Riordino Province: l’Amministrazione in piazza Vittorio Veneto per ascoltare il parere dei canosini

Obbligo di comunicare alla Regione l’orientamento del Comune di Canosa. Sono diverse le criticità rilevate dai sindaci

sabato 29 settembre 2012 12.34
A cura di Francesca Lombardi
L'Amministrazione comunale incontrerà i cittadini di Canosa, sabato 29 settembre, per raccogliere le opinioni riguardanti il riordino delle Province e la possibile chiusura della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Un gazebo sarà installato in piazza Vittorio Veneto a partire dalle ore 19.00. I risultati di tale incontro saranno parte integrante della discussione che si terrà lunedì 1 ottobre in Consiglio comunale, al fine di ad approvare un ordine del giorno che esprimerà la posizione del Comune.

"I tempi si stringono sulla necessità di comunicare alla Regione l'orientamento del Comune di Canosa sul riordino delle Province – ha dichiarato il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia -. Sono diverse le criticità rilevate dai sindaci nel corso dell'incontro che si è svolto presso la sede della Provincia di Bat. Se non è possibile scegliere a quale Provincia appartenere dove finisce l'autodeterminazione dei Comuni? Inoltre mi chiedo se gli anni di lotta serviti per la costituzione della nuova Provincia possano essere vanificati con un colpo di spugna. D'altronde, è vero che la Provincia non è percepita come una istituzione "indispensabile" dai cittadini, che si sono manifestati piuttosto "freddi" in occasione delle manifestazioni in sua difesa promosse dal presidente Francesco Ventola. Più noto, invece, è l'elenco delle spese sostenute dall'Ente provinciale per la sua istituzione e per i suoi primi anni di vita. Cifre importanti, che non hanno prodotto altrettanti ricadute sul territorio. Il Comune di Canosa, ritenendo fondamentale ascoltare la voce dei cittadini, sarà presente in piazza domani sera, con un gazebo, per confrontarsi con la gente comune, senza pregiudizi e senza preconcetti, al fine di comunicare alla Regione il proprio orientamento".

ufficio stampa
Francesca Lombardi