Puglia: a che punto è l'attuazione del protocollo d'intesa di somministrazione farmaci a scuola?
Lo chiedono il deputato L'Abbate e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S)
lunedì 29 aprile 2019
14.53
Ogni bambino ha il diritto di essere tutelato su tutti gli aspetti che riguardano il suo stato di benessere complessivo. A maggior ragione quei minori affetti da malattie croniche che devono essere sostenuti e difesi da tutte le risorse del territorio affinché il ruolo genitoriale sia adeguatamente supportato e sostenuto in ogni fase dell'evoluzione della patologia e non vengano compromessi il suo sviluppo psico-fisico ed il suo inserimento nella vita sociale. Pertanto, nel rispetto della normativa nazionale, le sinergie interistituzionali hanno evidenziato l'importanza della definizione di modelli condivisi di intervento. Ciò ha portato, lo scorso 29 ottobre 2018, alla sigla del "Protocollo di intesa per un approccio omogeneo e integrato da attuare in caso di necessità di somministrazione di farmaci in orario e ambito scolastico" redatto dal Direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti, le ASL pugliesi e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia (USR). I Dirigenti scolastici dei singoli istituti avevano 60 giorni di tempo dall'entrata in vigore del protocollo per mettere in atto gli adempimenti previsti.
"Lo scorso autunno abbiamo ottenuto una grande vittoria che, però, rischia di rimanere sulle carte se non viene controllato l'evolversi dei procedimenti - commentano il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S) - Dopo aver più volte sollecitato l'Ufficio Scolastico Regionale, la sigla del protocollo ha rappresentato un atto ufficiale in grado di dare garanzia di tutela dei propri diritti a tantissimi genitori. Molti di questi, però, lamentano che nelle scuole non si è provveduto a fare ciò previsto e, pertanto, ci ritroviamo a dover interrogare la Giunta Emiliano per chiedere un monitoraggio della situazione a sei mesi dall'approvazione del protocollo d'intesa. Cogliamo l'occasione - proseguono Laricchia e L'Abbate (M5S) - per invitare i Dirigenti scolastici a provvedere in autonomia a quanto stabilito dall'accordo, in modo tale da tutelare gli studenti più bisognosi di cure dei loro istituti".
L'assistenza agli alunni che necessitano della somministrazione di farmaci generalmente si configura come attività che non richiede il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario né l'esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene. Per questo, il protocollo stabilisce che i genitori degli alunni affetti da patologie croniche o assimilabili, qualora non siano in grado di provvedere direttamente o attraverso propri delegati, presentino la richiesta di somministrazione di farmaci al dirigente scolastico, accompagnata da prescrizione medica attestante la patologia, la terapia farmacologica o l'intervento specifico da eseguirsi durante l'orario scolastico nonché le indicazioni necessarie per la somministrazione, come ad esempio la richiesta di particolari condizioni per la conservazione del farmaco.
"L'omissione di questa somministrazione - concludono Antonella Laricchia e Giuseppe L'Abbate (M5S) - può causare gravi danni alla persona. Pertanto è importante un coinvolgimento di tutto il personale degli istituti, dai dirigenti scolastici agli insegnanti che devono essere di supporto alle famiglie con minori affetti da patologie croniche. Ci auguriamo che la Puglia possa continuare a camminare verso un futuro migliore anche per questi aspetti: ci renderebbe una comunità migliore, più unita e attenta ai bisognosi".
"Lo scorso autunno abbiamo ottenuto una grande vittoria che, però, rischia di rimanere sulle carte se non viene controllato l'evolversi dei procedimenti - commentano il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S) - Dopo aver più volte sollecitato l'Ufficio Scolastico Regionale, la sigla del protocollo ha rappresentato un atto ufficiale in grado di dare garanzia di tutela dei propri diritti a tantissimi genitori. Molti di questi, però, lamentano che nelle scuole non si è provveduto a fare ciò previsto e, pertanto, ci ritroviamo a dover interrogare la Giunta Emiliano per chiedere un monitoraggio della situazione a sei mesi dall'approvazione del protocollo d'intesa. Cogliamo l'occasione - proseguono Laricchia e L'Abbate (M5S) - per invitare i Dirigenti scolastici a provvedere in autonomia a quanto stabilito dall'accordo, in modo tale da tutelare gli studenti più bisognosi di cure dei loro istituti".
L'assistenza agli alunni che necessitano della somministrazione di farmaci generalmente si configura come attività che non richiede il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario né l'esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene. Per questo, il protocollo stabilisce che i genitori degli alunni affetti da patologie croniche o assimilabili, qualora non siano in grado di provvedere direttamente o attraverso propri delegati, presentino la richiesta di somministrazione di farmaci al dirigente scolastico, accompagnata da prescrizione medica attestante la patologia, la terapia farmacologica o l'intervento specifico da eseguirsi durante l'orario scolastico nonché le indicazioni necessarie per la somministrazione, come ad esempio la richiesta di particolari condizioni per la conservazione del farmaco.
"L'omissione di questa somministrazione - concludono Antonella Laricchia e Giuseppe L'Abbate (M5S) - può causare gravi danni alla persona. Pertanto è importante un coinvolgimento di tutto il personale degli istituti, dai dirigenti scolastici agli insegnanti che devono essere di supporto alle famiglie con minori affetti da patologie croniche. Ci auguriamo che la Puglia possa continuare a camminare verso un futuro migliore anche per questi aspetti: ci renderebbe una comunità migliore, più unita e attenta ai bisognosi".