Rogo alla sede dell'OER di Trani
Interviene in coordinatore provinciale. L’ennesimo rogo, l’ennesimo gesto violento
sabato 18 febbraio 2012
11.51
L'ennesimo rogo, l'ennesimo gesto violento verso una delle tante Associazioni "Sane" che quotidianamente per tramite dei suoi volontari dedica la propria opera verso il prossimo. Un gesto incomprensibile, così come tutti gli altri nel tempo verificatisi a danno delle altre sedi della O.E.R., ma anche più in generale di altre Associazioni di Volontariato. Agli amici dell'O.E.R. desidero manifestare tutta la mia vicinanza in uno a quella di tutte le Associazioni della Provincia BAT che ho l'onore di rappresentare. Ed agli amici dell'O.E.R. posso soltanto dire "sappiate che non siete soli", "sappiate che tutte le Associazioni di Volontariato sono al vostro fianco".
Ma una riflessione ancor più profonda, proprio in queste ore, credo debba essere fatta; e prendendo spunto dalla riflessione del Sig. Negrogno, vice segretario della Federazione della Sinistra, che tra l'altro neppure conosco, ritengo doveroso dire BASTA; BASTA con gli attacchi indiscriminati verso le Associazioni impegnate in così delicate attività; BASTA con la criminalizzazione generalizzata delle Associazioni; BASTA con la criminalizzazione di coloro, che siano responsabili di Associazione o semplici volontari, che con immensi sacrifici quotidiani si impegnano perché realtà come quella dell'OER di Trani possano proseguire nelle loro attività; BASTA, più nello specifico, con la criminalizzazione dei rappresentanti delle Associazioni che sempre più vengono sottoposti ad attacchi mediatici ma, ancor peggio, sottoposti ad indagini di natura amministrativa o penale per ipotesi di reato gravissime quali "sfruttamento di lavoro nero" e "truffa". E tutto questo solo perché dal lontano 1991 il parlamento, così attento a legiferare in tempi brevissimi su norme magari di comodo, ha ritenuto di non voler affrontare la spinosa questione dei rimborsi spesa ai volontari che, di certo, non possono e non devono essere considerati "lavoratori in nero".
Ed in tale mio ultimo sfogo dico soltanto che le Istituzioni non possono sentirsi estranee da responsabilità semplicemente perché estranee non lo sono e, invero, talvolta hanno fattivamente contribuito a creare il problema. Mi rivolgo alle Istituzioni, di ogni ordine e grado comunque coinvolte in tali problematiche altresì rivolgendo un appello ai Politici "attenti e coscienziosi": fate voi il primo passo; impegnatevi seriamente affinché il problema dei rimborsi spesa ai volontari possa trovare una soluzione seria; e nel farlo siate sereni perché le Associazioni non sono alla ricerca di norme di salvaguardia bensì, semplicemente, di norme chiare. Io posso solo preannunciare che d'ora in poi il mio impegno e quello degli altri amici cresciuti nelle Associazioni (quelle che possono chiamarsi così e non le FALSE Associazioni di Volontariato) sarà unicamente imperniato a creare un movimento di opinione che, partendo dalla Puglia, coinvolgerà quantomeno tutte le realtà volontaristiche delle Regioni del Sud. Solo così potremo evitare che le Associazioni di Volontariato vengano annientate e, con loro, anni e anni di sacrifici, di passione, di dedizione al fianco dei cittadini.
Vedremo chi avrà il coraggio di intraprendere questo percorso!
firmato
Coordinamento Associazioni di Volontariato BAT
Vito Fato
Ma una riflessione ancor più profonda, proprio in queste ore, credo debba essere fatta; e prendendo spunto dalla riflessione del Sig. Negrogno, vice segretario della Federazione della Sinistra, che tra l'altro neppure conosco, ritengo doveroso dire BASTA; BASTA con gli attacchi indiscriminati verso le Associazioni impegnate in così delicate attività; BASTA con la criminalizzazione generalizzata delle Associazioni; BASTA con la criminalizzazione di coloro, che siano responsabili di Associazione o semplici volontari, che con immensi sacrifici quotidiani si impegnano perché realtà come quella dell'OER di Trani possano proseguire nelle loro attività; BASTA, più nello specifico, con la criminalizzazione dei rappresentanti delle Associazioni che sempre più vengono sottoposti ad attacchi mediatici ma, ancor peggio, sottoposti ad indagini di natura amministrativa o penale per ipotesi di reato gravissime quali "sfruttamento di lavoro nero" e "truffa". E tutto questo solo perché dal lontano 1991 il parlamento, così attento a legiferare in tempi brevissimi su norme magari di comodo, ha ritenuto di non voler affrontare la spinosa questione dei rimborsi spesa ai volontari che, di certo, non possono e non devono essere considerati "lavoratori in nero".
Ed in tale mio ultimo sfogo dico soltanto che le Istituzioni non possono sentirsi estranee da responsabilità semplicemente perché estranee non lo sono e, invero, talvolta hanno fattivamente contribuito a creare il problema. Mi rivolgo alle Istituzioni, di ogni ordine e grado comunque coinvolte in tali problematiche altresì rivolgendo un appello ai Politici "attenti e coscienziosi": fate voi il primo passo; impegnatevi seriamente affinché il problema dei rimborsi spesa ai volontari possa trovare una soluzione seria; e nel farlo siate sereni perché le Associazioni non sono alla ricerca di norme di salvaguardia bensì, semplicemente, di norme chiare. Io posso solo preannunciare che d'ora in poi il mio impegno e quello degli altri amici cresciuti nelle Associazioni (quelle che possono chiamarsi così e non le FALSE Associazioni di Volontariato) sarà unicamente imperniato a creare un movimento di opinione che, partendo dalla Puglia, coinvolgerà quantomeno tutte le realtà volontaristiche delle Regioni del Sud. Solo così potremo evitare che le Associazioni di Volontariato vengano annientate e, con loro, anni e anni di sacrifici, di passione, di dedizione al fianco dei cittadini.
Vedremo chi avrà il coraggio di intraprendere questo percorso!
firmato
Coordinamento Associazioni di Volontariato BAT
Vito Fato