Si recita l'HIV... studenti a confronto
A Bari, sul palcoscenico del Teatro AncheCinema
lunedì 22 ottobre 2018
21.56
"L'HIV è un tema molto importante sul quale i nostri ragazzi e le nostre ragazze devono sempre confrontarsi e, senza paura, non devono mai smettere di informarsi e di fare domande. Il progetto "Si recita l'HIV, studenti a confronto", che domani debutterà sul palcoscenico del teatro AncheCinema a Bari, ci consente di continuare a lavorare sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione. Sono tematiche che i nostri ragazzi devono assolutamente non solo conoscere ma anche poterne parlare tranquillamente senza remore e senza pregiudizi". Così l'assessore regionale alla Scuola e Università, Sebastiano Leo intervenendo questa mattina in conferenza stampa per presentare HIMOVIE 3.0, un progetto sull'HIV pensato per sensibilizzare i ragazzi sui temi della prevenzione e del contrasto allo stigma che colpisce ancora le circa 130milapersone che in Italia convivono con il virus. Cuore del progetto è una rappresentazione teatrale "Oggi si recita l'HIV, studenti a teatro" che, in Puglia a Bari, si svolgerà martedì 23 ottobre, alle ore 10.00 presso il teatro AncheCinema Royal (Corso Italia 112). All'evento parteciperanno circa 400 studenti delle scuole medie superiori.
"Rappresentare teatralmente queste tematiche nelle scuole con allegria e senza tabù - ha continuato Leo - è sicuramente la chiave giusta, con un approccio consapevole ma nello stesso tempo senza pregiudizi. Noi come Regione e come Assessorato lavoriamo a stretto contatto con l'Ufficio scolastico regionale, per sensibilizzare i ragazzi non solo su queste tematiche ma anche su tutti quei temi che si troveranno ad affrontare negli anni futuri. Vorrei concludere con una proposta, che questo spettacolo e questo progetto, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale, possa essere rappresentato in tutte le altre 5 provincie pugliesi". L'intero progetto è organizzato dall'Associazione Arcobaleno Aids, dal Network Persone Sier Puglia (per la tappa barese) con il contributo non condizionato di Gilead Sciences.
"Con i ragazzi occorre parlare la loro lingua - ha detto la dirigente del Dipartimento regionale Politiche per la salute Francesca Zampano - occorre colpire il loro interesse e catturare la loro attenzione. Ecco perché abbiamo accolto con gran favore, anche nell'ambito delle azioni complessive di comunicazione che stiamo facendo in termini di prevenzione, questa iniziativa che porta a Bari uno spettacolo che già in altre regioni italiane ha raccolto un notevole di pubblico e critica". La Zampano ha poi ricordato come questa non sia "la prima volta che la Regione Puglia abbia fatto ricorso, per la diffusione della prevenzione, alla modalità di drammatizzazione". "In questo modo - ha concluso la Zampano - entriamo nella vita di ragazzi e nella vita delle famiglie. Purtroppo in Puglia l'età di diffusione dell'Aids preoccupa molto, perché si è abbassata. Ogni anno registriamo 150 nuove diagnosi di HIV, con una percentuale significativa che riguarda giovani al di sotto dei 25 anni".
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Paola Romano, assessore Politiche giovanili Comune di Bari ("Sono molto felice che le scuole abbiano aderito numerose all'evento di domani tanto che circa la metà delle richieste sono rimaste fuori, ma questo ci pone un prossimo obiettivo, quello cioè di poter accogliere gli altri 300 ragazzi che non potranno partecipare") e Stefano Patrucco, dell'associazione Arcobaleno Aids ("una bellissima storia, uno spettacolo che nasce dalla ricerca scientifica che ha messo a disposizione farmaci molto innovativi e che ha quindi permesso successivamente l'incontro tra sieropositivi le cui testimonianze sono state raccolte"). Sono intervenuti Michele Quarto, Direttore Unità Operativa di Igiene presso il Policlinico di Bari, Sergio Lo Caputo, dirigente medico Malattie Infettive Policlinico di Bari e Roberto Zunino, di Teatrosequenza, l'associazione culturale torinese che ha realizzato lo spettacolo.
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"Rappresentare teatralmente queste tematiche nelle scuole con allegria e senza tabù - ha continuato Leo - è sicuramente la chiave giusta, con un approccio consapevole ma nello stesso tempo senza pregiudizi. Noi come Regione e come Assessorato lavoriamo a stretto contatto con l'Ufficio scolastico regionale, per sensibilizzare i ragazzi non solo su queste tematiche ma anche su tutti quei temi che si troveranno ad affrontare negli anni futuri. Vorrei concludere con una proposta, che questo spettacolo e questo progetto, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale, possa essere rappresentato in tutte le altre 5 provincie pugliesi". L'intero progetto è organizzato dall'Associazione Arcobaleno Aids, dal Network Persone Sier Puglia (per la tappa barese) con il contributo non condizionato di Gilead Sciences.
"Con i ragazzi occorre parlare la loro lingua - ha detto la dirigente del Dipartimento regionale Politiche per la salute Francesca Zampano - occorre colpire il loro interesse e catturare la loro attenzione. Ecco perché abbiamo accolto con gran favore, anche nell'ambito delle azioni complessive di comunicazione che stiamo facendo in termini di prevenzione, questa iniziativa che porta a Bari uno spettacolo che già in altre regioni italiane ha raccolto un notevole di pubblico e critica". La Zampano ha poi ricordato come questa non sia "la prima volta che la Regione Puglia abbia fatto ricorso, per la diffusione della prevenzione, alla modalità di drammatizzazione". "In questo modo - ha concluso la Zampano - entriamo nella vita di ragazzi e nella vita delle famiglie. Purtroppo in Puglia l'età di diffusione dell'Aids preoccupa molto, perché si è abbassata. Ogni anno registriamo 150 nuove diagnosi di HIV, con una percentuale significativa che riguarda giovani al di sotto dei 25 anni".
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Paola Romano, assessore Politiche giovanili Comune di Bari ("Sono molto felice che le scuole abbiano aderito numerose all'evento di domani tanto che circa la metà delle richieste sono rimaste fuori, ma questo ci pone un prossimo obiettivo, quello cioè di poter accogliere gli altri 300 ragazzi che non potranno partecipare") e Stefano Patrucco, dell'associazione Arcobaleno Aids ("una bellissima storia, uno spettacolo che nasce dalla ricerca scientifica che ha messo a disposizione farmaci molto innovativi e che ha quindi permesso successivamente l'incontro tra sieropositivi le cui testimonianze sono state raccolte"). Sono intervenuti Michele Quarto, Direttore Unità Operativa di Igiene presso il Policlinico di Bari, Sergio Lo Caputo, dirigente medico Malattie Infettive Policlinico di Bari e Roberto Zunino, di Teatrosequenza, l'associazione culturale torinese che ha realizzato lo spettacolo.
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