Riforma del Terzo Settore
Incontro con le prime interpretazioni ed analisi
giovedì 30 novembre 2017
23.19
Sarà l' Auditorium "Oasi Arcivescovo Francesco Minerva", in via Muzio Scevola nr.20 a Canosa di Puglia (BT), ad ospitare l' incontro dedicato alla "Riforma del Terzo Settore – Prime interpretazioni ed analisi" organizzato da Avis Comunale di Canosa e Fidapa con il supporto del C.S.V. (Centro Servizi al Volontariato) di Bari che si terrà . alle ore 18,00 di sabato 2 dicembre 2017. Per l'occasione introdurrà i lavori Rosa Franco, Presidente del CSV e relazionerà sull'argomento l'Avv Antonio Di Pinto (Incaricato Nazionale ACLI – arte e spettacolo), mentre i saluti istituzionali, in rappresentanza del Comune di Canosa saranno affidati alle due assessore con le deleghe più vicine alle tematiche oggetto dell'incontro: Mara Gerardi e Marcella De Mitri. "Il convegno –ha dichiarato Marta Capozza, presidente dell'Avis di Canosa - sarà una occasione privilegiata per parlare degli importanti cambiamenti che la Riforma del Terzo Settore sta portando nel mondo del "no-profit" e nelle istituzioni pubbliche, nonché nei rapporti tra questi Enti e il territorio in relazione al principio di sussidiarietà, ampiamente suffragato dalla normativa recentemente approvata. Come è noto, sinora, afferivano al Terzo Settore tutte quelle organizzazioni di natura privata e senza scopo di lucro, le cosiddette organizzazioni no-profit, che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale promuovendo e realizzando attività di interesse generale in diversi settori (educazione, formazione, sanità, servizi sociali, tutela ambientale, spettacolo, attività sportive dilettantistiche etc). La Riforma, tenta di mettere ordine in un sistema molto complesso e frammentato, composto da realtà molto diverse per natura giuridica, forme di governance, patrimoni, risorse umane attive al suo interno etc."
"Dall'ultimo censimento del 2012 - fa rilevare Rosa Anna Asselta, presidente della Fidapa di Canosa - è emerso che per le circa 300.000 associazioni italiane afferenti al Terzo Settore, la forma giuridica prevalente è l'Associazione Non Riconosciuta per il 67% dei casi, seguita dalle Associazioni Riconosciute per il 22% . Chiudono la classifica con l'11% le Fondazioni e le Cooperative. La Riforma e i Decreti ad essa collegati, oltre a mettere ordine nel settore da un punto di vista giuridico con l'introduzione della nuova figura dell'ETS (Ente del Terzo Settore), che raggruppa tutte le organizzazioni afferenti al no-profit, spiega che fine faranno tutte le altre organizzazioni ed introduce importanti novità per la cosiddetta Impresa Sociale, per il 5X1000, per le agevolazioni fiscali. Rientreranno tra gli Enti del Terzo Settore realtà molto diverse fra loro che negli anni, sono state disciplinate da speciali leggi come per esempio quelle sulle associazioni di volontariato, sulle cooperative, sulle associazioni di protezione civile, promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche, associazioni dei consumatori e degli utenti, sino alle imprese sociali." L'incontro se pur riservato ai responsabili delle Organizzazioni afferenti al terzo Settore è aperto alla partecipazione di tutti coloro volessero farsi una idea preliminare di questa importantissima riforma.
"Dall'ultimo censimento del 2012 - fa rilevare Rosa Anna Asselta, presidente della Fidapa di Canosa - è emerso che per le circa 300.000 associazioni italiane afferenti al Terzo Settore, la forma giuridica prevalente è l'Associazione Non Riconosciuta per il 67% dei casi, seguita dalle Associazioni Riconosciute per il 22% . Chiudono la classifica con l'11% le Fondazioni e le Cooperative. La Riforma e i Decreti ad essa collegati, oltre a mettere ordine nel settore da un punto di vista giuridico con l'introduzione della nuova figura dell'ETS (Ente del Terzo Settore), che raggruppa tutte le organizzazioni afferenti al no-profit, spiega che fine faranno tutte le altre organizzazioni ed introduce importanti novità per la cosiddetta Impresa Sociale, per il 5X1000, per le agevolazioni fiscali. Rientreranno tra gli Enti del Terzo Settore realtà molto diverse fra loro che negli anni, sono state disciplinate da speciali leggi come per esempio quelle sulle associazioni di volontariato, sulle cooperative, sulle associazioni di protezione civile, promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche, associazioni dei consumatori e degli utenti, sino alle imprese sociali." L'incontro se pur riservato ai responsabili delle Organizzazioni afferenti al terzo Settore è aperto alla partecipazione di tutti coloro volessero farsi una idea preliminare di questa importantissima riforma.