Poca la partecipazione al voto, vittoria discutibile
La disamina del consigliere Petroni
domenica 2 luglio 2017
23.08
"Sono dispiaciuta dal punto di vista politico e addolorata dal punto di vista personale, non abbiamo vinto". Il giorno dopo l'esito del ballottaggio, che ha consegnato Canosa al "MoVimento 5 Stelle", il consigliere, Maria Angela Petroni, ammette la mancata vittoria della coalizione di destra. "A me sarebbe piaciuto vincere, ma quando non è così, bisogna interrogarsi sulle ragioni, cosa che sicuramente faremo anche all'interno del nostro partito, Direzione Italia, il quale da questa tornata elettorale risulta il primo partito con 3089 preferenze. Questi sono segnaliche non vanno sottovalutati, visto che l'11 giugno 7501 cittadini hanno votato per il centrodestra e 7229 sono state le preferenze per il candidato sindaco Sabino Silvestri. Per una manciata di voti non abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta, un risultato eclatante, rispetto agli altri candidati. Quei 160 voti mancanti hanno fatto la differenza e al ballottaggio siamo riparti da 0, un sistema elettorale ingiusto.
Il consigliere, Maria Angela Petroni, di Direzione Italia continua: "Al ballottaggio a votare è andato il 46.5%, a fronte del 62% dell'11 giugno e, in molti abbiamo anche notato l'assenza dei partiti e dei movimenti presenti al primo turno. Troppo facile e riduttivo, legare esclusivamente al caldo e al mare la grande astensione del 25 giugno. Probabilmente per qualcuno il voto è stato inteso più come sondaggio che per l'elezione del sindaco della città di Canosa, tant'è che è prevalso il voto contro e il non scegliere. Il voto contro degli esclusi concorrenti e non partecipanti al ballottaggio che ha sostenuto il MoVimento 5 Stelle, pur di sbarrare la salita a palazzo San Francesco al centro destra, come già avvenuto cinque anni fa con l'elezione del Sindaco La Salvia; il non scegliere, ovvero non fornire indicazioni agli elettori, è stata la via più comoda di alcuni candidati, ma anche di persone stufe di sentir parlare di alleanze, di strategie poltronistiche, di divisioni interne, del fango ad orologeria, di Tufarelle, di manifestazioni da star. Il dato sorprendente è che il Sindaco vincente, rappresenta un quarto della popolazione cittadina con diritto di voto e la sua lista, era la quarta per preferenze. Il centro, autolesionista ha perso occasioni, a sinistra le cose sono andate peggio, perché nessun componente della amministrazione La Salvia è stato eletto, a dimostrazione del fallimento della scorsa amministrazione. Dopo cinque anni di malgoverno, nuovi entusiasmi e progettualità. Ci siamo illusi fosse possibile chiudere con questo passato ammorbante, per ripartire da un progetto condiviso di città, iniziato con le primarie. Abbiamo creduto che il fondo lo si fosse già toccato e che dovessero prevalere il buonsenso, la consapevolezza, la ragione e il sogno. Invece, al solito l'hanno vinta i bottegai e i loro interessi, il gioco del posizionamento individuale, l' autoreferenzialità, gli interessi di partito, anziché progetti condivisi.Ci siamo concentrati sul programma, il cuore di ogni proposta politica, ma che strada facendo, abbiamo constato essere importato molto meno di quel che pensavamo; gli schieramenti e il movimento, quelli sì che hanno fatto davvero infervorare! Per la cronaca, il nostro programma è stato il primo ad essere presentato alla città, lo abbiamo posto all'attenzione di tutti, dai i cittadini alle associazioni, per correggerlo e miglioralo."
Il consigliere, Maria Angela Petroni, di Direzione Italia conclude: "Abbiamo proposto un Sindaco della società civile e non dei partiti, ritenendo necessaria la trasversalità civica per allargare il consenso, per dare spazio e presenza a quel mondo dell'associazionismo canosino ricco di virtù, per recuperare i moltissimi cittadini che a votare non ci andavano più.Per serietà amministrativa, abbiamo proposto in consiglio persone non compromesse con il disastro degli ultimi 5 anni e disponibili ad impegnarsi, a farsi "antenna di dialogo" con la città, persone scelte in ragione delle loro biografie e competenze e non in base alla logica dell'appartenenza partitica. Credo che il "progetto Canosa" non sia stato accolto perché ha prevalso l'egoismo per le proprie bandiere, anziché l'amore verso la città, i veti incrociati, le vecchie e nuove arroganze, le stupide furbizie, le divisioni interessate, le antipatie personali, le menate ideologiche per farsi fighi. Volevamo costruire una alleanza innovativa ed entusiasmante, tornare ad essere luogo di intelligenza collettiva e strumento di partecipazione, stimolo a far emergere nei cittadini il senso di condivisione anziché paure e ostilità, laboratorio di ricerca e selezione dei migliori da proporre al governo del bene comune. Ripartiremo dai temi e problemi che riguardano le persone: il lavoro, lo sviluppo, il sociale, i problemi ambientali, economici ed etici, ma anche dal riconoscimento delle grandi potenzialità di Canosa: la sua storia, la sua agricoltura, le sue eccellenze culturali. Saremo ancora in piazza e a fabbricare ponti, continueremo a seminare, ad approfondire temi e fare proposte per dare voce ai cittadini, alle associazioni ed alle persone che credono in altro che non è il potere e suoi notabili. Con il voto di domenica i canosini hanno scelto "il mare lontano". Auguri Canosa e in bocca al lupo al neo eletto Sindaco 5 Stelle Roberto Morra"".
