Sabino Caporale, Consigliere Comunale: Ospedale di Canosa
Cronaca di una pagina che non avrei mai voluto raccontare
martedì 5 novembre 2013
18.41
Ha evocato in me ricordi letterali giovanili di pirandelliana memoria la recente assemblea comunale sul destino del nostro Ospedale, era ben concertata. Gioco delle parti, recita a soggetto …., tutto preordinato e ben organizzato secondo scopi determinati.
E' iniziata con una enunciazione del Direttore Generale della ASL che ha spiegato che cosa si farà della struttura ex ospedaliera di Canosa.
A nessuno sfugga l'affermazione fatta: da ora in poi è assolutamente improprio continuare a chiamarlo ospedale. Per altri versi tanti sono i dubbi sulla effettiva realizzazione di tutto quello che ci è stato presentato. Se il piano di rientro è nato per l'esigenza di risparmiare, quale affidabilità può avere l'elenco degli interventi comunicatici? E' vero o non è vero che già si è in forte ritardo rispetto a quanto previsto dai provvedimenti della Regione adottati negli ultimi due anni? Per dirla meglio, si è già data esecuzione ad una parte, quella che prevedeva la chiusura dei reparti, senza attivare, invece, quelli previsti. Potrebbe essere pretestuoso questo dire ma tutto è parso preordinato ed indirizzato ad interessi di facciata.
Il dott. Gorgoni in maniera più o meno esplicita ha elogiato l'Amministrazione comunale che si sarebbe fatta portatrice di idee nuove e senz'altro positive in maniera da bilanciare presunti successi ed evidenti debacle. Gli altri interventi hanno continuato esattamente sulla stessa linea come se Canosa fosse uscita vincitrice da questa pagina triste per la nostra Città perchè vede scomparire l'ospedale di Canosa, cancellare definitivamente le prestazioni sanitarie che lo hanno degnamente caratterizzato. E questa linea, mi è dispiaciuto constatarlo, ha anche compreso l'intervento del rappresentante del comitato B619.
E' seguito l'intervento teatrale del Sindaco, maestro di retorica che, con toni sommessi e a suo modo vibranti, ha descritto e difeso l'operato della sua Amministrazione, della ASL e dell'Amministrazione regionale che avrebbe assecondato tutti i suggerimenti rivenienti dalla maggioranza che governa la nostra Città. Sono seguiti gli interventi di cittadini, questi sì accorati, che hanno percepito perfettamente lo strano clima, che cosa si sta consumando ai nostri danni.
Si è arrivati finalmente all'intervento dell'Assessore alla Sanità Elena Gentile: deludente, assolutamente generico e di maniera, condito di sentimentalismi ed utile per qualsiasi circostanza.
Non ci sono sfuggiti gli ammiccamenti tra rappresentanti della maggioranza e parte dei presenti; alcuni solerti erano più presi dal proprio bisogno di farsi notare dall'Assessore piuttosto che dal tema del momento e dalla domanda assistenziale che la nostra Comunità pretende. Non meritevoli di approfondimento sono inoltre le contraddizioni di alcuni personaggi che a ridosso delle elezioni mostravano preoccupazione per la chiusura dell'ospedale. Oggi mettendo a repentaglio la loro dignità, acquiescenti, raccontano un'altra storia con la serietà tipica dei bugiardi che cercano di indurre il convincimento che in fondo questo è un giusto risultato. Che ciò abbia anche suscitando applausi, negli spiriti semplici, passi, da parte di soggetti direttamente interessati è però biasimevole.
Parafrasando altrui perle di saggezza voglio concludere dicendo che in questa città così continuando, e non solo per l'ospedale ma per tutte le decisioni prese o non prese dall'Amministrazione, pochi "non avranno che da amministrare la rassegnazione degli altri". Anche per questo, ovviamente, siamo contrariati. Per il resto, vedremo.
Sabino Caporale, Consigliere Comunale di centrodestra.
E' iniziata con una enunciazione del Direttore Generale della ASL che ha spiegato che cosa si farà della struttura ex ospedaliera di Canosa.
A nessuno sfugga l'affermazione fatta: da ora in poi è assolutamente improprio continuare a chiamarlo ospedale. Per altri versi tanti sono i dubbi sulla effettiva realizzazione di tutto quello che ci è stato presentato. Se il piano di rientro è nato per l'esigenza di risparmiare, quale affidabilità può avere l'elenco degli interventi comunicatici? E' vero o non è vero che già si è in forte ritardo rispetto a quanto previsto dai provvedimenti della Regione adottati negli ultimi due anni? Per dirla meglio, si è già data esecuzione ad una parte, quella che prevedeva la chiusura dei reparti, senza attivare, invece, quelli previsti. Potrebbe essere pretestuoso questo dire ma tutto è parso preordinato ed indirizzato ad interessi di facciata.
Il dott. Gorgoni in maniera più o meno esplicita ha elogiato l'Amministrazione comunale che si sarebbe fatta portatrice di idee nuove e senz'altro positive in maniera da bilanciare presunti successi ed evidenti debacle. Gli altri interventi hanno continuato esattamente sulla stessa linea come se Canosa fosse uscita vincitrice da questa pagina triste per la nostra Città perchè vede scomparire l'ospedale di Canosa, cancellare definitivamente le prestazioni sanitarie che lo hanno degnamente caratterizzato. E questa linea, mi è dispiaciuto constatarlo, ha anche compreso l'intervento del rappresentante del comitato B619.
E' seguito l'intervento teatrale del Sindaco, maestro di retorica che, con toni sommessi e a suo modo vibranti, ha descritto e difeso l'operato della sua Amministrazione, della ASL e dell'Amministrazione regionale che avrebbe assecondato tutti i suggerimenti rivenienti dalla maggioranza che governa la nostra Città. Sono seguiti gli interventi di cittadini, questi sì accorati, che hanno percepito perfettamente lo strano clima, che cosa si sta consumando ai nostri danni.
Si è arrivati finalmente all'intervento dell'Assessore alla Sanità Elena Gentile: deludente, assolutamente generico e di maniera, condito di sentimentalismi ed utile per qualsiasi circostanza.
Non ci sono sfuggiti gli ammiccamenti tra rappresentanti della maggioranza e parte dei presenti; alcuni solerti erano più presi dal proprio bisogno di farsi notare dall'Assessore piuttosto che dal tema del momento e dalla domanda assistenziale che la nostra Comunità pretende. Non meritevoli di approfondimento sono inoltre le contraddizioni di alcuni personaggi che a ridosso delle elezioni mostravano preoccupazione per la chiusura dell'ospedale. Oggi mettendo a repentaglio la loro dignità, acquiescenti, raccontano un'altra storia con la serietà tipica dei bugiardi che cercano di indurre il convincimento che in fondo questo è un giusto risultato. Che ciò abbia anche suscitando applausi, negli spiriti semplici, passi, da parte di soggetti direttamente interessati è però biasimevole.
Parafrasando altrui perle di saggezza voglio concludere dicendo che in questa città così continuando, e non solo per l'ospedale ma per tutte le decisioni prese o non prese dall'Amministrazione, pochi "non avranno che da amministrare la rassegnazione degli altri". Anche per questo, ovviamente, siamo contrariati. Per il resto, vedremo.
Sabino Caporale, Consigliere Comunale di centrodestra.