Se tutti alziamo la testa, forse le cose cambiano
Michela Piccione, insignita Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
martedì 29 dicembre 2020
15.34
La tarantina Michela Piccione, unica pugliese, è tra le 36 insignite dell' Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio. "Per il suo coraggioso gesto di denuncia delle condizioni di sfruttamento del lavoro giovanile" è la motivazione per Michela Piccione(35 anni) di Sava (TA) insignita Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Michela Piccione, madre di due figli. si è diplomata all'istituto tecnico chimico biologico. Fino ad oggi non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Ha svolto vari lavori prima di arrivare al ruolo di centralinista in un call center a Taranto. Si rende conto da subito delle condizioni lavorative cui lei e suoi colleghi sono sottoposti, sfruttati per un compenso irrisorio. Trovata la forza, ha convinto altre 20 colleghe e denunciato alla SLC Cgil tutte le irregolarità riscontrate. In seguito alla denuncia la struttura è stata chiusa. Commenta: "questa storia mi ha rafforzato e mi ha dato la consapevolezza che, se tutti alziamo la testa, forse le cose cambiano. La vergogna non può essere la nostra ma di chi ci sfrutta". Al momento è impiegata in un call center regolare con un contratto a progetto. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella l'ha individuata, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Michela Piccione, madre di due figli. si è diplomata all'istituto tecnico chimico biologico. Fino ad oggi non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Ha svolto vari lavori prima di arrivare al ruolo di centralinista in un call center a Taranto. Si rende conto da subito delle condizioni lavorative cui lei e suoi colleghi sono sottoposti, sfruttati per un compenso irrisorio. Trovata la forza, ha convinto altre 20 colleghe e denunciato alla SLC Cgil tutte le irregolarità riscontrate. In seguito alla denuncia la struttura è stata chiusa. Commenta: "questa storia mi ha rafforzato e mi ha dato la consapevolezza che, se tutti alziamo la testa, forse le cose cambiano. La vergogna non può essere la nostra ma di chi ci sfrutta". Al momento è impiegata in un call center regolare con un contratto a progetto. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella l'ha individuata, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.