Ruggiero Mennea: «Il Covid-19 non abita nelle discoteche»

Interviene il consigliere del Pd: «Fare prevenzione sì, ma si tutelino anche gli operatori»

mercoledì 19 agosto 2020 16.05
"È giusto far prevalere la tutela della salute, ma contestualmente occorre garantire un sostegno economico agli operatori del settore divertimento che si vedono bloccare le attività nel bel mezzo dell'estate, considerando anche che la stagione è partita in ritardo causa del lockdown". Lo dichiara il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, in merito all'ordinanza del Governo Conte che ha disposto la chiusura di discoteche e sale da ballo, al fine di limitare la diffusione del Covid 19.

"Il disagio - prosegue Mennea - è non solo per gli imprenditori, ma per tutti i dipendenti (dj, artisti, pr, addetti alla sicurezza) che si trovano privati della possibilità di svolgere il loro lavoro. Per tutte queste persone bisogna avere la stessa tutela che si ha nella prevenzione sanitaria, dal momento che all'improvviso si ritrovano senza retribuzione e certezze per il futuro. Per questo, condivido quanto il Governo sta facendo in materia di tutela della salute, ma manca un pezzo, con il risultato di danneggiare chi opera o ha investito nel mondo del divertimento".

Secondo Mennea "occorre inoltre rafforzare i controlli nei luoghi al di fuori delle discoteche, spesso teatro di assembramenti trasformati dai giovani in luoghi ludici senza regole di prevenzione, nei quali il virus può facilmente diffondersi. Al contrario le discoteche, con i controlli, possono - sostiene - essere luoghi del divertimento più sicuri contro la diffusione del virus. Non deve passare – conclude il consigliere Pd - l'idea che il virus si diffonda nelle discoteche e non fuori dalle discoteche".