Riconoscimenti per le poesie del Maestro Peppino Di Nunno
Pubblicate nelle 2 antologie “Il mio cuore, la mia terra, la mia vita” della UIL Pensionati Puglia e ADA
martedì 7 dicembre 2021
10.03
Lo scorso 2 dicembre 2021 si è svolta la cerimonia di premiazione della XVI Edizione del concorso di poesie in vernacolo pugliese "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" riservato a pensionati ed anziani di Puglia che ha avuto luogo a Bari presso l'Hotel Excelsior di Bari. Il contest letterario, promosso dalla UIL Pensionati Puglia e dall'ADA(Associazione per i Diritti degli Anziani), quest'anno ha aperto anche alla prosa per onorare la memoria di Ada Del Vecchio Guelfi(1921-2002), dirigente barese Uil e Uilp, storica combattente per i diritti civili, dei più deboli e delle donne. "I pensionati non sono un peso, ma una risorsa per l'Italia sono quelli che danno il maggior aiuto in famiglia, sono il vero ammortizzatore sociale a disposizione delle famiglie, che danno il loro aiuto in tante situazioni di disagio economico e sociale." Alla cerimonia hanno presenziato Elia Marro, Presidente della PRO LOCO di Canosa e il Cavaliere Cosimo Sciannamea, Presidente dell'ANCRI BAT Canusium, in rappresentanza del maestro Giuseppe Di Nunno, impossibilitato per motivi di salute a recarsi nel capoluogo pugliese per ricevere i riconoscimenti ottenuti per la partecipazione ad entrambe le sezioni "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" con la pubblicazione dei suoi componimenti in vernacolo ed in prosa nelle due antologie realizzate. Alla poesia dialettale "Màrze de corona virùsse", è stata riservata una menzione speciale con targa di merito. Alcuni versi evocano: """Stu virùsse maledìtte ce fèce paghéure,
u mùnne jà triste, u tìmbe all'aschéure,
s'ò fàtte all'aschéure sàupe a la térre,
jà nu Calvàrie, quésse jà na guérre!
Che cambè tutte e stè cchiù sechéure,
purtème o Segnòre tutte sti' deléure.
Stu 'mbiàstre de virùsse ò 'mbestètte tuttu u mùnne,
u scròve che la pucundròje u maéstre De Nunne."""
Non da meno la poesia "Li Cristiène" che è stata selezionata e pubblicata nell'antologia 2020-21 in vernacolo pugliese "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" per Cacucci Editore :
"Quanda crestiène stanne angòre
ca se fanne la cràuce du Segnòre,
jind'o nàume o rumèse scritte,
addumànne "a cume te mitte?"
Scève, je m'arrecòrde, a la Scòle Sanda Luciôie,
se chiamève la maestra "Gesù", pecchète ca murôie,
stève péure u maéstre "Santamaria"
e josce stèce la maestra "Di Maria",
na cumbàgne de scòle se chième "Cristiani",
siamo tutti figli di Dio, ieri, oggi e domani"
Grande interesse ha suscitato anche il componimento per la sezione prosa del concorso "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita", dedicato alla "questua delle uova della notte di Pasqua", tipica delle tradizioni di Canosa di Puglia, riscoperta per la prima volta dagli studi del Maestro Peppino Di Nunno che ha esteso le ricerche fino al Piemonte ed in Francia "nei dintorni di Parigi" dall'800 al '900. E poi, raccontata sui social e sul portale cittadino di Canosaweb attraverso il canto popolare "jàlze, jàlze, za' cummère, mìtte d'òve jìnde o panère", con il verbo riscoperto nel lessico dialettale napoletano "cammarare", proposto per le strade nella notte di Pasqua. "Cantiamo, chiediamo, gustiamo un uovo a Pasqua. Viene prima l'uovo di gallina e poi quello di cioccolato!" Ha esordito così il Maestro Peppino Di Nunno, commosso per i meritati riconoscimenti ai suoi lavori letterari che fanno parte delle due antologie della UIL Pensionati Puglia e dall'ADA(Associazione per i Diritti degli Anziani): "A loro vanno i miei ringraziamenti che attraverso il concorso mantengono in vita il senso di una cultura popolare pugliese , che va preservata e coltivata nei suoi molteplici aspetti, soprattutto in questi anni di globalizzazione indiscriminata. Inoltre le mie riconoscenze vanno ai due presidenti Elia Marro e Cosimo Sciannamea, delle due associazioni di cui sono onorato di far parte, per avermi rappresentato alla premiazione. Dedico i riconoscimenti alle radici della scuola primaria di Santa Lucia di Canosa dove ho insegnato per 35 anni e a mio nipote Emanuele di 10 anni che vive a Torino al quale, tra gli altri, ho raccontato la tradizione della questua delle uova di pasqua riscoperta anche in Piemonte ed in Francia, nello spirito dei nonni che tramandano ai nipoti, parlando anche in dialetto, lingua delle emozioni e della poesia per non perdere il legame con le radici della nostra cultura ultra millenaria." Le due antologie "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" sono consultabili presso la sede della Pro Loco Canosa, alla quale sono state donate ,
u mùnne jà triste, u tìmbe all'aschéure,
s'ò fàtte all'aschéure sàupe a la térre,
jà nu Calvàrie, quésse jà na guérre!
