Presidente Francesco Ventola esprime solidarietà al Vicesindaco
Di Bisceglie Gianni continuerà ad esercitare la propria azione. ''Sono vicino, a nome dell'intera Provincia''
martedì 24 gennaio 2012
12.34
«Dopo l'aggressione ai danni dell'Assessore comunale andriese Michele Zinni, purtroppo un altro Amministratore del nostro territorio è stato vittima nei giorni scorsi di una forma di intimidazione grave e sconcertante». Così il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, su quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, al Vicesindaco del Comune di Bisceglie, Gianni Casella, la cui auto è stata incendiata da ignoti malviventi. «Sono vicino, a nome dell'intera Provincia che mi onoro di rappresentare, al Vicesindaco di Bisceglie Gianni Casella: il susseguirsi di certi episodi nel nostro territorio deve spronare tutti noi a tenere alta la guardia ed a difendere con tutte le forze valori quali la legalità e l'onestà, veri e propri baluardi di chi ha il dovere di amministrare.
Comprendo le oggettive difficoltà del contesto che stiamo attraversando - ha proseguito Ventola -, ma certi gesti sono figli solo ed esclusivamente della disonestà, della violenza e della delinquenza di quanti non hanno di meglio da fare che mandare in fiamme auto o aggredire la gente. Sono certo - ha poi proseguito Ventola -, che Gianni continuerà ad esercitare la propria azione politico-amministrativa senza farsi turbare da quanto accaduto: è questo l'unico modo per non darla vinta al solito imbecille di turno».
Comprendo le oggettive difficoltà del contesto che stiamo attraversando - ha proseguito Ventola -, ma certi gesti sono figli solo ed esclusivamente della disonestà, della violenza e della delinquenza di quanti non hanno di meglio da fare che mandare in fiamme auto o aggredire la gente. Sono certo - ha poi proseguito Ventola -, che Gianni continuerà ad esercitare la propria azione politico-amministrativa senza farsi turbare da quanto accaduto: è questo l'unico modo per non darla vinta al solito imbecille di turno».