Porte aperte in campagna per i giovani
Nell’ambito del Progetto Policoro, con visite e focus sulla legge di orientamento in agricoltura
domenica 15 settembre 2024
9.43
Porte aperte in campagna per i giovani coinvolti nel campo estivo organizzato nell'ambito del Progetto Policoro, con visite e focus sulla legge di orientamento in agricoltura, i mercati contadini, la nuova PAC, il green deal, oltre al Made in Italy e al turismo distintivo negli agriturismi. Ad organizzare il percorso di approfondimento è Coldiretti Puglia, con il Consigliere ecclesiastico nazionale, Don Nicola Macculi e Don Mimmo Roma, parroco della Cattedrale di Brindisi, che hanno guidato i giovani del campo estivo del Progetto Policoro nel percorso di conoscenza del mondo rurale dalla produzione, toccata con mano nelle aziende agricole del territorio di Brindisi e Ostuni, alla vendita diretta nel mercato di Campagna Amica di Brindisi. "Investire sui giovani significa investire sul futuro", - ha spiegato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, - nel sottolineare che "le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari. Il 12% delle imprese giovani nei campi svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale.".
Il Progetto Policoro è nato da un'iniziativa della Chiesa Cattolica Italiana e mira ad accompagnare i giovani alla valorizzazione di sé stessi nel proprio territorio, puntando su diverse opportunità. "Il rinnovato fascino della campagna per le donne – dichiara Rita Tamborrino, responsabile di donne Coldiretti Puglia – trova riscontro nella comune convinzione che quello dell'agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo". In Puglia il 15,3% delle aziende agricole sul totale "è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green – aggiunge Tamborrino - per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio."
Coldiretti per i giovani e le donne lancia una proposta ampia per il consolidamento del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché le emergenze degli ultimi anni hanno fatto emergere la consapevolezza che l'agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell'ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
Il Progetto Policoro è nato da un'iniziativa della Chiesa Cattolica Italiana e mira ad accompagnare i giovani alla valorizzazione di sé stessi nel proprio territorio, puntando su diverse opportunità. "Il rinnovato fascino della campagna per le donne – dichiara Rita Tamborrino, responsabile di donne Coldiretti Puglia – trova riscontro nella comune convinzione che quello dell'agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo". In Puglia il 15,3% delle aziende agricole sul totale "è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green – aggiunge Tamborrino - per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio."
Coldiretti per i giovani e le donne lancia una proposta ampia per il consolidamento del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché le emergenze degli ultimi anni hanno fatto emergere la consapevolezza che l'agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell'ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.