Provinciale Andria-Canosa: Difficoltà per gli agricoltori
Chiusa la complanare di Contrada Lama di Mucci
mercoledì 14 dicembre 2022
22.33
Le complanari restano ancora dissestate ed in un caso clamoroso non hanno ancora il previsto sbocco sulla strada provinciale. Ecco come si presenta a quattro mesi dall'apertura al traffico, la Provinciale ex 231, che collega Andria e Canosa di Puglia. Un nastro d'asfalto che per vedere il previsto raddoppio e la sua messa in sicurezza ha dovuto attendere oltre quindici anni, per non parlare dei ritardi, dei rinvii e delle questioni insolute che hanno dovuto attendere la mobilitazione dei residenti della zona, come nel caso dell'accesso diretto per Montegrosso. Molto hanno dovuto penare, infatti gli agricoltori, gli imprenditori commerciali ed i residenti presenti nei circa venti chilometri, ma in particolare di quelli del tratto da Andria a Montegrosso, di questo nastro d'asfalto che collega i due importanti comuni agricoli dell'entroterra murgiano. Purtroppo alcuni di questi problemi sono rimasti insoluti. Ad esempio la complanare che da Canosa di Puglia va verso Andria, all'altezza di contrada Lama di Mucci, dove un tempo esisteva il ponte di svincolo, realizzato oltre dieci anni fa a quattro chilometri da Andria e poi abbattuto, non ha ancora il previsto sbocco sulla provinciale. A questo ponte oggi scomparso in contrada Arnieci, ne è stato realizzato un altro ad otto chilometri di distanza dall'abitato di Andria. Esso dista praticamente quattro chilometri da quello oggi scomparso. Ebbene, per gli agricoltori della zona non solo risulta difficoltoso raggiungere i vari appezzamenti situati da un lato e l'altro della strada provinciale, a causa del lungo percorso che devono effettuare per portarsi da un lato e l'altro della strada, ma addirittura l'Ente Provincia non ha ancora provveduto ad aprire il varco che deve collegare la complanare alla strada provinciale.
Eppure il terreno su cui dovrebbe sorgere lo svincolo e dove un tempo esistevano le fondamenta del ponte abbattuto è già di proprietà della provincia, ma stranamente questa attende ancora a procedere all'apertura dello svincolo. Questo ritardo sta provocando non pochi problemi per coloro che operano nella zona, con le inevitabili, gravi ripercussioni sia di ordine logistico che economico. Come non bastasse lo stato disastroso in cui si trova il tappetino di asfalto che ricopre queste complanari, con buche che ad ogni pioggia diventano voragini, con i canali di scolo delle acque meteoriche sistemati ai lati della strada ricolmi di sporcizia e di erbacce, ormai l'unica maniera per farsi sentire dall'Ente provincia rimane quello di giungere nelle sedi giudiziarie. "Invano stiamo sollecitando con richieste, istanze e solleciti tramite i nostri legali l'Ente Provincia ad intervenire -e con sollecitudine- per eliminare, una volta per tutte queste incongruenze, ma ad oggi non abbiamo trovato risposte. In particolare numerosi sono stati gli incidenti avvenuti su questa complanare, come anche gli interventi che abbiamo dovuto compiere con i mezzi pesanti che si sono impantanati nel fango dei lati della carreggiata o finiti nelle buche profonde che si allargano ogni giorno di più. Speriamo che l'Amministrazione comunale intervenga al più presto sollecitando il Presidente della Provincia Lodispoto ad intervenire sul proprio ufficio tecnico,, risolvendo la questione una volta per tutte così come fece nei mesi addietro con la Sindaca Bruno, con la quale trovò l'accordo per mantenere il varco d'accesso diretto a Montegrosso. Anche noi senza un varco diretto sulla provinciale rischiamo di rimanere tagliati fuori dalla normale attività imprenditoriale che quotidianamente svolgimento nelle nostre aziende agricole", sottolineano gli operatori agricoli e commerciali della zona Lama di Mucci - Arnieci.
Eppure il terreno su cui dovrebbe sorgere lo svincolo e dove un tempo esistevano le fondamenta del ponte abbattuto è già di proprietà della provincia, ma stranamente questa attende ancora a procedere all'apertura dello svincolo. Questo ritardo sta provocando non pochi problemi per coloro che operano nella zona, con le inevitabili, gravi ripercussioni sia di ordine logistico che economico. Come non bastasse lo stato disastroso in cui si trova il tappetino di asfalto che ricopre queste complanari, con buche che ad ogni pioggia diventano voragini, con i canali di scolo delle acque meteoriche sistemati ai lati della strada ricolmi di sporcizia e di erbacce, ormai l'unica maniera per farsi sentire dall'Ente provincia rimane quello di giungere nelle sedi giudiziarie. "Invano stiamo sollecitando con richieste, istanze e solleciti tramite i nostri legali l'Ente Provincia ad intervenire -e con sollecitudine- per eliminare, una volta per tutte queste incongruenze, ma ad oggi non abbiamo trovato risposte. In particolare numerosi sono stati gli incidenti avvenuti su questa complanare, come anche gli interventi che abbiamo dovuto compiere con i mezzi pesanti che si sono impantanati nel fango dei lati della carreggiata o finiti nelle buche profonde che si allargano ogni giorno di più. Speriamo che l'Amministrazione comunale intervenga al più presto sollecitando il Presidente della Provincia Lodispoto ad intervenire sul proprio ufficio tecnico,, risolvendo la questione una volta per tutte così come fece nei mesi addietro con la Sindaca Bruno, con la quale trovò l'accordo per mantenere il varco d'accesso diretto a Montegrosso. Anche noi senza un varco diretto sulla provinciale rischiamo di rimanere tagliati fuori dalla normale attività imprenditoriale che quotidianamente svolgimento nelle nostre aziende agricole", sottolineano gli operatori agricoli e commerciali della zona Lama di Mucci - Arnieci.