Puglia: Dalle origini della pandemia, in stato di confusione totale
Forza Italia chiede le dimissioni di Lopalco
martedì 9 febbraio 2021
21.52
"Chiediamo all'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco di togliere il disturbo, di dimettersi perché dopo tutto il caos che hanno creato in Puglia, tra mascherine, discoteche, scuole, vaccini, i pugliesi non ci stanno capendo più nulla. Le dimissioni le chiediamo per manifesta inadeguatezza a svolgere il suo ruolo": lo ha annunciato, durante una conferenza stampa online, il commissario regionale di Forza Italia in Puglia, il deputato Mauro D'Attis. Alla conferenza hanno partecipato parlamentari e consiglieri regionali del partito. D'Attis ha elencato quelle che Forza Italia ritiene contraddizioni del governo regionale nella gestione della pandemia Covid: "Il primo febbraio, ad esempio, il governatore Emiliano dichiarava che restare in zona arancione in questa fase era meglio; il 7 febbraio, la stessa Regione ha chiesto al governo di tornare in zona gialla, ritenendo che ci fossero errori nei calcoli dell'occupazione dei posti letto Covid. Non solo, la Puglia è la regione che effettua meno tamponi in assoluto in Italia per una scelta di Lopalco". "E' da un anno - ha aggiunto il vice commissario, senatore Dario DAMIANI - dalle origini della pandemia, che siamo in stato di confusione totale in Puglia. Anche sul piano vaccini non si capisce nulla. Inoltre, dalla Regione Puglia non è arrivato alcun sostegno a fondo perduto alle attività economiche: non servono i bandi con quantità finanziaria misera, ma ristori veri". Il parlamentare Francesco Paolo Sisto ha ricordato che Fi ha "sollecitato anche il ministro Speranza a intervenire e abbiamo chiesto commissariamento della Puglia". Per il capogruppo in Consiglio regionale, Stefano Lacatena, "la Puglia sta vivendo un dramma, chiediamo chiarezza e certezza sui dati che vengono trasmessi al Cts". "Emiliano - conclude - invoca la zona arancione perché non ha altre soluzioni. Lopalco merita non più di 4 per la gestione della pandemia e l'organizzazione data al sistema sanitario regionale, per questo chiediamo che faccia un passo indietro".