Sequestrati due pappagalli vivi ad un cittadino albanese
Durante i controlli della Guardia di Finanza
martedì 15 gennaio 2019
22.19
I Finanzieri del II Gruppo Bari, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, durante i controlli nei confronti dei mezzi e dei passeggeri diretti in Albania, hanno rinvenuto su di un pullman, in una gabbia di piccole dimensioni, due esemplari protetti di pappagalli vivi. Presentatosi del tutto anomalo il trasporto, sin da subito, sono partiti i primi accertamenti dai quali si è potuto accertare che si trattava di due pappagalli appartenenti alla famiglia "Psittacidae", uno della specie "Ara Ambiguus" e l'altro della specie "Amazona Aestiva". Entrambe le specie sono incluse negli allegati A e B della Convenzione C.I.T.E.S. posta a tutela della flora e della fauna protetta a rischio di estinzione. Il cittadino albanese che curava il trasporto è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per esportazione e detenzione di esemplari di fauna e flora minacciati di estinzione, mentre i due esemplari di pappagallo sono stati consegnati in custodia ad un allevatore privato. Importante in tal senso è stato l'apporto dei militari della Guardia di Finanza che, in sinergia con i funzionari dell'Agenzia delle Dogana e Monopoli, sulla base delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 177/2016, operano nell'ambito degli spazi doganali anche a tutela della fauna e della flora protetta.
Le specie protette, rientrano sotto l'acronimo C.I.T.E.S, che significa "Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora", cioè "Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione", nota come la "Convenzione di Washington", firmata nel 1973. Si tratta di un accordo internazionale tra governi volto a controllare il commercio di animali e piante (vivi, morti o parti e prodotti da essi derivati) in quanto lo sfruttamento commerciale è, insieme alla distruzione degli ambienti naturali, una delle principali cause del rischio di estinzione per numerose specie. La CITES fa parte delle attività del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ed è stata riconosciuta dall'Italia nel 1980. Viene applicata in oltre 130 Paesi del mondo. A scadenza periodica l'elenco delle specie a rischio viene aggiornato da commissioni di biologi e ricercatori.
Le specie protette, rientrano sotto l'acronimo C.I.T.E.S, che significa "Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora", cioè "Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione", nota come la "Convenzione di Washington", firmata nel 1973. Si tratta di un accordo internazionale tra governi volto a controllare il commercio di animali e piante (vivi, morti o parti e prodotti da essi derivati) in quanto lo sfruttamento commerciale è, insieme alla distruzione degli ambienti naturali, una delle principali cause del rischio di estinzione per numerose specie. La CITES fa parte delle attività del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ed è stata riconosciuta dall'Italia nel 1980. Viene applicata in oltre 130 Paesi del mondo. A scadenza periodica l'elenco delle specie a rischio viene aggiornato da commissioni di biologi e ricercatori.