Campagna Amica : Scelte agroalimentari consapevoli
I prodotti della biodiversità a rischio di estinzione
domenica 1 luglio 2018
8.44
Per combattere il caldo e favorire la tintarella il Mercato di Campagna Amica di Lecce in Piazza Bottazzi quest'oggi , dalle ore 9,00, si presenterà con i banchi colmi di frutta, verdura e una esplosione dei prodotti della biodiversità, annuncia Coldiretti Puglia, a partire dalle angurie baby fino ai meloni retati e alle melonceddhe, i caroselli leccesi. "Il peso delle baby angurie è contenuto e, quindi, i consumatori sono avvantaggiati nel trasporto della spesa ed essendo frutto di una selezione naturale, hanno una durata più lunga dovuta all'assenza o quasi dei semi edibili e grazie alla buccia sottile e molto resistente, che le rendono praticamente prive di scarti", dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. Al mercato di Campagna Amica di Piazza Bottazzi non mancheranno i meloni gialli e retati, le nespole, le pesche noci, le susine e le patate novelle, fiore all'occhiello dell'agricoltura della provincia di Lecce. Rinfrescanti dopo una giornata al mare sono le melonceddhe, i caroselli leccesi, prodotto tipico del Salento – dice Coldiretti Puglia - a metà tra il melone e il cetriolo, con un elevato contenuto d'acqua e poca sostanza secca, basso contenuto di zuccheri, grassi pressoché assenti, bassissimo contenuto di sodio, alto contenuto di calcio, adatto per diete ipocaloriche, ipoglicemiche e Iposodiche. "E' grande l'attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell'ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, con un occhio sempre attento al Km0 che garantisce l'impatto ambientale 0 e ai prodotti della biodiversità a rischio di estinzione che i nostri agricoltori di Campagna Amica stanno recuperando, salvaguardando e offrendo ai consumatori", aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia.
La Puglia può contare su un patrimonio di biodiversità fatto di 623 specie autoctone vegetali a rischio di estinzione – ricorda Coldiretti Puglia - 276 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 11 prodotti DOP (5 oli extravergini, patata novella di Galatina, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva Bella di Cerignola, caciocavallo silano, oltre alla DOP 'mozzarella di Gioia del Colle' in via di definizione comunitaria), 8 IGP per la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la Cipolla Bianca di Margherita, l'Uva di Puglia, il Carciofo Brindisino, l'Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e le Clementine del Golfo di Taranto (oltre all'olio IGP Puglia in fase di completamento da parte dell'UE) e 29 vini DOC. A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia – secondo Coldiretti - può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno. E' stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l'uva dal Peru' percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l'emissione di 20,2 chili di anidride carbonica.
La Puglia può contare su un patrimonio di biodiversità fatto di 623 specie autoctone vegetali a rischio di estinzione – ricorda Coldiretti Puglia - 276 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 11 prodotti DOP (5 oli extravergini, patata novella di Galatina, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva Bella di Cerignola, caciocavallo silano, oltre alla DOP 'mozzarella di Gioia del Colle' in via di definizione comunitaria), 8 IGP per la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la Cipolla Bianca di Margherita, l'Uva di Puglia, il Carciofo Brindisino, l'Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e le Clementine del Golfo di Taranto (oltre all'olio IGP Puglia in fase di completamento da parte dell'UE) e 29 vini DOC. A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia – secondo Coldiretti - può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno. E' stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l'uva dal Peru' percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l'emissione di 20,2 chili di anidride carbonica.