Riforma dei Servizi per il Lavoro e delle politiche attive
Approvato lo schema di convenzione
sabato 2 aprile 2016
0.34
Lo scorso 31 marzo, la Giunta regionale ha approvato il testo della Convenzione tra Ministero del Lavoro e Regione che disciplina il periodo transitorio per la attuazione della riforma dei Servizi per il Lavoro e delle politiche attive. Un passaggio fondamentale che consentirà alla Regione di procedere alla stipula della Convenzione stessa e, così, di garantire il finanziamento dei costi di personale dei centri per l'impiego per il biennio 2015 e 2016. "Abbiamo lavorato a lungo e con grande impegno - ha commentato l'Assessore al Lavoro, Sebastiano Leo - per arrivare a questo importante risultato. Abbiamo vissuto questo adempimento non come una formalità, ma cercando di individuare un modello di gestione dei Servizi che possa garantire ai cittadini un livello di qualità dei servizi e standard di politiche attive sempre migliori, nonostante gli enormi problemi dovuti ad una dotazione di personale, di competenze e di infrastrutture che in Italia non raggiunge neppure un decimo degli altri paesi europei. Eppure, i nostri Centri per l'Impiego hanno garantito in questi mesi e tra mille difficoltà risultati straordinari.Penso, ad esempio, ai 40mila giovani che sono entrati nei Centri per il Programma Garanzia Giovani e che hanno ricevuto un orientamento di primo livello e stipulato un Patto di servizio, un risultato impensabile per molti, che va sommato alle quotidiane attività, aumentate a dismisura durante la crisi di questi anni. La Regione Puglia – ha continuato Leo – vuole accettare la sfida di nuove e più efficienti politiche attive, pur consapevole delle enormi criticità che il Governo nazionale dovrà affrontare nei prossimi mesi, dando risposte chiare in termini di investimenti e risorse, a partire dal Piano di rafforzamento dei servizi promesso in sede di riforma. Un risultato importante – ha concluso l'assessore – raggiunto grazie al lavoro degli uffici del mio assessorato che ringrazio per l'impegno profuso, e insieme ai quali continuerò a lavorare con passione e determinazione per far crescere il grande patrimonio di competenze presente nei servizi pubblici per il lavoro della nostra Regione."
Il documento, valido per il periodo 2015-2016, assegna alla Regione il compito di garantire le politiche attive per il lavoro, attraverso i centri per l'impiego, la cui gestione, in via transitoria, viene affidata alla città metropolitana e agli enti di area vasta, cui rimane assegnato il personale (poco meno di 500 operatori). Gli oneri saranno ripartiti, come previsto dall'Accordo del 30 luglio 2015 tra Stato e Regioni, per due terzi a carico del Ministero e per un terzo a carico della Regione. Per il 2015, il Ministero ha stanziato circa 11.600.000 euro, mentre la quota per il 2016 è ancora da definire. La Regione stipulerà singole convenzioni con la Città metropolitana e le Province. Si conferma così l'impegno congiunto del Governo e delle Regioni a garantire, nella fase di transizione verso un diverso assetto di competenze, la continuità di funzionamento dei centri per l'impiego e del personale in essi impiegato, assicurandone al tempo stesso un miglior rapporto funzionale con le Regioni. Si chiude così una fase difficile e complessa, che ha visto la riforma dei servizi per il lavoro intrecciarsi con la ridefinizione delle competenze prevista dalla riforma della Costituzione ancora in itinere, e con la legge Del Rio di riordino delle competenze delle Province.
Il documento, valido per il periodo 2015-2016, assegna alla Regione il compito di garantire le politiche attive per il lavoro, attraverso i centri per l'impiego, la cui gestione, in via transitoria, viene affidata alla città metropolitana e agli enti di area vasta, cui rimane assegnato il personale (poco meno di 500 operatori). Gli oneri saranno ripartiti, come previsto dall'Accordo del 30 luglio 2015 tra Stato e Regioni, per due terzi a carico del Ministero e per un terzo a carico della Regione. Per il 2015, il Ministero ha stanziato circa 11.600.000 euro, mentre la quota per il 2016 è ancora da definire. La Regione stipulerà singole convenzioni con la Città metropolitana e le Province. Si conferma così l'impegno congiunto del Governo e delle Regioni a garantire, nella fase di transizione verso un diverso assetto di competenze, la continuità di funzionamento dei centri per l'impiego e del personale in essi impiegato, assicurandone al tempo stesso un miglior rapporto funzionale con le Regioni. Si chiude così una fase difficile e complessa, che ha visto la riforma dei servizi per il lavoro intrecciarsi con la ridefinizione delle competenze prevista dalla riforma della Costituzione ancora in itinere, e con la legge Del Rio di riordino delle competenze delle Province.