Prevenzione e stili di vita
Presentato il Report PASSI
martedì 28 giugno 2016
15.17
I pugliesi hanno una "percezione" positiva della propria salute (il 72,6%) ma continuano ad avere cattivi stili di vita. Un pugliese su due è in sovrappeso mentre il 38,4% non fa attività fisica. Solo l'8% della popolazione consuma 5 o più porzioni di frutta o di verdura al giorno e purtroppo la media regionale non si è modificata dal 2008 al 2014. Il 47% dei pugliesi consuma alcolici e il 26,6% fuma. Si conferma la correlazione tra cattivi stili di vita e disagio socioeconomico. Questa è la radiografia dello stato di salute dei pugliesi al 2014, dei loro stili di vita e delle buone pratiche per la salute messo a punto dal Report del sistema di sorveglianza PASSI (acronimo di Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) presentato ieri mattina, presso l'aula magna "De Benedictis" del Policlinico di Bari, dal Direttore del Dipartimento delle Politiche della salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni, dalla responsabile dell'Osservatorio Epidemiologico della Regione, Cinzia Germinario e dal presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Bari Loreto Gesualdo. In quattro anni di osservazione a livello regionale (hanno aderito al progetto tutte le Asl pugliesi), sono state intervistate oltre 8.500 persone tra i 18 e i 69 anni di età. "Partiamo dal dato positivo – ha detto Giovanni Gorgoni introducendo il report PASSI – il 72 per cento dei cittadini pugliesi ha una percezione positiva della propria salute, dichiara cioè di sentirsi bene. E questo è uno dei dati migliori di tutta Italia, ben al di sopra della media nazionale che si attesta sul 69%. Poi indubbiamente ci sono alcune criticità, tra queste gli stili di vita e gli screening. In alcuni casi siamo andati in miglioramento ma resta il fatto che le problematiche di salute della regione Puglia risiedono nei nostri stili di vita. La prima vera causa dei nostri disagi sono negli stili di vita che si autoalimentano tra di loro e che sono sempre gli stessi, e cioè fumo, sedentarietà, cattiva alimentazione, diabete, ipertensione. In alcuni casi, i cattivi stili di vita hanno a che fare anche con l'insorgenza dei tumori e delle demenze senili".