Sabino Caporale: Museo e Piano triennale opere pubbliche
"Dall'agenda politica dell'Amministrazione La Salvia è scomparso il Museo"
domenica 1 dicembre 2013
10.15
Tra gli errori, le amarezze e le brutte sorprese che il Consiglio comunale di giovedì sera ci ha propinato, quella del Museo archeologico è tra le più sconfortanti.
Approfondendo i vari atti portati all'attenzione dell'Assemblea, dall'elenco del Programma delle opere pubbliche, atto allegato obbligatoriamente al Bilancio di previsione 2013, il Museo è sparito, cancellato.
Come giustificare tutto questo dopo le lusinghe del Ministro Bray, dopo l'iniziativa del dott. Fontana, dopo il laborioso lavoro di don Bacco e l'inaugurazione del "Museo dei Vescovi", dopo l'impegno della Regione, le ambizioni della Città di Canosa, delle sue associazioni e tutto quello che la FAC ha fatto e continua a fare?
La risposta di una Amministrazione lenta e disattenta, se non assente, è stata: "lo reinseriremo nel 2014" (sic!)
La questione museo è stata sempre obiettivo centrale della Città e dell'Amministrazione comunale (di quella passata sicuramente). La presenza nel precedente Programma delle opere pubbliche, si giustificava per tutti i percorsi avviati, ivi compreso quello della Rigenerazione Territoriale, e per l'esistenza di uno studio di fattibilità elaborato dall'Ufficio tecnico comunale e di un modello di gestione predisposto dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani che ha offerto il suo supporto convinto e determinato..
Da subito non affidabile è stato l'atteggiamento dell'Amministrazione La Salvia rispetto a questa ipotesi di sviluppo per la Città. Sulla spinta della domanda sociale, tra le ipotesi alternative di localizzazione spuntò quella del vecchio mattatoio, dalla stessa Amministrazione inserito solo pochi mesi prima nel piano delle alienazioni, tanto chiara, per così dire, era la visione di Canosa, delle sue risorse e delle sue potenzialità.
Dopo aver incrementato le ipotesi insediative, a maggio scorso si aspettava una risposta concreta. Ma già l'insediamento della Commissione tecnica - a seguito di colposi "fraintendimenti" del Sindaco - ha faticato a realizzarsi.
Nella confusione ingenerata l'alternativa Mazzini non ne è rimasta estranea, perché da una parte è stata fatta oggetto di sopralluoghi ed approfondimenti vari, dall'altra se ne rileva l'esclusiva destinazione scolastica prevista dal fantomatico Piano di Dimensionamento Scolastico: solo disorganizzazione, mancanza di visione prospettica e incapacità decisionale.
Di tempo ne è trascorso. La Regione non è dato sapere quanto sia in grado di attendere ancora le decisioni comunali. Anche la Provincia non sappiamo bene fino a quando sarà in grado di assicurare il suo apporto, come stabilito coerentemente nel suo atto statutario e negli atti formali adottati.
E il Comune che fa? cancella il Museo dal Piano triennale delle opere pubbliche. Quindi, è legittimo il dubbio che il Museo non sia nell'agenda politica di Canosa, correndo il rischio che sia cancellato non solo da quella.
Certamente seguiranno dichiarazioni diverse, tentativi correttivi e contrari alla triste verità.
Peraltro, basta leggere con attenzione tutto quello che giorno dopo giorno si cerca di fare o non fare per capire quale è il motivo recondito e quali sono i limiti dell'Amministrazione La Salvia su una visione della Città che non ha.
Canosa, ci dispiace dirlo, non meritava tutto questo.. Che peccato!
Sabino Caporale, Consigliere Comunale di centrodestra
Approfondendo i vari atti portati all'attenzione dell'Assemblea, dall'elenco del Programma delle opere pubbliche, atto allegato obbligatoriamente al Bilancio di previsione 2013, il Museo è sparito, cancellato.
Come giustificare tutto questo dopo le lusinghe del Ministro Bray, dopo l'iniziativa del dott. Fontana, dopo il laborioso lavoro di don Bacco e l'inaugurazione del "Museo dei Vescovi", dopo l'impegno della Regione, le ambizioni della Città di Canosa, delle sue associazioni e tutto quello che la FAC ha fatto e continua a fare?
La risposta di una Amministrazione lenta e disattenta, se non assente, è stata: "lo reinseriremo nel 2014" (sic!)
La questione museo è stata sempre obiettivo centrale della Città e dell'Amministrazione comunale (di quella passata sicuramente). La presenza nel precedente Programma delle opere pubbliche, si giustificava per tutti i percorsi avviati, ivi compreso quello della Rigenerazione Territoriale, e per l'esistenza di uno studio di fattibilità elaborato dall'Ufficio tecnico comunale e di un modello di gestione predisposto dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani che ha offerto il suo supporto convinto e determinato..
Da subito non affidabile è stato l'atteggiamento dell'Amministrazione La Salvia rispetto a questa ipotesi di sviluppo per la Città. Sulla spinta della domanda sociale, tra le ipotesi alternative di localizzazione spuntò quella del vecchio mattatoio, dalla stessa Amministrazione inserito solo pochi mesi prima nel piano delle alienazioni, tanto chiara, per così dire, era la visione di Canosa, delle sue risorse e delle sue potenzialità.
Dopo aver incrementato le ipotesi insediative, a maggio scorso si aspettava una risposta concreta. Ma già l'insediamento della Commissione tecnica - a seguito di colposi "fraintendimenti" del Sindaco - ha faticato a realizzarsi.
Nella confusione ingenerata l'alternativa Mazzini non ne è rimasta estranea, perché da una parte è stata fatta oggetto di sopralluoghi ed approfondimenti vari, dall'altra se ne rileva l'esclusiva destinazione scolastica prevista dal fantomatico Piano di Dimensionamento Scolastico: solo disorganizzazione, mancanza di visione prospettica e incapacità decisionale.
Di tempo ne è trascorso. La Regione non è dato sapere quanto sia in grado di attendere ancora le decisioni comunali. Anche la Provincia non sappiamo bene fino a quando sarà in grado di assicurare il suo apporto, come stabilito coerentemente nel suo atto statutario e negli atti formali adottati.
E il Comune che fa? cancella il Museo dal Piano triennale delle opere pubbliche. Quindi, è legittimo il dubbio che il Museo non sia nell'agenda politica di Canosa, correndo il rischio che sia cancellato non solo da quella.
Certamente seguiranno dichiarazioni diverse, tentativi correttivi e contrari alla triste verità.
Peraltro, basta leggere con attenzione tutto quello che giorno dopo giorno si cerca di fare o non fare per capire quale è il motivo recondito e quali sono i limiti dell'Amministrazione La Salvia su una visione della Città che non ha.
Canosa, ci dispiace dirlo, non meritava tutto questo.. Che peccato!
Sabino Caporale, Consigliere Comunale di centrodestra