Presunta frode da sei milioni di euro per appalti al cimitero

Sono 19 le persone indagate

venerdì 11 marzo 2016 15.18
A seguito di indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Trani, la Polizia di Stato di Canosa di Pugliache ha indagato con il finale contributo del Nucleo Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Bari, ha denunziato oltre 19 persone, tra cui funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di frode in pubbliche forniture e falsità ideologiche in atti pubblici, danneggiamento di beni storici ed artistici, pericolo di crollo di costruzioni ed altro. Le indagini, avviate dal locale Commissariato di P.S., sono relative a due appalti banditi dal Comune di Canosa di Puglia in relazione al consolidamento di alcune cavità ipogee e ai lavori di ampliamento del nuovo Cimitero di Canosa di Puglia(BT); lavori, questi ultimi, iniziati nel 2014 e tutt'ora in corso, aggiudicati per l'importo complessivo di circa 6 milioni di euro e svolti in violazione della normativa di settore (in materia urbanistica, di appalti pubblici e di beni culturali).La complessiva attività d'indagine, coordinata dal P.M. dott. Michele Ruggiero, ha condotto, nella mattinata odierna, alla esecuzione di varie perquisizioni allo scopo di rinvenire documentazione scientifica, report di scavo e materiale di interesse storico-artistico di interesse per le indagini. Nella medesima circostanza, è stato sottoposto a sequestro probatorio l'intero cantiere di ampliamento del nuovo cimitero comunale e le cavità sotterranee, ubicate sia in ambito urbano che extraurbano, per i successivi accertamenti che saranno eseguiti dalla competente autorità giudiziaria.