Presentazione "Boemondo e Costantinopoli Il sogno di un guerriero"
In programma sabato 10 dicembre 2011 presso l'Oasi Minerva. Interverrà Pasquale Ieva Presidente Comitato Boemondo 2011
giovedì 8 dicembre 2011
16.32
Appuntamento con la cultura in programma sabato 10 dicembre 2011 alle ore 18,30 presso la sala Convegni "Oasi Mons.F.Minerva", in via Muzio Scevola nr.18 a Canosa di Puglia(BT). Sarà presentato il volume "Boemondo e Costantinopoli. Il sogno di un guerriero" del Dott. Nino Lavermiccocca, già direttore Archeologo della Soprintendenza Archeologica della Puglia, interverrà Pasquale Ieva Presidente Comitato Boemondo 2011.
La pubblicazione resa possibile con il contributo del Rotary International Distretto 2120 Club Canosa nell'ambito delle celebrazioni del del IX Centenario della morte di Boemondo I d'Altavilla, nato intorno al 1050 da Roberto il Guiscardo (Duca di Puglia e Calabria) e dalla sua prima moglie Alberada di Buonalbergo, ripudiata in seguito per la bella Sighelgaita, principessa longobarda di Salerno. Il padre lo chiamò Boemondo "unde boat mundus" (di cui risuona il mondo), per ricordare un leggendario gigante che portava tale nome. Eroe della prima crociata fu immortalato dalla poesia epica in ben sei poemi tra cui "La Gerusalemme Liberata" del Tasso.
Vincitore di innumerevoli battaglie si distinse nella presa di Antiochia della quale ne divenne Principe nel 1098. Ritiratosi a Salerno per curarsi una brutta ferita, fu fatto avvelenare dalla crudele matrigna Sighelgaita, temendo che salisse al trono al posto del proprio figlio Ruggero il Normanno. Boemondo devotissimo di San Sabino, protettore degli avvelenati, invocò il suo aiuto e si salvò. Dopo un' intensa vita avventurosa morì nel 1111 e, per suo volere, fu sepolto nel Mausoleo fu fatto innalzare dalla moglie Costanza di Francia accanto alla Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia(BT).
Bartolo Carbone
La pubblicazione resa possibile con il contributo del Rotary International Distretto 2120 Club Canosa nell'ambito delle celebrazioni del del IX Centenario della morte di Boemondo I d'Altavilla, nato intorno al 1050 da Roberto il Guiscardo (Duca di Puglia e Calabria) e dalla sua prima moglie Alberada di Buonalbergo, ripudiata in seguito per la bella Sighelgaita, principessa longobarda di Salerno. Il padre lo chiamò Boemondo "unde boat mundus" (di cui risuona il mondo), per ricordare un leggendario gigante che portava tale nome. Eroe della prima crociata fu immortalato dalla poesia epica in ben sei poemi tra cui "La Gerusalemme Liberata" del Tasso.
Vincitore di innumerevoli battaglie si distinse nella presa di Antiochia della quale ne divenne Principe nel 1098. Ritiratosi a Salerno per curarsi una brutta ferita, fu fatto avvelenare dalla crudele matrigna Sighelgaita, temendo che salisse al trono al posto del proprio figlio Ruggero il Normanno. Boemondo devotissimo di San Sabino, protettore degli avvelenati, invocò il suo aiuto e si salvò. Dopo un' intensa vita avventurosa morì nel 1111 e, per suo volere, fu sepolto nel Mausoleo fu fatto innalzare dalla moglie Costanza di Francia accanto alla Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia(BT).
Bartolo Carbone