Riflessioni socio-giuridiche sulle migrazioni di massa

L'avvocato Piero Martire all'U.T.E.

domenica 6 maggio 2018 22.23
Partecipazione e interesse alle attività socio-culturali organizzate dall'Università della Terza Età Sezione "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT). Il programma di lunedì 7 maggio, alle ore 19,00, propone l'intervento dell'avvocato Piero Martire sul tema: "Riflessioni socio giuridiche sulle migrazioni di massa." Nel 18° e 19° secolo l'Europa ha popolato il mondo. In questi anni il mondo sta popolando l'Europa. L'Europa è un continente ricco che sta invecchiando e la cui popolazione è stagnante. Al contrario, l'Africa, il Medio Oriente e l'Asia del Sud, aree più giovani e povere, crescono velocemente. Al culmine dell'età imperiale, nel 1900, i Paesi europei vantavano il 25% della popolazione mondiale. Attualmente gli europei sono circa 500 milioni e rappresentano attorno al 7% degli abitanti del pianeta. In Africa, al contrario, ci sono più di un miliardo di persone e, secondo l'Onu, diventeranno 2,5 miliardi nel 2050. La popolazione dell'Egitto è raddoppiata dal 1975, raggiungendo gli oltre 80 milioni di oggi. La Nigeria aveva 50 milioni di abitanti nel 1960, che ora sono cresciuti a 180 milioni e nel 2050 saranno oltre 400. Le migrazioni in Europa di africani, arabi e asiatici segnano il capovolgimento di una tendenza storica. Nell'era coloniale, l'Europa praticò una sorta di imperialismo demografico, con le sue popolazioni bianche che emigravano ai quattro angoli del mondo. Nel Nord America e in Australia gli indigeni furono sottomessi, spesso uccisi, e interi continenti furono trasformati in propaggini dell'Europa. I Paesi europei, inoltre, crearono colonie ovunque e vi insediarono i propri emigranti, mentre allo stesso tempo diversi milioni di persone furono costretti a emigrare con la forza, come schiavi, dall'Africa verso il Nuovo Mondo. Le migrazioni resteranno il tratto distintivo di questi anni, spostamenti di masse in cerca di opportunità e diritti su rotte di morte e speranza. Un fenomeno che secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni non si arresterà prima del 2050, quando la popolazione mondiale si assesterà sui 9-10 miliardi di persone. Fino ad allora l'Europa, dovrà affrontare una serie di aggiornamenti normativi e culturali, dalla revisione delle regole sul diritto d'asilo fino all'elaborazione di una strategia complessiva per affrontare scenari geopolitici sempre più fluidi. Un incontro di discussione di "Riflessioni socio giuridiche sulle migrazioni di massa" specifica il presidente dell'U.T.E. dottor Sabino Trotta nel rinnovare l'invito a partecipare al prossimo incontro mentre ricorda che è ancora aperto il concorso "Premio Ovidio Gallo" per una Tesi di laurea, teso a valorizzare l'immagine storica e culturale di Canosa attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su Archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.