Saverio Di Nunno: "Banco delle Opere di Carità", cartoni ammassati alla rinfusa
"Facendo in questo modo non si rispetta chi ha fornito le derrate alimentari "
giovedì 2 gennaio 2014
15.25
Cartoni ammassati alla rinfusa, da cui fuoriesce ogni sorta di alimenti, pacchi di pasta rotti, derrate alimentari che andrebbero conservate in frigo, ambiente che definire maleodorante - da formaggi nauseabondi per il cattivo stato di conservazione - è poco. Non è una discarica abusiva quanto appena descritto. E' la "Sala di attesa" dell'ufficio comunale ai servizi sociali di Canosa allocato da poco in via Bovio dove i cittadini sostano per poter parlare dei loro problemi.
Sembra assurdo ma è così.
Facendo in questo modo non si rispetta chi ha fornito le derrate alimentari - i cartoni riportano l'intestazione "Banco delle Opere di Carità" che, per tutta quella parte non recuperabile, qualcuno dovrà selezionare e portare in discarica; non si rispetta le famiglie bisognose che vedranno ridotti i prodotti loro destinati; non si rispetta i frequentatori e gli stessi dipendenti degli uffici comunali costretti a condividere tale incresciosa ed incredibile situazione.
Aspettarsi che il sindaco La Salvia dia risposte convincenti, assuma le conseguenti iniziative nei confronti di chi se ne è reso responsabile e chieda scusa per tutto quanto avviene sotto questa gestione amministrativa (?), è il minimo che ci si possa aspettare.
Che poi tutto questo sia la conferma dell'attuale stato di (dis)attenzione nei confronti del sociale da parte dell'Amministrazione è più che evidente. Scarseggiano o sono in ritardo i servizi - come lo stesso Piano sociale di zona -, nonostante il lavoro infaticabile del personale.
Il Consigliere Comunale di centrodestra di "Canosa nel Cuore", Saverio Di Nunno
Sembra assurdo ma è così.
Facendo in questo modo non si rispetta chi ha fornito le derrate alimentari - i cartoni riportano l'intestazione "Banco delle Opere di Carità" che, per tutta quella parte non recuperabile, qualcuno dovrà selezionare e portare in discarica; non si rispetta le famiglie bisognose che vedranno ridotti i prodotti loro destinati; non si rispetta i frequentatori e gli stessi dipendenti degli uffici comunali costretti a condividere tale incresciosa ed incredibile situazione.
Aspettarsi che il sindaco La Salvia dia risposte convincenti, assuma le conseguenti iniziative nei confronti di chi se ne è reso responsabile e chieda scusa per tutto quanto avviene sotto questa gestione amministrativa (?), è il minimo che ci si possa aspettare.
Che poi tutto questo sia la conferma dell'attuale stato di (dis)attenzione nei confronti del sociale da parte dell'Amministrazione è più che evidente. Scarseggiano o sono in ritardo i servizi - come lo stesso Piano sociale di zona -, nonostante il lavoro infaticabile del personale.
Il Consigliere Comunale di centrodestra di "Canosa nel Cuore", Saverio Di Nunno