Salvate ventimila imprese nella sola Puglia

Ambulanti fuori dalla Bolkestein

martedì 25 dicembre 2018 22.14
Un percorso lungo, lunghissimo durato anni; un percorso fatto non solo di proteste di piazza in tutta Italia ama anche di una costante e minuziosa opera di rapporti umani, di relazioni tra persone. Anni di incontri, di riunioni e di scontri con chi, in questi anni, nulla ha fatto e voluto fare per tentare di salvare la dignità ed il lavoro di duecentomila imprese italiane del commercio sulle aree pubbliche. Con la manovra di fine anno è arrivato il provvedimento tanto atteso: l'uscita secca del commercio ambulante dalla Direttiva Bolkestein. L'annuncio di un euforico quanto entusiasta Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, fa sollevare un unico grido in tutta Italia; un grido di gioia che, oggi e solo oggi, include anche la gioia di coloro che sono stati ingannati e disorientati da chi, pur sedendo ai tavoli romani, ha sempre detto che tirar fuori gli Ambulanti dalla Bolkestein non sarebbe stato possibile e che bisognava rassegnarsi ad accettare quella sciagura che avrebbe portato alla morte definitiva del commercio ambulante in Italia e di tutta la storia, economica e sociale, che quella forma di vendita racchiude al suo interno. Un grido di gioia che si ritrova nelle parole dei due rappresentanti pugliesi del commercio sulle aree pubbliche che, con tutte le altre associazioni indipendenti italiane, hanno combattuto senza sosta e senza fare mai un passo indietro, contro la Direttiva ammazzaAmbulanti. Sono Savino Montaruli di Unimpresa e Donato Gala di CasAmbulanti Italia che oggi dichiarano: "dopo anni di lotta, lo scorso anno grazie alla Legge di Bilancio ed all'emendamento fortemente voluto e sostenuto dall'onorevole Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio della Camera, tornò la speranza perché proprio grazie a quel provvedimento si è riusciti a fermare i bandi di riammissione in gara dei posteggi in Italia. Grazie a quel provvedimento che invece veniva contestato dai Polisindacati bandisti, si predisposero le condizioni per arrivare, grazie alla concretizzazione degli impegni assunti in Piazza della Repubblica da Luigi Di Maio e da Matteo Salvini, all'uscita definitiva. Un percorso irto e pieno di fortissime tensioni che oggi si dissolvono per dar spazio ad affrontare con maggior serenità le tantissime altre problematiche che affliggono letteralmente il commercio ambulante, a partire dal dilagante abusivismo commerciale, fino alla necessità di dare dignità alle aree mercatali e non per ultima la revisione profonda e definitiva del sistema di rappresentanza che va completamente rimodulato perché non si può continuare a tenere un'intera Categoria ostaggio di decisioni autoreferenziali, non condivise e addirittura dannose da parte di chi il piccolo commercio dovrebbe difenderlo e dalla cui fonte attinge quotidianamente per utilizzare, e spesso sprecare, denaro pubblico destinato invece proprio al rilancio di questo comparto in fortissima e perdurante crisi. Vorremmo ringraziare uno ad uno i tanti colleghi dirigenti delle associazioni indipendenti No Bolkestein italiane che abbiamo conosciuto in questi anni di battaglie e con i quali, ne siamo convinti, continueremo a lottare per salvare il futuro di questa straordinaria categoria così come vorremmo ringraziare uno ad uno i tanti parlamentari che hanno capito, alla fine, il Valore del nostro mestiere. Si, aver fatto capire a Ministri, parlamentari e burocrati il Valore del commercio ambulante in Italia è stata e resterà la nostra più grande soddisfazione. Grazie a questo siamo riusciti ad uscire da un incubo durato molti anni. Gli altri neppure in questo ci sono riusciti." – hanno concluso Savino Montaruli e Donato Gala.Salvate ventimila imprese ambulanti nella sola Puglia