Santa Chiara Patrona della televisione
A Canosa venerata nella Chiesa Rettoria della Passione
giovedì 11 agosto 2022
17.37
Non tutti sanno che Chiara d'Assisi è stata una religiosa italiana, collaboratrice di Francesco d'Assisi e fondatrice dell'ordine delle Clarisse: fu canonizzata come santa Chiara nel 1255 da Alessandro IV nella cattedrale di Anagni. Il 17 febbraio 1958 fu dichiarata da Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni. L'11 agosto ricorre la memoria liturgica di Santa Chiara d'Assisi. La figura della prima discepola di Francesco d'Assisi è approdata con i Francescani nel '700 a Canosa di Puglia, come attestano le statue ottocentesche di S. Francesco d'Assisi e Santa Chiara, venerate nella Chiesa Rettoria della Passione, che sorgeva nell'800 in Via Busa, nell'attuale Via Oberdan. Le ricerche presso l'Archivio Storico Comunale di Canosa di Puglia riportano la "Piazza Santa Chiara che comincia dalla via Busa e, girando intorno, finisce alla stessa via". Ma presso la stessa piazza sorgevano anche Salita Santa Chiara, Via Santa Chiara, Traversa Santa Chiara, Vico Santa Chiara, che resta oggi quale traccia delle radici culturali e spirituali del territorio.
Nel progetto volontario dei Santi Patroni delle Forze Armate, riportiamo sulle vie francescane della Pace un manoscritto in latino recuperato del 1958, "Clarius explendescit" di Papa PIO XII, che proclama Santa Chiara Patrona della Televisione, in un'attualità di devozione e di cultura nell'epoca della televisione e dei social. Il patrocinio sorge a motivo di un prodigio del 25 Dicembre 1252 di una tele-visione mistica della notte di Natale, mentre la Santa giaceva inferma a letto e vide la celebrazione della Santa Messa. Fra le invenzioni così utili, lo strumento televisivo occupa un ruolo con il quale «permette che gli spettatori comprendano a distanza con l'udito e con gli occhi avvenimenti nello stesso istante in cui avvengano e che gli stessi vengano così attratti da sentirsi partecipi quasi presenti» (Lettera Enciclica «Miranda Prorsus», 8 Settembre 1957). Questo meraviglioso strumento, come ognuno sa, e noi stessi l'abbiamo detto chiaramente, può essere la fonte sia di grandissime utilità, che di profondi rischi. A tal punto giunge a motivo dell'attrattiva straordinaria che esercita sugli animi all'interno stesso delle pareti domestiche. Nelle radici ecclesiali della Chiesa della Passione a Canosa di Puglia, dove si venera una pregevole statua dalla Santa con la pisside, nella iconografia di un avvenimento di salvezza.
L'artista Adelmo Loreti raffigura Santa Chiara d'Assisi in un disegno artistico da noi ritrovato e riporta la bolla di canonizzazione di PIO XII "Clarius explendescit" del 14 febbraio 1958. La canonizzazione avvenne nella Cattedrale di Anagni nel 1255. Il cartiglio interposto tra la Natività ed il manoscritto riporta il titolo della Bolla di Canonizzazione di Santa Chiara Vergine di Papa Alessandro IV: «Clara claris praeclara meritis - magnae claritate gloriae claret», (Chiara luminosa per chiari meriti, risplende in cielo per chiarità di grande gloria). Cinque volte viene definita "clara" la santità di Chiara. La Sua santità risplende in cielo e sulla terra e nella Chiesa e nelle strade intitolate a Canosa a Santa Chiara. Auguri alle bambine e alle donne di nome Chiara.
Maestro Peppino Di Nunno
Nel progetto volontario dei Santi Patroni delle Forze Armate, riportiamo sulle vie francescane della Pace un manoscritto in latino recuperato del 1958, "Clarius explendescit" di Papa PIO XII, che proclama Santa Chiara Patrona della Televisione, in un'attualità di devozione e di cultura nell'epoca della televisione e dei social. Il patrocinio sorge a motivo di un prodigio del 25 Dicembre 1252 di una tele-visione mistica della notte di Natale, mentre la Santa giaceva inferma a letto e vide la celebrazione della Santa Messa. Fra le invenzioni così utili, lo strumento televisivo occupa un ruolo con il quale «permette che gli spettatori comprendano a distanza con l'udito e con gli occhi avvenimenti nello stesso istante in cui avvengano e che gli stessi vengano così attratti da sentirsi partecipi quasi presenti» (Lettera Enciclica «Miranda Prorsus», 8 Settembre 1957). Questo meraviglioso strumento, come ognuno sa, e noi stessi l'abbiamo detto chiaramente, può essere la fonte sia di grandissime utilità, che di profondi rischi. A tal punto giunge a motivo dell'attrattiva straordinaria che esercita sugli animi all'interno stesso delle pareti domestiche. Nelle radici ecclesiali della Chiesa della Passione a Canosa di Puglia, dove si venera una pregevole statua dalla Santa con la pisside, nella iconografia di un avvenimento di salvezza.
L'artista Adelmo Loreti raffigura Santa Chiara d'Assisi in un disegno artistico da noi ritrovato e riporta la bolla di canonizzazione di PIO XII "Clarius explendescit" del 14 febbraio 1958. La canonizzazione avvenne nella Cattedrale di Anagni nel 1255. Il cartiglio interposto tra la Natività ed il manoscritto riporta il titolo della Bolla di Canonizzazione di Santa Chiara Vergine di Papa Alessandro IV: «Clara claris praeclara meritis - magnae claritate gloriae claret», (Chiara luminosa per chiari meriti, risplende in cielo per chiarità di grande gloria). Cinque volte viene definita "clara" la santità di Chiara. La Sua santità risplende in cielo e sulla terra e nella Chiesa e nelle strade intitolate a Canosa a Santa Chiara. Auguri alle bambine e alle donne di nome Chiara.
Maestro Peppino Di Nunno