazione attuale legata al patrimonio culturale. Tra le varie problematiche affrontate: il rinnovamento, il modo di agire sul patrimonio, conservare il paesaggio e il territorio in generale (oltre che i singoli luoghi), chiarire il confronto tutela-valorizzazione dei beni, riavvicinare il pubblico ai musei facendolo sentire protagonista del luogo, utilizzare linguaggi e concetti comprensibili a tutti da parte degli specialisti, o fornire al privato le migliori condizioni per cofinanziare un recupero di un bene monumentale. Si è anche avuto modo di parlare dell'Artjob, o delle riforme attuate e attuabili durante la guida al Ministero di Dario Franceschini. In buona sostanza, il nostro Paese, solo con un'organizzazione da ventunesimo secolo, può essere pronto e competitivo per nuove imprese, nuove sfide, senza dimenticare il passato, ma guardando avanti e accettando le opportunità del futuro. Riguardo a Canosa – città che ricorda con molto piacere le indagini curate da Volpe presso i siti di San Pietro e di Santa Maria – il docente e autore di "Patrimonio al Futuro" ha precisato che la nostra realtà, per potersi mettere in gioco, non deve correre da sola; ma ha bisogno del resto di un territorio che si allarghi lungo l'Ofanto, elemento che la accomuna con le città e i paesi circostanti.

Alla tavola rotonda hanno preso parte anche Simonetta Bonomi (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province BAT e Foggia), Filli Rossi (archeologa), Aldo Patruno (Direttore dei Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia), Francesco Ventola (Consigliere regionale e componente della VI Commissione Consiliare della Regione Puglia) ed Ernesto La Salvia (Sindaco di Canosa). In relazione ai concetti espressi dal prof. Volpe, moderati dal giornalista Paolo Pinnelli (La Gazzetta del Mezzogiorno), ognuno dei relatori ha espresso le problematiche sul territorio, o nella realtà nella quale opera, ma aprendosi alle possibili opportunità per un tanto atteso rilancio culturale locale e generale, parlando del problema della burocrazia, ma anche di nuovi scenari possibili grazie alla della legge sugli ipogei, il Piano Nazionale del Turismo o le concessioni dei fari costieri e di varie altre occasioni che attendono Canosa, la Puglia, come l'intero nostro Paese.
Francesco Specchio