Perdonare e amare i nemici
Papa Francesco alla santa messa a Bari
domenica 23 febbraio 2020
23.51
Oltre 40mila fedeli hanno preso parte alla santa messa celebrata da Papa Francesco, a Bari a conclusione del sinodo "Mediterraneo, frontiera di pace" promosso dalla CEI. Alla celebrazione eucaristica hanno assistito le massime autorità dello stato, tra le quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e gli amministratori locali, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro. Nell'omelia Papa Francesco ha invitato ciascuno a guardare al proprio cuore e ad applicare l'amore ai nemici "alle persone che ci trattano male, o che ci danno fastidio, che fatichiamo ad accogliere. Non dobbiamo preoccuparci della cattiveria degli altri, ma del nostro cuore cominciando a disarmarlo per amore di Gesù. Il culto a Dio è il contrario della cultura dell'odio. E la cultura dell'odio si combatte contrastando il culto del lamento. Quante volte ci lamentiamo per quello che non riceviamo, per quello che non va! Gesù sa che tante cose non vanno, che ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà male, anche qualcuno che ci perseguiterà. Ma ci chiede solo di pregare e amare. Ecco la rivoluzione di Gesù, la più grande della storia: dal nemico da odiare al nemico da amare, dal culto del lamento alla cultura del dono. Se siamo di Gesù, questo è il cammino! Non ce n'è un altro." Il Papa ha concluso esortando a scegliere "la strada dell'amore, anche se costa, e a non lasciarsi condizionare dal pensiero comune. Se accogliamo la sfida di Gesù saremo veri cristiani e il mondo sarà più umano".
Al termine del sinodo l'Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco Cacucci nel porgere i saluti alle autorità ed agli intervenuti ha rimarcato il legame tra Bari e San Nicola. "Bari, città di San Nicola, si conferma in questi giorni cantiere di pace" - ha dichiarato Mons. Cacucci - "Le ossa del Santo, giunte da Myra, solcando il Mediterraneo, hanno innalzato un ponte che né il tempo né le divisioni hanno mai demolito. Felice è davvero la città di Bari, ci fa cantare un'antica tradizione. Felici noi tutti, a nostra volta pellegrini di pace, coperti dal manto tenero e misericordioso della nostra patrona, la Vergine Maria Odegitria, Colei che mostra la via".
Al termine del sinodo l'Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco Cacucci nel porgere i saluti alle autorità ed agli intervenuti ha rimarcato il legame tra Bari e San Nicola. "Bari, città di San Nicola, si conferma in questi giorni cantiere di pace" - ha dichiarato Mons. Cacucci - "Le ossa del Santo, giunte da Myra, solcando il Mediterraneo, hanno innalzato un ponte che né il tempo né le divisioni hanno mai demolito. Felice è davvero la città di Bari, ci fa cantare un'antica tradizione. Felici noi tutti, a nostra volta pellegrini di pace, coperti dal manto tenero e misericordioso della nostra patrona, la Vergine Maria Odegitria, Colei che mostra la via".