Che cambè tutte e stè cchiù sechéure,
purtème o Segnòre tutte sti' deléure.
Stu 'mbiàstre de virùsse ò 'mbestètte tuttu u mùnne,
u scròve che la pucundròje u maéstre De Nunne."""
Non da meno la poesia "Li Cristiène" che è stata selezionata e pubblicata nell'antologia 2020-21 in vernacolo pugliese "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" per Cacucci Editore :
"Quanda crestiène stanne angòre
ca se fanne la cràuce du Segnòre,
jind'o nàume o rumèse scritte,
addumànne "a cume te mitte?"
Scève, je m'arrecòrde, a la Scòle Sanda Luciôie,
se chiamève la maestra "Gesù", pecchète ca murôie,
stève péure u maéstre "Santamaria"
e josce stèce la maestra "Di Maria",
na cumbàgne de scòle se chième "Cristiani",
siamo tutti figli di Dio, ieri, oggi e domani"
Grande interesse ha suscitato anche il componimento per la sezione prosa del concorso "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita", dedicato alla "questua delle uova della notte di Pasqua", tipica delle tradizioni di Canosa di Puglia, riscoperta per la prima volta dagli studi del Maestro Peppino Di Nunno che ha esteso le ricerche fino al Piemonte ed in Francia "nei dintorni di Parigi" dall'800 al '900. E poi, raccontata sui social e sul portale cittadino di Canosaweb attraverso il canto popolare "jàlze, jàlze, za' cummère, mìtte d'òve jìnde o panère", con il verbo riscoperto nel lessico dialettale napoletano "cammarare", proposto per le strade nella notte di Pasqua. "Cantiamo, chiediamo, gustiamo un uovo a Pasqua. Viene prima l'uovo di gallina e poi quello di cioccolato!" Ha esordito così il Maestro Peppino Di Nunno, commosso per i meritati riconoscimenti ai suoi lavori letterari che fanno parte delle due antologie della UIL Pensionati Puglia e dall'ADA(Associazione per i Diritti degli Anziani): "A loro vanno i miei ringraziamenti che attraverso il concorso mantengono in vita il senso di una cultura popolare pugliese , che va preservata e coltivata nei suoi molteplici aspetti, soprattutto in questi anni di globalizzazione indiscriminata. Inoltre le mie riconoscenze vanno ai due presidenti Elia Marro e Cosimo Sciannamea, delle due associazioni di cui sono onorato di far parte, per avermi rappresentato alla premiazione. Dedico i riconoscimenti alle radici della scuola primaria di Santa Lucia di Canosa dove ho insegnato per 35 anni e a mio nipote Emanuele di 10 anni che vive a Torino al quale, tra gli altri, ho raccontato la tradizione della questua delle uova di pasqua riscoperta anche in Piemonte ed in Francia, nello spirito dei nonni che tramandano ai nipoti, parlando anche in dialetto, lingua delle emozioni e della poesia per non perdere il legame con le radici della nostra cultura ultra millenaria." Le due antologie "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" sono consultabili presso la sede della Pro Loco Canosa, alla quale sono state donate ,