Riduzione reparti Ospedale
Assessore Saccinto mantiene viva l’attenzione dei Sindaci. Convocare seduta monotematica del Consiglio Comunale di Canosa
giovedì 26 gennaio 2012
12.26
Riduzione reparti Ospedale: l'assessore Saccinto mantiene viva l'attenzione all'audizione dei Sindaci dei Comuni della Bat, in attesa che la Regione chiarisca i propri intendimenti
"Approfitto della presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore, per conoscere le determinazioni in merito alle sorti del presidio ospedaliero di Canosa". Sono state queste le parole pronunciate dall'assessore alle Attività Produttive, Cristina Saccinto, intervenuta ieri, con delega del sindaco, all'audizione dei Sindaci dei Comuni della Bat, presso la III Commissione consiliare permanente (Sanità e Servizi sociali) del Consiglio Regionale della Puglia, riunitasi per decidere l'individuazione della sede legale della Asl Bat. "Fermo restando l'oggetto della convocazione - ha sottolineato Saccinto -, non posso non evidenziare che la richiesta avanzata dal Comune di Canosa, e precisamente, dal sindaco Francesco Ventola e dal presidente del Consiglio, Michele Pizzuto, di convocare una seduta monotematica del Consiglio Comunale di Canosa alla presenza dei vertici regionali per discutere delle sorti dell'ospedale, ad oggi è rimasta inevasa".
Risale, infatti, al 10 gennaio, la lettera congiunta di sindaco e presidente del Consiglio, inviata al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all'assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore ed al presidente della 3^ Commissione Consiliare Regionale alla Assistenza Sanitaria, Leonardo Marino, che racchiude le preoccupazioni per le "ipotesi" della seconda fase del "Piano di riordino ospedaliero" della Regione Puglia che prevedono "una incomprensibile, pesantissima ed inaccettabile ulteriore penalizzazione del nostro territorio attraverso la progressiva chiusura, dopo gli ospedali di Minervino e Spinazzola, anche di reparti e servizi di quello di Canosa che, per la loro incidenza, non possono che preludere alla chiusura completa del nostro Ospedale", scrivevano Ventola e Pizzuto.
Tale preoccupazione è stata nuovamente esposta nell'intervento dell'assessore Saccinto che non ha potuto che rimarcare e ricordare che "la gravità delle notizie della Direzione generale Asl trasmesse alle organizzazioni sindacali aziendale della Asl Bat, hanno indotto la convocazione urgente di tutti i dirigenti medici responsabili dell'ospedale di Canosa, oltre ai Capigruppo del Consiglio Comunale, per riflettere insieme nel merito e sulle iniziative da adottare a partire dal pieno coinvolgimento politico ed istituzionale del Consiglio comunale, affinché tutti possano concorrere consapevolmente e responsabilmente, ad ogni livello e nella diversità dei ruoli, per tutelare un presidio sanitario la cui chiusura - secondo il Comune di Canosa - sarebbe assurda".
L'assessore Saccinto, pur andando oltre il tema all'ordine del giorno, si è dunque fatta portavoce della preoccupazione dei cittadini di Canosa e dei territori limitrofi (nei quali sono stati già chiusi i rispettivi ospedali di Minervino e Spinazzola) e della apprensione sollevata dalle forze politco-amministrative locali, pur di ottenere chiarimenti e prevenire ogni forma di esasperazione sociale. "L'assessore Fiore in una successiva conversazione diretta mi ha anche assicurato che, dato che ad oggi non è stato ancor preso alcun provvedimento, prenderà personalmente in esame la nostra richiesta".
"Alla luce del sopravvenuto cambio del vertice regionale, confidiamo che il neonominato assessore alla Sanità Ettore Attolini voglia accogliere la nostra richiesta" ha concluso Saccinto.
Il Comune di Canosa, dunque, resta in attesa di ottenere la disponibilità della Regione per poter convocare un Consiglio comunale monotematico sull'ospedale, alla presenza dei vertici regionali.
ufficio stampa
Francesca Lombardi
"Approfitto della presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore, per conoscere le determinazioni in merito alle sorti del presidio ospedaliero di Canosa". Sono state queste le parole pronunciate dall'assessore alle Attività Produttive, Cristina Saccinto, intervenuta ieri, con delega del sindaco, all'audizione dei Sindaci dei Comuni della Bat, presso la III Commissione consiliare permanente (Sanità e Servizi sociali) del Consiglio Regionale della Puglia, riunitasi per decidere l'individuazione della sede legale della Asl Bat. "Fermo restando l'oggetto della convocazione - ha sottolineato Saccinto -, non posso non evidenziare che la richiesta avanzata dal Comune di Canosa, e precisamente, dal sindaco Francesco Ventola e dal presidente del Consiglio, Michele Pizzuto, di convocare una seduta monotematica del Consiglio Comunale di Canosa alla presenza dei vertici regionali per discutere delle sorti dell'ospedale, ad oggi è rimasta inevasa".
Risale, infatti, al 10 gennaio, la lettera congiunta di sindaco e presidente del Consiglio, inviata al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all'assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore ed al presidente della 3^ Commissione Consiliare Regionale alla Assistenza Sanitaria, Leonardo Marino, che racchiude le preoccupazioni per le "ipotesi" della seconda fase del "Piano di riordino ospedaliero" della Regione Puglia che prevedono "una incomprensibile, pesantissima ed inaccettabile ulteriore penalizzazione del nostro territorio attraverso la progressiva chiusura, dopo gli ospedali di Minervino e Spinazzola, anche di reparti e servizi di quello di Canosa che, per la loro incidenza, non possono che preludere alla chiusura completa del nostro Ospedale", scrivevano Ventola e Pizzuto.
Tale preoccupazione è stata nuovamente esposta nell'intervento dell'assessore Saccinto che non ha potuto che rimarcare e ricordare che "la gravità delle notizie della Direzione generale Asl trasmesse alle organizzazioni sindacali aziendale della Asl Bat, hanno indotto la convocazione urgente di tutti i dirigenti medici responsabili dell'ospedale di Canosa, oltre ai Capigruppo del Consiglio Comunale, per riflettere insieme nel merito e sulle iniziative da adottare a partire dal pieno coinvolgimento politico ed istituzionale del Consiglio comunale, affinché tutti possano concorrere consapevolmente e responsabilmente, ad ogni livello e nella diversità dei ruoli, per tutelare un presidio sanitario la cui chiusura - secondo il Comune di Canosa - sarebbe assurda".
L'assessore Saccinto, pur andando oltre il tema all'ordine del giorno, si è dunque fatta portavoce della preoccupazione dei cittadini di Canosa e dei territori limitrofi (nei quali sono stati già chiusi i rispettivi ospedali di Minervino e Spinazzola) e della apprensione sollevata dalle forze politco-amministrative locali, pur di ottenere chiarimenti e prevenire ogni forma di esasperazione sociale. "L'assessore Fiore in una successiva conversazione diretta mi ha anche assicurato che, dato che ad oggi non è stato ancor preso alcun provvedimento, prenderà personalmente in esame la nostra richiesta".
"Alla luce del sopravvenuto cambio del vertice regionale, confidiamo che il neonominato assessore alla Sanità Ettore Attolini voglia accogliere la nostra richiesta" ha concluso Saccinto.
Il Comune di Canosa, dunque, resta in attesa di ottenere la disponibilità della Regione per poter convocare un Consiglio comunale monotematico sull'ospedale, alla presenza dei vertici regionali.
ufficio stampa
Francesca Lombardi