Sciopero di 24ore dei trasporti: possibili disagi per la "Bari Nord"
L'astensione dal lavoro proclamata dall'USB per domani 14 giugno. Ferrotramviaria comunica che saranno garantite le fasce di salvaguardia
giovedì 13 giugno 2013
10.27
L'Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero di 24 ore nel comparto dei trasporti nella giornata del 14 giugno 2013. L'astensione dal lavoro coinvolgerà anche la frequentatissima ferrovia "Bari Nord" che potrà subire delle cancellazioni o dei ritardi: «Saranno garantite fino a destinazione - scrivono in una nota dalla Ferrotramviaria - nel rispetto delle fasce di salvaguardia del servizio concordate a livello aziendale, le corse ferroviarie ed automobilistiche in partenza dalle stazioni di origine e dai capolinea tra le ore 05.00 e le ore 08.00 e tra le ore 12.00 e le ore 15.00».
Attenzione ai treni ma attenzione anche alle motivazioni dello sciopero con l'USB che protesta «contro il degrado complessivo del sistema dei trasporti del nostro paese causato dai tagli di bilancio, da piani industriali fallimentari, da privatizzazioni disastrose, dalla cronica mancanza di una politica nazionale del comparto». In particolare la stessa Unione Sindacale vorrebbe lanciare una piattaforma generale sul diritto di mobilità del paese che coinvolga i bisogni e i diritti dei lavoratori con quelli dei cittadini utenti: «il mantenimento ed il rilancio del carattere pubblico delle compagnie e società, la compatibilità sociale e ambientale come servizio essenziale al paese, la sicurezza dei mezzi per chi viaggia e chi lavora, l'efficienza e l'intermodalità». Questi i temi al centro della discussione di domani 14 giugno 2013.
Attenzione ai treni ma attenzione anche alle motivazioni dello sciopero con l'USB che protesta «contro il degrado complessivo del sistema dei trasporti del nostro paese causato dai tagli di bilancio, da piani industriali fallimentari, da privatizzazioni disastrose, dalla cronica mancanza di una politica nazionale del comparto». In particolare la stessa Unione Sindacale vorrebbe lanciare una piattaforma generale sul diritto di mobilità del paese che coinvolga i bisogni e i diritti dei lavoratori con quelli dei cittadini utenti: «il mantenimento ed il rilancio del carattere pubblico delle compagnie e società, la compatibilità sociale e ambientale come servizio essenziale al paese, la sicurezza dei mezzi per chi viaggia e chi lavora, l'efficienza e l'intermodalità». Questi i temi al centro della discussione di domani 14 giugno 2013.