Preziosa partecipazione dell'Einaudi" di Canosa alla Fiera Nazionale del Carciofo Mediterraneo
Melagrane e mele cotogne alla ribalta
mercoledì 16 novembre 2022
17.29
La consegna dell'attestato di partecipazione alla 62^ Edizione della Fiera Nazionale del Carciofo Mediterraneo e del prodotto ortofrutticolo, direttamente dalle mani di Arianna Camporeale, sindaco di San Ferdinando di Puglia, ha inorgoglito la delegazione dell' I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa di Puglia presente con uno stand in Piazza della Costituzione dal 10 al 13 novembre 2022. "Sentito ringraziamento per la preziosa partecipazione e per l'impegno profuso, ogni giorno, per lo sviluppo del territorio." Riporta il compiacimento riservato all'Istituto canosino diretto dalla professoressa Brigida Caporale che attraverso la partecipazione fattiva ha contribuito alla promozione e alle degustazioni di prodotti tipici ai visitatori attraverso laboratori del gusto e show cooking.
"La prima rondine non fa primavera ma il primo carciofo alla giudia è un raggio di sole." Il claim dell' I.I.S.S. "L. Einaudi" che ha incuriosito il pubblico desideroso di conoscere la ricetta dei "carciofi alla giudia" utilizzando la cultivar "mammola" dalle foglie più tenere come la barbetta all'interno. Con questa ricetta - come hanno riferito - si gusta il carciofo fritto, che non deve essere confusa con l'altra preparazione dei "carciofi alla romana" che vengono cotti in tegame. "Le foglie si staccano a mano e sono croccanti proprio come se fossero delle chips", per il "carciofo alla giudia" consigliato come antipasto ma anche come contorno, attraverso la doppia frittura della mammola, grossa e carnosa, tipica della ricetta proposta, ricordando che "A carciòffola se monna a' 'na foglia a' vota", ovvero il carciofo si pulisce foglia per foglia.
Per un tocco di squisitezza a tavola, nello stand dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa è stata anche consigliata la confettura di mele cotogne, frutto tipico autunnale dal sapore gradevolmente acidulo e astringente. Una prelibatezza per farcire i dolci, ma anche come accompagnamento di secondi piatti di carne, utilizzata, spesso per profumare e insaporire le carni, specialmente quelle grasse, di pollame e selvaggina. La bontà delle mele cotogne è stata proposta con delle tartine ed in piccoli barattolini per portarli a casa ed averli a portata di mano per l'occorrenza nei mesi invernali. Ma, è stato il cocktail spritz al melograno con bombino bianco a conquistare l'apice del gradimento, frutto di abbinamenti, attentamente elaborati e derivati dalla scelta di ingredienti tipici, conservando le capacità nutrizionali dei prodotti coltivati e raccolti nell'agro dell' I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa, molto genuini e tradizionali che rispettano la stagionalità e i ritmi della natura.
Riproduzione@riservata
Foto a cura di Savino Mazzarella
"La prima rondine non fa primavera ma il primo carciofo alla giudia è un raggio di sole." Il claim dell' I.I.S.S. "L. Einaudi" che ha incuriosito il pubblico desideroso di conoscere la ricetta dei "carciofi alla giudia" utilizzando la cultivar "mammola" dalle foglie più tenere come la barbetta all'interno. Con questa ricetta - come hanno riferito - si gusta il carciofo fritto, che non deve essere confusa con l'altra preparazione dei "carciofi alla romana" che vengono cotti in tegame. "Le foglie si staccano a mano e sono croccanti proprio come se fossero delle chips", per il "carciofo alla giudia" consigliato come antipasto ma anche come contorno, attraverso la doppia frittura della mammola, grossa e carnosa, tipica della ricetta proposta, ricordando che "A carciòffola se monna a' 'na foglia a' vota", ovvero il carciofo si pulisce foglia per foglia.
Per un tocco di squisitezza a tavola, nello stand dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa è stata anche consigliata la confettura di mele cotogne, frutto tipico autunnale dal sapore gradevolmente acidulo e astringente. Una prelibatezza per farcire i dolci, ma anche come accompagnamento di secondi piatti di carne, utilizzata, spesso per profumare e insaporire le carni, specialmente quelle grasse, di pollame e selvaggina. La bontà delle mele cotogne è stata proposta con delle tartine ed in piccoli barattolini per portarli a casa ed averli a portata di mano per l'occorrenza nei mesi invernali. Ma, è stato il cocktail spritz al melograno con bombino bianco a conquistare l'apice del gradimento, frutto di abbinamenti, attentamente elaborati e derivati dalla scelta di ingredienti tipici, conservando le capacità nutrizionali dei prodotti coltivati e raccolti nell'agro dell' I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa, molto genuini e tradizionali che rispettano la stagionalità e i ritmi della natura.
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Foto a cura di Savino Mazzarella