La Puglia sempre più Bio

La pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli

giovedì 7 luglio 2022 7.44
Cresce ancora il bio in Puglia, con un aumento delle superfici del +6,4%, ma calano gli operatori dello 0,4% e si registra il primo calo dei consumi dopo anni, per il ridotto potere di acquisto dei consumatori, stretti tra speculazioni e caro bollette, aggravati dalla guerra in Ucraina. E' quanto afferma Coldiretti Puglia, a commento dei dati dell'ultimo monitoraggio Sinab-Ismea, secondo cui le superfici in Puglia sono passate da 269.497 ettari del 2020 a 286.808 del 2021, mentre gli operatori sono passati in un anno da 9.267 a 9.232. La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia – aggiunge Coldiretti Puglia - dove la pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli dall'olivo ai cereali (23%), dalla vite agli ortaggi, con 3 impianti di acquacoltura biologica.

Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. E' necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore. Anche i nuovi bandi del PSR Puglia per sostenere e incentivare l'agricoltura biologica hanno aperto a melograno, mandorlo e noce, facendo rientrare le colture frutticole nei nuovi bandi dello sviluppo rurale, su forte richiesta di Coldiretti.

L'attenzione dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Altro punto centrale del progetto di Coldiretti sul biologico è l'attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dal Covid e soprattutto dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione. L'Italia è uno dei maggiori importatori di alimenti biologici da Paesi extracomunitari e non può accettare passi indietro sulla sicurezza alimentare che mettono a rischio la salute dei consumatori ma anche la competitività del Made in Italy campo alla tavola, con la leadership Ue proprio nel biologico.