Sanità: "Il sistema emergenza-urgenza ha fallito!"

L'intervento di Ventola su un caso di “presunta malasanità”

sabato 7 gennaio 2017 16.52
In merito all'ultimo episodio su un caso di "presunta malasanità" che ha portato alla morte di un cittadino di 69 anni di Canosa di Puglia(BT), interviene il Consigliere Regionale Gruppo Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola: ""Dopo aver letto la lettera di suo nipote e l'intervento del Direttore Generale della Asl Bt, lungi dal voler strumentalizzare la morte per infarto che ha colpito il mio concittadino Giulio Andriollo, sento il dovere prima da cittadino e poi da consigliere regionale di esprimere la mia "amarezza" (per essere educati). Senza mezzi termini lo affermo: il sistema emergenza-urgenza posto in essere in questi ultimi anni - almeno in questo caso - ha fallito!""" – Esordisce così il consigliere regionale Ventola e proseguendo: """E' difficile comprendere come un uomo, colpito da infarto acuto del miocardico (stando a quanto riferito dal Direttore Generale) possa morire dopo un travaglio durato due ore: per un evento fulminante lo si può capire; così invece i dubbi sorgono. Eppure ci e' stato raccontato che al cittadino colpito da infarto dev'essere garantito il raggiungimento al primo pronto soccorso utile in 20 minuti per avere la possibilità di sopravvivere. Verificare che il signor Giulio si sia dovuto recare al nosocomio di Canosa, per poi essere trasportato all'ospedale di Andria - polo per l'emergenza-urgenza della Bat- arrivandoci dopo un'ora e mezza dalla sua prima chiamata al 118, rappresenta in maniera plastica il fallimento a cui facevo riferimento. Il DG bene ha fatto ad avviare un indagine interna per chiarire i termini precisi e puntuali della questione: mi auguro che, al netto di eventuali responsabilità professionali-personali, si prenda atto che non ci possa essere alcun piano di riordino visto che "di fatto" si abbassa inaccettabilmente il livello essenziale di assistenza per il cittadino, come accade concretamente."""

Il Consigliere Regionale Gruppo Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola aggiunge:"""Questa tragedia, inoltre, certifica la non attuazione delle DGR n.2251/2014 e n.1933/2016 in merito alla dotazione di ambulanze ed automediche che, allo stato, sono totalmente insufficienti. Eppure, a seguito di una mia interrogazione, passati ben sei mesi il presidente della giunta regionale Michele Emiliano, rispose in Consiglio Regionale che entro la fine del 2016 la Asl Bt si sarebbe dotata delle ambulanze ed automediche necessarie. Infatti......ciò non e' accaduto!Personalmente, avevo già chiesto ai colleghi del mio partito di poter rappresentare il nostro gruppo nei lavori della Commissione Consiliare alla Sanità, già fissata per il prossimo 11 gennaio. Alla presenza del Presidente Emiliano, la discussione sul Piano di riordino ospedaliero e della rete di emergenza urgenza, così come riproposto dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 1933 del 16 dicembre scorso, è una ulteriore occasione per poter ribadire la nostra contrarietà e le nostre proposte. Si continua a cambiare le carte sul tavolo, ogni volta ci propinano nuovi assetti organizzativi. Nella realtà, si chiudono servizi mentre si promettono nuove attivazioni. I primi, però, si fanno immediatamente, le seconde, invece, rimangono solo sulla carta e chissà per quanto tempo. """

Il Consigliere Francesco Ventola conclude il suo intervento:"""Sull'accaduto, sono certo ci saranno delle spiegazioni plausibili. Ma il fatto ed i tempi di intervento restano. Si interroghino coloro che ricoprono ruoli di responsabilità e che sono pagati con i soldi rivenienti dalla tassazione dei cittadini, se sono soddisfatti di come funziona il sistema di emergenza-urgenza che hanno posto in essere. In piena coscienza ci dicano se sono altrettanto soddisfatti di ciò che accade quotidianamente ai pronto soccorso degli ospedali della Bat: lunghe attese in barella di pazienti che vi giungono trasportati da propri mezzi o da ambulanze. Conoscendo le loro sensibilità immagino di no; ed allora intervenite tempestivamente e concretamente affinché anche nella nostra Provincia il cittadino si senta Pugliese non solo quando paga le tasse ma anche per i servizi sanitari che ne riceve."""