Piano irricevibile, ecco le nostre ragioni
Galante del M5S sul riordino ospedaliero
mercoledì 24 febbraio 2016
16.14
Questo piano di riordino, così come è stato presentato da Emiliano e Gorgoni, è irricevibile e non si tratta di una mera opposizione alle scelte di governo ma di una critica basata su ragioni fondate. Elencherò le principali: prima di tutto siamo in presenza di un piano di riordino progettato ancora una volta non sulla base della richiesta di salute del territorio, ovvero sui dati epidemiologici, ma sulla base di dati economico/aziendali. Il che già di suo lascia il tempo che trova dal momento che se una struttura non viene messa in grado di funzionare a causa di un problema "a monte" di malagestione della sanità regionale, è chiaro che tale struttura risulterà inefficiente. Ma non solo: non mettendo a disposizione del consiglio i dati epidemiologici noi consiglieri non siamo messi nelle condizioni di valutare obiettivamente le scelte intraprese. La seconda critica a questo piano è relativa al fatto che in un piano di riordino se da un lato si taglia dall'altro si dovrebbe potenziare al contrario di quanto accade qui: siamo in presenza unicamente di chiusure di 9 ospedali e depotenziamento di 17 strutture, non controbilanciate, ad esempio, da un potenziamento della rete di emergenze e urgenza sul territorio. In questo modo siamo in presenza di un mero depotenziamento del pubblico favorendo, ancora una volta, il privato. In ultimo, la problematica principale di questo piano di riordino: la assoluta non condivisione. Stiamo assistendo a convocazioni di urgenza dei Consigli comunali monotematici, per cercare di giustificare una grave mancanza di reale partecipazione alla programmazione regionale sanitaria, tanto ostentata da Emiliano, che ha preferito curarsi l'alibi del dm70, che tra l'altro non impone tagli autoreferenziali. Dal canto nostro denunceremo tutte quelle scelte "politiche" che saranno fatte senza una reale dimostrazione del fabbisogno di salute, se invece Emiliano e Gorgoni desiderano collaborare affinché alla base delle nostre scelte vi sia unicamente il benessere dei cittadini, noi siamo qui. Ma pretendiamo di conoscere i dati epidemiologici sulla base dei quali si sono prese queste decisioni e qualora non sia stato fatto un ragionamento simile, occorre lavorarci. Non si possono prendere scelte "affrettate" quando si parla di sanità, in gioco non c'è una mera vittoria politica ma la salute dei pugliesi.