Semplificazione in materia di lavoro in agricoltura
Con la firma della bozza di Decreto interministeriale
venerdì 7 giugno 2019
23.43
Stretta sulla semplificazione in materia di lavoro in agricoltura con la firma della bozza di Decreto interministeriale dei Ministeri della Salute e dell'Agricoltura con capofila il Ministero del Lavoro. Ad annunciarlo alla platea degli agricoltori di Coldiretti Puglia l'onorevole Giuseppe L'Abbate, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha partecipato all'incontro voluto dal presidente regionale Savino Muraglia con i parlamentari pugliesi. "Due le anticipazioni decisive che ci ha illustrato l'Onorevole l'Abbate che alleggeriscono tempi, costi e peso della burocrazia, le visite mediche che diventeranno biennali per i lavoratori agricoli e saranno fatte presso le ASL o gli enti bilaterali e la semplificazione degli adempimenti legati alla formazione, allentando costi e tempi, anche in considerazione dei tanti lavoratori stranieri stagionali impiegati nelle aziende agricole pugliesi. I contenuti della bozza di Decreto, alla cui definizione ha collaborato attivamente il responsabile nazionale Lavoro e Relazioni Sindacali di Coldiretti Magrini, è stato condivisa dal mondo delle imprese agricole e dai sindacati dei lavoratori ed è un grande passo avanti lungo il percorso di semplificazione e sussidiarietà necessarie a recuperare lo spread di competitività delle imprese agricole pugliesi in Europa, considerato che l'attività legislativa rimanda spesso a provvedimenti amministrativi che alimentano una tecnocrazia insopportabile", ha commentato con soddisfazione Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Esiste un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera – denuncia Coldiretti Puglia - favorito anche da pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle principali catene della grande distribuzione, che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno che spinge a prezzi di aggiudicazione che non coprono neanche i costi di produzione."Si aggravano così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea", ha precisato il presidente Muraglia. Se nei passaggi della filiera venissero riconosciuti prezzi adeguati ai prodotti agricoli in campagna – insiste Coldiretti Puglia - le imprese agricole sarebbero disposte a pagare gli operai anche oltre quanto definito dal contratto provinciale del lavoro, perché c'è la profonda consapevolezza che vada garantita con ogni mezzo dignità del lavoro sia alle imprese agricole che ai lavoratori. Lo snellimento delle procedure con la semplificazione, il dialogo tra le amministrazioni e l'informatizzazione è insieme alla trasparenza dell'informazione ai consumatori – ha concluso il presidente Muraglia - il miglior investimento che può fare il Paese per sostenere la crescita".
Esiste un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera – denuncia Coldiretti Puglia - favorito anche da pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle principali catene della grande distribuzione, che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno che spinge a prezzi di aggiudicazione che non coprono neanche i costi di produzione."Si aggravano così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea", ha precisato il presidente Muraglia. Se nei passaggi della filiera venissero riconosciuti prezzi adeguati ai prodotti agricoli in campagna – insiste Coldiretti Puglia - le imprese agricole sarebbero disposte a pagare gli operai anche oltre quanto definito dal contratto provinciale del lavoro, perché c'è la profonda consapevolezza che vada garantita con ogni mezzo dignità del lavoro sia alle imprese agricole che ai lavoratori. Lo snellimento delle procedure con la semplificazione, il dialogo tra le amministrazioni e l'informatizzazione è insieme alla trasparenza dell'informazione ai consumatori – ha concluso il presidente Muraglia - il miglior investimento che può fare il Paese per sostenere la crescita".