Il consigliere, Maria Angela Petroni, di Direzione Italia continua: "Al ballottaggio a votare è andato il 46.5%, a fronte del 62% dell'11 giugno e, in molti abbiamo anche notato l'assenza dei partiti e dei movimenti presenti al primo turno. Troppo facile e riduttivo, legare esclusivamente al caldo e al mare la grande astensione del 25 giugno. Probabilmente per qualcuno il voto è stato inteso più come sondaggio che per l'elezione del sindaco della città di Canosa, tant'è che è prevalso il voto contro e il non scegliere. Il voto contro degli esclusi concorrenti e non partecipanti al ballottaggio che ha sostenuto il MoVimento 5 Stelle, pur di sbarrare la salita a palazzo San Francesco al centro destra, come già avvenuto cinque anni fa con l'elezione del Sindaco La Salvia; il non scegliere, ovvero non fornire indicazioni agli elettori, è stata la via più comoda di alcuni candidati, ma anche di persone stufe di sentir parlare di alleanze, di strategie poltronistiche, di divisioni interne, del fango ad orologeria, di Tufarelle, di manifestazioni da star. Il dato sorprendente è che il Sindaco vincente, rappresenta un quarto della popolazione cittadina con diritto di voto e la sua lista, era la quarta per preferenze. Il centro, autolesionista ha perso occasioni, a sinistra le cose sono andate peggio, perché nessun componente della amministrazione La Salvia è stato eletto, a dimostrazione del fallimento della scorsa amministrazione. Dopo cinque anni di malgoverno, nuovi entusiasmi e progettualità. Ci siamo illusi fosse possibile chiudere con questo passato ammorbante, per ripartire da un progetto condiviso di città, iniziato con le primarie. Abbiamo creduto che il fondo lo si fosse già toccato e che dovessero prevalere il buonsenso, la consapevolezza, la ragione e il sogno. Invece, al solito l'hanno vinta i bottegai e i loro interessi, il gioco del posizionamento individuale, l' autoreferenzialità, gli interessi di partito, anziché progetti condivisi.Ci siamo concentrati sul programma, il cuore di ogni proposta politica, ma che strada facendo, abbiamo constato essere importato molto meno di quel che pensavamo; gli schieramenti e il movimento, quelli sì che hanno fatto davvero infervorare! Per la cronaca, il nostro programma è stato il primo ad essere presentato alla città, lo abbiamo posto all'attenzione di tutti, dai i cittadini alle associazioni, per correggerlo e miglioralo."
Il consigliere, Maria Angela Petroni, di Direzione Italia conclude: "Abbiamo proposto un Sindaco della società civile e non dei partiti, ritenendo necessaria la trasversalità civica per allargare il consenso, per dare spazio e presenza a quel mondo dell'associazionismo canosino ricco di virtù, per recuperare i moltissimi cittadini che a votare non ci andavano più.Per serietà amministrativa, abbiamo proposto in consiglio persone non compromesse con il disastro degli ultimi 5 anni e disponibili ad impegnarsi, a farsi "antenna di dialogo" con la città, persone scelte in ragione delle loro biografie e competenze e non in base alla logica dell'appartenenza partitica. Credo che il "progetto Canosa" non sia stato accolto perché ha prevalso l'egoismo per le proprie bandiere, anziché l'amore verso la città, i veti incrociati, le vecchie e nuove arroganze, le stupide furbizie, le divisioni interessate, le antipatie personali, le menate ideologiche per farsi fighi. Volevamo costruire una alleanza innovativa ed entusiasmante, tornare ad essere luogo di intelligenza collettiva e strumento di partecipazione, stimolo a far emergere nei cittadini il senso di condivisione anziché paure e ostilità, laboratorio di ricerca e selezione dei migliori da proporre al governo del bene comune. Ripartiremo dai temi e problemi che riguardano le persone: il lavoro, lo sviluppo, il sociale, i problemi ambientali, economici ed etici, ma anche dal riconoscimento delle grandi potenzialità di Canosa: la sua storia, la sua agricoltura, le sue eccellenze culturali. Saremo ancora in piazza e a fabbricare ponti, continueremo a seminare, ad approfondire temi e fare proposte per dare voce ai cittadini, alle associazioni ed alle persone che credono in altro che non è il potere e suoi notabili. Con il voto di domenica i canosini hanno scelto "il mare lontano". Auguri Canosa e in bocca al lupo al neo eletto Sindaco 5 Stelle Roberto Morra"".