Schittulli, consigliere per la sanità di Emiliano
Il M5S: : “Emblema della vecchia politica”
lunedì 11 gennaio 2016
19.09
Continua il botta e risposta tra gli otto consiglieri M5S e le forze della destra pugliesi dopo la nomina dell'ex candidato alla presidenza della regione del centrodestra Francesco Schittulli a consigliere di Michele Emiliano: "Schittulli si difende tirando in causa Veronesi come se questo non peggiorasse ulteriormente la sua decisione: il fatto che molti altri prima di lui siano passati da una fazione all'altra non è una novità anzi una triste consuetudine nei vecchi partiti. E non ci venga a parlare di buoni propositi per i cittadini che sono stanchi di queste balle, la verità è che anche lui ha tradito il suo elettorato ed oggi accetta di occupare un ruolo per il quale è tra l'altro anche potenzialmente in conflitto di interessi. E come si porranno i consiglieri di opposizione schittulliani sulle materie sanitarie, saranno ancora opposizione o dovremo considerarli parte della maggioranza? Il M5S - proseguono i pentastellati - ha rappresentato una novità anche per questo: è una forza politica coerente. Parola che sembra dimenticata da gente come Renzi, Berlusconi, Emiliano o Schittulli. Stiamo ancora aspettando ad esempio che Emiliano mantenga la promessa fatta in campagna elettorale di ridurre le indennità dei suoi consiglieri e chissà che non pensi di dare una ritoccata anche al suo stipendio. Nel frattempo noi lo abbiamo fatto e nelle prossime settimane restituiremo oltre 116.000€ ai cittadini".
Gli otto consiglieri M5S replicano anche al consigliere Zullo: "Ci hanno fatto molto sorridere le sue dichiarazioni: deve aver confuso un incarico politico con un ruolo di garanzia come la Presidenza del Consiglio da noi richiesta a inizio legislatura e che naturalmente i partiti si sono guardati bene dal concederci. Ci vuole coraggio per provare ad attaccare l'unica forza politica che ha rifiutato tre assessorati addirittura imposti con un atto di violenza politica da questo governatore".
I pentastellati concludono con delle domande al governatore Emiliano, che si augurano possano essere spunto di riflessione: "Oggi gli elettori pugliesi si vedono umiliati da un patto del Nazareno pugliese o, per dirla meglio visto che l'ufficio di presidenza si trova proprio sul Lungomare Nazario Sauro, in un "Patto del Nazario". Possibile che il governatore sia arrivato a credere che non ci sia altro modo di far politica in Italia proprio come Renzi o Berlusconi? Un uomo di sinistra che strizza continuamente l'occhio alla destra. Un magistrato antimafia che per arrivare al potere accetta il compromesso di candidare degli indagati. E appena arrivato al potere, ammorbidisce i propri avversari, con il quale si era addirittura scontrato pesantemente in campagna elettorale, offrendogli posizioni di potere, incarichi e poltrone. Era successo a Bari quando mise in giunta Franco Albore ed oggi si ripete in Regione. Si dimentica velocemente il governatore delle critiche feroci che aveva mosso agli ex candidati, critiche che però chissà come mai, non manca mai di fare a chi occupa una poltrona più prestigiosa a cui ambire: quando era sindaco di Bari criticava il presidente della Regione Nichi Vendola e oggi critica, o finge di farlo, il presidente del Consiglio Renzi, una battaglia interna tra i due di cui tra l'altro continuano a pagare le conseguenze solo i pugliesi. Emiliano è il politico italiano per eccellenza e due cose sono certe: uno che Emiliano ha capito come si può tristemente arrivare al potere nel nostro martoriato Paese e due che finchè ci saranno uomini come lui al potere l'Italia continuerà a precipitare nel baratro come ha fatto negli ultimi trent'anni. E' ora di dire basta a questa politica del "volemose bene purchè ci sia una poltrona per tutti" alla faccia dei cittadini che continuano a subire una crisi economica figlia di una più grande crisi di moralità nella politica. Emiliano e il M5S sono su strade completamente diverse, per stare dalla nostra parte servono coerenza, trasparenza, onestà, coraggio, capacità anche di ammettere gli errori perché possono capitare e sapervi porre rimedio per il bene della collettività e soprattutto avere una alta considerazione dei cittadini e non raccontargli falsità imbambolandoli con favole mediatiche come continua a fare il governatore da mesi".
Gli otto consiglieri M5S replicano anche al consigliere Zullo: "Ci hanno fatto molto sorridere le sue dichiarazioni: deve aver confuso un incarico politico con un ruolo di garanzia come la Presidenza del Consiglio da noi richiesta a inizio legislatura e che naturalmente i partiti si sono guardati bene dal concederci. Ci vuole coraggio per provare ad attaccare l'unica forza politica che ha rifiutato tre assessorati addirittura imposti con un atto di violenza politica da questo governatore".
I pentastellati concludono con delle domande al governatore Emiliano, che si augurano possano essere spunto di riflessione: "Oggi gli elettori pugliesi si vedono umiliati da un patto del Nazareno pugliese o, per dirla meglio visto che l'ufficio di presidenza si trova proprio sul Lungomare Nazario Sauro, in un "Patto del Nazario". Possibile che il governatore sia arrivato a credere che non ci sia altro modo di far politica in Italia proprio come Renzi o Berlusconi? Un uomo di sinistra che strizza continuamente l'occhio alla destra. Un magistrato antimafia che per arrivare al potere accetta il compromesso di candidare degli indagati. E appena arrivato al potere, ammorbidisce i propri avversari, con il quale si era addirittura scontrato pesantemente in campagna elettorale, offrendogli posizioni di potere, incarichi e poltrone. Era successo a Bari quando mise in giunta Franco Albore ed oggi si ripete in Regione. Si dimentica velocemente il governatore delle critiche feroci che aveva mosso agli ex candidati, critiche che però chissà come mai, non manca mai di fare a chi occupa una poltrona più prestigiosa a cui ambire: quando era sindaco di Bari criticava il presidente della Regione Nichi Vendola e oggi critica, o finge di farlo, il presidente del Consiglio Renzi, una battaglia interna tra i due di cui tra l'altro continuano a pagare le conseguenze solo i pugliesi. Emiliano è il politico italiano per eccellenza e due cose sono certe: uno che Emiliano ha capito come si può tristemente arrivare al potere nel nostro martoriato Paese e due che finchè ci saranno uomini come lui al potere l'Italia continuerà a precipitare nel baratro come ha fatto negli ultimi trent'anni. E' ora di dire basta a questa politica del "volemose bene purchè ci sia una poltrona per tutti" alla faccia dei cittadini che continuano a subire una crisi economica figlia di una più grande crisi di moralità nella politica. Emiliano e il M5S sono su strade completamente diverse, per stare dalla nostra parte servono coerenza, trasparenza, onestà, coraggio, capacità anche di ammettere gli errori perché possono capitare e sapervi porre rimedio per il bene della collettività e soprattutto avere una alta considerazione dei cittadini e non raccontargli falsità imbambolandoli con favole mediatiche come continua a fare il governatore da mesi".