Se il Sud cresce, il Sistema Paese al traino cresce
L'intervento dell'ingegnere Nunzio Valentino sul tema "Next Generatione EU e Mezzogiorno"
martedì 29 dicembre 2020
23.37
Grande interesse per il dibattito pubblico che si è tenuto ieri on line in collegamento dalla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma sul tema "Next Generatione EU e Mezzogiorno", promosso dal senatore Dario Stefano, Presidente della 14ª Commissione permanente Politiche dell'Unione Europea con l'intervento tra gli altri del cansoino Sergio Fontana (Presidente Confindustria Puglia). A margine è intervenuto l'ingegnere Nunzio Valentino, "Scopo del convegno era fare luce sul cosiddetto PNRR, Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza , documento base per la definizione di utilizzo dei fondi messi a disposizione del nostro Paese dalla Unione Europea. Alcuni concetti chiari sono emersi dalla interessante discussione" – Ha esordito così l'ingegnere canosino che vive a Roma che da parecchi anni cura la rubrica di Canosaweb intitolata "Le Pillole"
"Da anni Svimez segnala che il solco che separa CENTRONORD dal Sud del Paese si va allargando, - continua l'ingegnere Valentino - in termini di infrastrutture materiali ed immateriali ,di Prodotto Interno Lordo , di vita sociale . La pandemia ha aperto gli occhi della UNIONE EUROPEA sopratutto sulle aree regionali più bisognose . Per la ITALIA la parte del leone l'ha fatta il Mezzogiorno . La EU sta provando con i finanziamenti a ricolmare il solco delle due ITALIE .Il Sud deve spendere in progetti non a pioggia ma mirati : istruzione / ricerca / università , reti infrastrutturali ( autostrade , reti ferroviarie ad alta velocità ed ad alta capacità come la Napoli -Bari , porti ) , industrializzazione di cui la digitalizzazione è solo una componente .Il PNRR deve uscire dalle chiuse stanze e diventare (abbiamo tempo sino ad Aprile 2021 ) momento di discussione popolare che coinvolge le Istituzioni locali, il terzo settore , la Politica per trovare una sintesi condivisa in Parlamento. I soldi messi a disposizione dalla EU sono tanti ,al Mezzogiorno spetta per regole Europee il 34% del finanziamento a fondo perduto pari a 24 miliardi di euro ,a questi vanno aggiunti 52miliardi di euro ,fondi strutturali anni 2021+2027 , fondi di sviluppo e coesione per 58 miliardi di euro .Il Sud può spendere per riprendersi e diventare resiliente in totale 134 miliardi .Non possiamo perdere questo treno e dobbiamo spendere bene questi soldi che sono la dote della generazione futura."
"Per farlo serve un nuovo modello di confronto tra Pubblica Amministrazione ,Sindacato , Confindustria. Sergio Fontana ha ricordato due cose:tutte le Associazioni Confindustria del MEZZOGIORNO guidate da Natale Mazzucca, Calabrese, vice Presidente Confindustria con delega alla Economia del Mare hanno sottoscritto un documento unitario ora alla attenzione del Ministro Provenzano e del Governo; il metodo di confronto tra imprenditori e sindacato dei lavoratori deve tornare a pensare ad impresa che crea sviluppo e lavoro con il contributo insostituibile dei lavoratori , come fecero nel dopoguerra quando bisognava ricostruire la nostra Italia Angelo Costa e Giuseppe di Vittorio che scelsero di dare priorità alle fabbriche per dare lavoro che portava pane ed anche aiuto alla ricostruzione delle case Tutti d'accordo alla fine nel ribadire, - conclude l'ingegnere Nunzio Valentino - il concetto più volte da Svimez ribadito, che se il Sud cresce , il Sistema Paese al traino cresce"
"Da anni Svimez segnala che il solco che separa CENTRONORD dal Sud del Paese si va allargando, - continua l'ingegnere Valentino - in termini di infrastrutture materiali ed immateriali ,di Prodotto Interno Lordo , di vita sociale . La pandemia ha aperto gli occhi della UNIONE EUROPEA sopratutto sulle aree regionali più bisognose . Per la ITALIA la parte del leone l'ha fatta il Mezzogiorno . La EU sta provando con i finanziamenti a ricolmare il solco delle due ITALIE .Il Sud deve spendere in progetti non a pioggia ma mirati : istruzione / ricerca / università , reti infrastrutturali ( autostrade , reti ferroviarie ad alta velocità ed ad alta capacità come la Napoli -Bari , porti ) , industrializzazione di cui la digitalizzazione è solo una componente .Il PNRR deve uscire dalle chiuse stanze e diventare (abbiamo tempo sino ad Aprile 2021 ) momento di discussione popolare che coinvolge le Istituzioni locali, il terzo settore , la Politica per trovare una sintesi condivisa in Parlamento. I soldi messi a disposizione dalla EU sono tanti ,al Mezzogiorno spetta per regole Europee il 34% del finanziamento a fondo perduto pari a 24 miliardi di euro ,a questi vanno aggiunti 52miliardi di euro ,fondi strutturali anni 2021+2027 , fondi di sviluppo e coesione per 58 miliardi di euro .Il Sud può spendere per riprendersi e diventare resiliente in totale 134 miliardi .Non possiamo perdere questo treno e dobbiamo spendere bene questi soldi che sono la dote della generazione futura."
"Per farlo serve un nuovo modello di confronto tra Pubblica Amministrazione ,Sindacato , Confindustria. Sergio Fontana ha ricordato due cose:tutte le Associazioni Confindustria del MEZZOGIORNO guidate da Natale Mazzucca, Calabrese, vice Presidente Confindustria con delega alla Economia del Mare hanno sottoscritto un documento unitario ora alla attenzione del Ministro Provenzano e del Governo; il metodo di confronto tra imprenditori e sindacato dei lavoratori deve tornare a pensare ad impresa che crea sviluppo e lavoro con il contributo insostituibile dei lavoratori , come fecero nel dopoguerra quando bisognava ricostruire la nostra Italia Angelo Costa e Giuseppe di Vittorio che scelsero di dare priorità alle fabbriche per dare lavoro che portava pane ed anche aiuto alla ricostruzione delle case Tutti d'accordo alla fine nel ribadire, - conclude l'ingegnere Nunzio Valentino - il concetto più volte da Svimez ribadito, che se il Sud cresce , il Sistema Paese al traino cresce"