Semplificazione burocratica in agricoltura
L’Abbate presenta una interrogazione al ministro Martina
mercoledì 7 ottobre 2015
17.04
Tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro in agricoltura è una prerogativa necessaria e indispensabile, soprattutto alla luce di alcuni casi limite che hanno riempito le cronache dell'ultima campagna estiva, spesso raccontati in maniera piuttosto allarmistica e con poco realismo. Con questi nobili fini, infatti, capita che la burocrazia non faccia altro che inceppare l'iter lavorativo piuttosto che puntare davvero alla sicurezza dei lavoratori ed alla tutela dei loro datori. Per i lavoratori agricoli a tempo determinato e per quelli stagionali la legge stabilisce l'effettuazione della sorveglianza sanitaria prima di ogni eventuale assunzione sebbene per la medesima mansione. Una situazione che rappresenta, in realtà, una inutile complicazione burocratica a carico del lavoratore oltre che un significativo onere per il datore di lavoro. Ed è per questo che, raccogliendo le istanze e le richieste degli agricoltori e con la collaborazione dello studio agronomico Abbatepaolo di Polignano, il deputato Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro Martina per chiedere di procedere urgentemente alla semplificazione degli adempimenti relativi alla sorveglianza sanitaria.
L'eccessiva burocratizzazione è stata segnalata, peraltro, dalle stesse organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative del settore sul piano nazionale nel settembre 2011, le cui indicazioni sono state successivamente recepite nel decreto interministeriale del 27 marzo 2013. Ma, non prevedendo una semplificazione della Valutazione dei Rischi e concedendo la possibilità di una visita ogni 2 anni solo per gli stagionali che non lavorano per più di 50 giornate, non ha raggiunto gli obiettivi di semplificazione burocratica richiesti da lavoratori ed imprenditori.
"Proprio con l'obiettivo di operare la tanto agognata e dichiarata semplificazione burocratica – spiega il deputato Giuseppe L'Abbate (M5S) – per i lavoratori a tempo determinato e stagionali e limitatamente a lavorazioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali per le quali è prevista, in base alla valutazione dei rischi, la visita medica, gli adempimenti sanitari potrebbero considerarsi assolti, su scelta del datore di lavoro, senza costi per i lavoratori, mediante una visita medica preventiva di validità biennale e senza limite massimo di giornate lavorate. Ciò – continua il deputato 5 Stelle – consentirebbe al lavoratore idoneo di prestare la propria attività anche presso altre imprese agricole per lavorazioni che presentano i medesimi rischi, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, sempre che l'esito della visita sia positivo ed attestato da apposita certificazione. Auspichiamo, dunque – conclude L'Abbate (M5S) – che il ministro Martina si adoperi quanto prima per l'emanazione del decreto interministeriale di semplificazione che dovrà sostituire il primo decreto ministeriale del marzo 2013, e che stavolta sia risolutivo di una situazione che sta diventando davvero insostenibile per lavoratori stagionali e datori di lavoro".
L'eccessiva burocratizzazione è stata segnalata, peraltro, dalle stesse organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative del settore sul piano nazionale nel settembre 2011, le cui indicazioni sono state successivamente recepite nel decreto interministeriale del 27 marzo 2013. Ma, non prevedendo una semplificazione della Valutazione dei Rischi e concedendo la possibilità di una visita ogni 2 anni solo per gli stagionali che non lavorano per più di 50 giornate, non ha raggiunto gli obiettivi di semplificazione burocratica richiesti da lavoratori ed imprenditori.
"Proprio con l'obiettivo di operare la tanto agognata e dichiarata semplificazione burocratica – spiega il deputato Giuseppe L'Abbate (M5S) – per i lavoratori a tempo determinato e stagionali e limitatamente a lavorazioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali per le quali è prevista, in base alla valutazione dei rischi, la visita medica, gli adempimenti sanitari potrebbero considerarsi assolti, su scelta del datore di lavoro, senza costi per i lavoratori, mediante una visita medica preventiva di validità biennale e senza limite massimo di giornate lavorate. Ciò – continua il deputato 5 Stelle – consentirebbe al lavoratore idoneo di prestare la propria attività anche presso altre imprese agricole per lavorazioni che presentano i medesimi rischi, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, sempre che l'esito della visita sia positivo ed attestato da apposita certificazione. Auspichiamo, dunque – conclude L'Abbate (M5S) – che il ministro Martina si adoperi quanto prima per l'emanazione del decreto interministeriale di semplificazione che dovrà sostituire il primo decreto ministeriale del marzo 2013, e che stavolta sia risolutivo di una situazione che sta diventando davvero insostenibile per lavoratori stagionali e datori di lavoro".