Reperto 36: anatomia giudiziaria di Meredith Kercher
A Trani, presentazione del libro con l'autore Alvaro Fiorucci
mercoledì 2 marzo 2016
21.18
L'Associazione Nazionale "Sentieri della Legalità", che tra i suoi obiettivi primari si propone di diffondere la cultura della LEGALITA', approda finalmente nella città di Trani(BT). Nella giornata di venerdì 4 Marzo, alle ore 18.00 presso il Centro Jôbêl, in Via Di Vittorio nr.60, si terrà la conferenza stampa con cui lo Staff nazionale dell'Associazione ed i suoi coordinatori della BAT, annunceranno le attività, in primis nel campo della prevenzione, per la diffusione della Cultura della Legalità, alla presenza del Sindaco di Trani avv. Amedeo Bottaro. Seguirà subito dopo il primo dei tanti appuntamenti che rappresenteranno per la provincia un'opportunità: quella di confrontarsi, di crescere, di informare e sensibilizzare il territorio di fronte a tematiche di grande interesse sociale. Si parlerà del nostro sistema GIUSTIZIA, con autorevoli esperti del mondo delle Istituzioni e della Magistratura.Riflettori accesi sull'ultimo libro di Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci dal titolo "Reperto 36: anatomia giudiziaria di Meredith Kercher", edito dalla Morlacchi Editore. Il libro, che si propone di raccontare come e perché "tanti e diversi giudici hanno ricostruito l'omicidio della studentessa inglese in maniera difforme l'uno dall'altro, rappresenta una seria riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione ma, ugualmente, porge interrogativi altrettanto dirompenti sul potere che, nell'odierna società globalmente connessa, i mass media possono avere nell'influenzare i comportamenti di tutti, nessuno escluso". Dialogheranno con l'autore Alvaro Fiorucci, giornalista (RAI Tgr Umbria) autore del libro; Federico Pirro, giornalista e membro dei "Sentieri della legalità"; Uccio Persia, esponente del Sindacato di Polizia CONSAP di Bari; Roberto Borraccia, Docente di criminologia e Vice Presidente nazionale SDL; Valentina Palmieri responsabile del Centro Antiviolenza SAVE di Trani. Presiederà l'incontro la Presidente Nazionale e fondatrice dell'Associazione "Sentieri della Legalità" avv. Maria Grazia D'Ecclesiis.
"Reperto 36: anatomia giudiziaria di Meredith Kercher", non è il romanzo di un omicidio, né un'inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. È il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Dopo il delitto, non solo le vite dei protagonisti implicati nei fatti si stravolgono, ma è l'intera città di Perugia a scontare delle colpe che non sono una sua esclusiva, ma sono conseguenza e specchio delle condizioni di un'intera società. Il travagliato iter giudiziario del "caso Meredith" - che per ben otto anni ha tenuto sospesa l'attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale - proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione.
"Reperto 36: anatomia giudiziaria di Meredith Kercher", non è il romanzo di un omicidio, né un'inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. È il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Dopo il delitto, non solo le vite dei protagonisti implicati nei fatti si stravolgono, ma è l'intera città di Perugia a scontare delle colpe che non sono una sua esclusiva, ma sono conseguenza e specchio delle condizioni di un'intera società. Il travagliato iter giudiziario del "caso Meredith" - che per ben otto anni ha tenuto sospesa l'attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale - proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione.